Anche Vernetti lascia il PD

Lo ha annunciato nel suo blog

Credo che il Partito Democratico sia qualcosa di molto diverso da ciò che avevamo pensato.
I 4 milioni di voti persi fra il 2008 e il 2009 sono stati il primo campanello d’allarme, peraltro ampiamente sottovalutato.

Oggi il PD occupa uno spazio politico angusto, raccoglie non più di un quarto del voto degli italiani e non riesce ad essere convincente per settori enormi della nostra società: giovani, lavoro autonomo, piccola e media impresa, commercio e artigianato, partite IVA, ceti urbani produttivi.
Il voto della Margherita è praticamente sfumato.

Non ci mancherà

2 commenti su “Anche Vernetti lascia il PD”

  1. praticamente ha messo dentro tutti, gruppi di persone (e di cose) con interessi completamente differenti e, spesso, opposti. credo che il problema del PD sia proprio quello, aver voluto cercare di dare la stessa risposta a tutti, tutti scontentando.
    a meno di trasformare la propria linea in populismo e demagogia, ma questo lavoro lo san fare meglio nel centrodestra (ma con trattino o senza? io mica l'ho mai capita 'sta differenza, eh).

    • Che piaccia o non piaccia l'attuale sistema politico priviliegia la creazione di poli. Per questa ragione esisterebbe la necessita di creare aggregazioni che devono essere gestire con sistemi democratici. Se si vuole uscire dai poli è perchè si vuole creare un agglomerato in centro che cerchi di fare da ago della bilancia come ai tempi della Democrazia Cristiana o per "concedersi" all'attuale maggioranza. Non mi stupirei di vedere a breve questi centristi intrecciare amorosi sensi con il PdL.

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