Quello a destra e quello a sinistra sui muri per il PdL

Marco Giacosa interpreta splendidamente i manifesti elettorali piemontesi del PdL

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Quello a destra è Enzo Ghigo. Ha la faccia di cui ti vende la soluzione a un problema che non hai. Il ghigno, però, non ostenta affidabilità e sicurezza preventive, è un ghigno a posteriori: capelli perfetti sorriso perfetto denti perfetti camicia perfetta cravatta perfetta, tutto è perfetto perchè ti ha già venduto quello di cui non hai bisogno, ti ha già convinto, ti ha già fottuto. E’ l’incarnazione terrena dell’esegesi teologica dell’entità Forza Italia.

Quello a sinistra è Roberto Cota. Assunse il ruolo di braccio bossianico in Piemonte dopo la cacciata di Domenico Comino, quello che provò a fare sei mesi prima ciò che Bossi fece sei mesi dopo: la rialleanza con Berlusconi. (Un pioniere, Comino. In America verrebbe promosso, in Italia è stato espulso. E la dittatura di Bossi, qui, c’entra poco: provate in azienda a anticipare il mercato di tre mesi. Se non è vostra, vi cacciano). Le mamme amano di Cota la faccia da brau matot, da bravo ragazzo, l’ordine, la compostezza, la pulizia. Perchè a noi piemontesi ci piace giudicare da come uno si veste, neh. Ma gli occhi? Ha la faccia di chi tiene l’indice sul pulsante che scatenerà l’elettrodo conficcato nel lobo frontale di Mike Tyson, che al minimo aumento di calore sulla superficie del polpastrello inizierà a strizzarti i testicoli con entrambe le mani. Ti sta dicendo che lui conosce la causa del dolore che patirai e, soprattutto, che a te non sarà dato sapere.