Alla ricerca del Vendola torinese

Mentre Chiamparino promuove Torino nella City

Al numero 3, all’undicesimo piano, il sindaco Sergio Chiamparino, accompagnato dal direttore del settore Urbanistica e dai collaboratori di Finpiemonte, beve un caffè bollente e terribilmente lungo in una saletta elegante. In testa gli ronza ancora la vicenda Profumo. Era convinto che fosse l’uomo giusto per prendere il suo posto. Si è trovato in una palude. «Con me Profumo ha fatto come la monaca di Monza. Però al contrario. Non mi ha mai risposto. Non ho ancora capito perché. In tre mesi non ha trovato il tempo per un pranzo o una cena». Vorrebbe andare avanti, ma non è lì per quello. Ha tempi stretti. Un aereo per Parigi lo aspetta. Un signore gentile lo invita a sedersi e a cominciare la conferenza. Che faccia ha Torino quando arriva a Londra?

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Sono le due, Chiamparino deve andare via. Stringe un po’ di mani, ringrazia, aspetta nuovi contatti. «Tra centottanta giorni la mia esperienza di sindaco è finita». Triste? «No. Sono stanco. Farò altro». A Parigi vedrà Fassino. Adesso punta su di lui. Non è certo il nuovo che avanza. Rischia l’effetto Rutelli, che voleva riprendersi Roma e l’ha lasciata ad Alemanno. Lo sa. Non gli va di nascondersi. «Chiusa l’ipotesi Profumo bisognava trovare una candidatura di garanzia, che impedisse ai nanetti di farsi avanti. Fassino è un uomo equilibrato, che non spaventa la Curia. Ha esperienza e qualità. D’altra parte chi può presentare il centrodestra? Ghigo? Coppola?». Si infila il cappotto, fuori fa un freddo cane.

E Fassino lotta contro l’opposizione della base

Il lungo weekend sarà decisivo per Piero Fassino il cui umore è decisamente cambiato in peggio dopo il documento di nove segretari su dieci dei circoli del Pd. Da oggi a lunedì l’ultimo segretario dei Ds farà tutte le verifiche necessarie per capire se ci sono ancora le condizioni per una sua candidatura alla poltrona di sindaco. Un’agenda fitta di incontri, tra vecchi compagni di viaggio, amici, rappresentanti delle categorie, dal sindacato all’industria, quasi tutti gli assessori della giunta Chiamparino, oltre ai possibili competitor alle primarie, da Davide Gariglio a Roberto Placido, passando per Giorgio Ardito e Roberto Tricarico. Sentirà anche l’ex sindaco Diego Novelli, oltre a Valentino Castellani. E ha fissato per questa sera dopo la riunione della segreteria provinciale un rendez vous con i parlamentari Pd torinesi. E c’è già chi nel partito e fuori parla di scambi e trattative, soprattutto per ridurre il numero di avversari. In particolare dopo la netta presa di posizione di nove segretari di circolo del Pd sull’opportunità di una candidatura targata Roma.

A Torino si sta cercando il possibile Vendola sotto la Mole. Lo Spiffero propone Mauro Salizzoni, Un ottimo sindaco sarebbe l’attuale assessore al bilancio Gianguido Passoni

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