Free Bronkhorst: tentano di sequestrare anche la madre

Il caso di Free Bronkhorst, trentenne olandese, fiorentino di adozione, rinchiuso ingiustamente dall’ottobre scorso nel carcere di Cancun in Messico, dopo aver subito un’aggressione in una discoteca della località balneare dello Yucatan, si arricchisce di un grave fatto di cronaca. Nelle scorse ore la madre del ragazzo, Ana Villaplana è stata rapita da tre malviventi mentre era alla guida di una Mustang per le vie di Cancun. La madre di Free, era stata contattata dalla fidanzata di un altro recluso messicano che aveva trascorso alcune settimane a stretto contatto con Free nell’infermeria del carcere di Cancun.

La ragazza aveva telefonato ad Ana e le aveva chiesto un appuntamento. Ma all’incontro non si era presentata e al suo posto Ana aveva trovato i suoi rapitori. Il rapimento è avvenuto in pieno centro a Cancun. Ana ha tentato di resistere agli uomini che volevano gettarla in un’auto e portarla via, ha gridato a lungo, e ha tentato di svincolarsi dalla stretta degli assalitori. La sua  resistenza ha provocato la reazione di alcune persone che hanno assistito alla scena, molte di queste hanno immediatamente avvisato la polizia. L’auto con Ana a bordo è partita correndo all’impazzata per le vie della città messicana ma è stata quasi subito raggiunta dalle macchine della polizia. Ne è seguito un lungo inseguimento con ripetuti scambi a fuoco, da una parte e dall’altra.

Dopo mezz’ora di folle corsa, l’auto dei rapinatori è stata bloccata, i delinquenti catturati e Ana Villaplana è stata liberata. La donna molto scossa ma indenne, dopo aver reso la sua deposizione sull’accaduto è
stata posta sotto stretta sorvegliata dalla polizia. Il tentativo di rapimento ha scatenato una vasta eco in tutto il Messico, ma anche in Olanda e in Spagna. Nelle prossime ore il caso del ragazzo sarà esaminato dal procuratore generale messicano, che nelle scorse settimane aveva più volte rimandato l’udienza.