Un problema di PEC

pecEntro il 29 novembre 2009 gli iscritti agli Ordini professionali devono dotarsi di una casella di PEC (posta elettronica certificata), che attribuisce a un e-mail lo stesso valore di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno. Gli iscritti agli Ordini dovranno comunicare il proprio indirizzo all’Ordine di competenza per un suo successivo utilizzo. L’obbligo è valido anche per le nuove imprese. Ma al solito l’informazione non è molta anche in rete.

Tramite la PEC le imprese possono gestire le comunicazioni ufficiali per:  le iscrizioni, e in generale tutte le comunicazioni, con INPS ed INAIL; le iscrizioni, modifiche e cessazioni alla Camera di commercio; le dichiarazioni di inizio o cessazione attività all’Agenzia delle entrate; l’invio documenti alla PA,  l’invio di ordini, contratti e fatture. Dal prossimo anno sarà anche disponibile un servizio di PEC gratuita ai cittadini.

1 commento su “Un problema di PEC”

  1. Volevo aggiungere che i messaggi di posta certificata, assicurando l’avvenuta consegna, equivalgono alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge (art. 14, comma 3 DPR 445/2000).

    1. per mandare documenti a enti e Pubbliche Amministrazioni
    2. per trasmissione di documenti relativi a gare d’appalto
    3. per convocare consigli, giunte, assemblee
    4. per scambiare documenti tra aziende che mantengono relazioni commerciali
    5. Per far girare le comunicazioni all’interno di strutture con molte sedi operative
    6. per gestire le comunicazioni ufficiali all’interno di “reti” di aziende o commerciali
    7. per l’invio degli stipendi ai dipendenti.

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