Il settore dell’editoria nel nostro Paese è investito da una crisi molto pesante, la più gravedall’ultimo dopoguerra. Oltre cento testate – tra quotidiane e periodiche – di idee, cooperative, non profit, di partito, edite e diffuse all’estero e tante aziende dell’emittenza locale sono sull’orlo della chiusura”. Questa denuncia è contenuta in una lettera che decine e decine di direttori di testate di quotidiani politici e di cooperative hanno inviato ai Presidenti della Camera e del Senato e che appare più che un estremo appello.
Una situazione che si sta preannunciando di una gravità estrema e che già sta procurando chiusure, procedure di liquidazione, avvio di contratti di solidarietà e che potrebbe aprire una prospettiva realistica di quasi 4500 posti in meno tra giornalisti e lavoratori del settore. Una fotografia di una situazione che la Fnsi e le altre organizzazioni del settore hanno denunciato più volte con manifestazioni pubbliche e con conferenze stampa. Nonostante tutto ciò dal governo non sono arrivati messaggi rassicuranti ma solo vaghe promesse di interventi sine die.
La strage dell’editoria tradizionale
Benvenuto nel blog di Vittorio Pasteris !
Se vuoi essere aggiornato sulle ultime notizie di questo blog seguimi via Twitter o via Facebook o via Google+ o Iscriviti al feed RSS