#openinpgi: Perchè mi candido a sindaco per INPGI 2

Sono anni che mi occupo dei temi dell’economia dell’informazione e dell’editoria. Sono stato fortunato a lavorarci su con impegno in tempi non sospetti. I numeri sono una parte importante del mio lavoro. Quando mi hanno proposto di candidarmi come sindaco per INPGI2 non ci ho pensato troppo. Altre ipotesi non mi avrebbero interessato, ma fare … Leggi tutto

Il blog del Sindaco Supplente

Salve, sono il Sindaco Supplente …  Ieri stavo preparando un ringraziamento soprattutto ai 647 che mi hanno votato e a tutti quelli che mi hanno tollerato in queste settimane di campagna elettorale INPGI. Per me era un risultato eccellente considerato che sono una persona che non si è occupata di queste cose “politicose”. Ho assistito a una campagna elettorale piena di veleni e scorrettezze oltre il limite tollerabile e della legalità e avevo nause. Poi oggi succede che … sono diventato un “sindaco supplente”.

Ringraziamo tutti i colleghi che si sono riconosciuti nelle proposte di Piazza Pulita all’INPGI/Senza Bavaglio e che quindi hanno votato i candidati da noi sostenuti.
Tre di questi, Fabio Morabito, Pierluigi Franz e Vittorio Pasteris sono stati eletti: il primo nel consiglio generale, il secondo come sindaco INPGI 1 effettivo e il terzo come sindaco supplente INPGI 2 per un gioco di subentri e incompatibilità. Si tratta di tre colleghi competenti in grado di combattere e sostenere le battaglie previste per mantenere in vita il nostro istituto di previdenza.

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Un Sindaco per INPGI2: per fare piazzapulita all’ INPGI

piazza-pulita-inpgiTutto comincia da una serie di telefonate con l’amico Massimo Alberizzi: “vuoi fare da candidato sindaco di INPGI 2  alle prossime elezioni ?” Mumble mumble … Sì. Non avrei accettato di avere un ruolo politico ovvero di fare parte di un consiglio di 50 persone per lo più scaldapoltrone professionali ben pagati per fare poco. Ma avere un ruolo di controllo, auditing, garanzia e verifica  era una cosa interessante, a cui dedicare un po’ del mio tempo sempre molto incasinato.

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Le interviste dei candidati sindaco a Torino: Coppola, Musy, Bertola, Bossuto,Becarelli …

Per QP sto intervistando tutti i candidati sindaco disponibili. Ecco le prime parti delle interviste a Coppola, Musy, Bertola, Becarelli, Bossuto e i link per le interviste complete.

Michele Coppola  (… continua con tutta l’intervista)

Alberto Musy  (… continua con tutta l’intervista)

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Quotidiano Piemontese e i candidati sindaci di Torino

Via QP Quotidiano Piemontese ha cercato di intervistare tutti i candidati sindaco al Comune di Torino per le elezioni amministrative 2011. Abbiamo preparato 15 domande che abbiamo proposto a tutti i candidati che sono stati intervistati in video. Pubblichiamo le interviste secondo l’ordine con cui sono state realizzate. Nella prima intervista disponibile Juri Bossuto candidato … Leggi tutto

Alla ricerca del Vendola torinese

Mentre Chiamparino promuove Torino nella City

Al numero 3, all’undicesimo piano, il sindaco Sergio Chiamparino, accompagnato dal direttore del settore Urbanistica e dai collaboratori di Finpiemonte, beve un caffè bollente e terribilmente lungo in una saletta elegante. In testa gli ronza ancora la vicenda Profumo. Era convinto che fosse l’uomo giusto per prendere il suo posto. Si è trovato in una palude. «Con me Profumo ha fatto come la monaca di Monza. Però al contrario. Non mi ha mai risposto. Non ho ancora capito perché. In tre mesi non ha trovato il tempo per un pranzo o una cena». Vorrebbe andare avanti, ma non è lì per quello. Ha tempi stretti. Un aereo per Parigi lo aspetta. Un signore gentile lo invita a sedersi e a cominciare la conferenza. Che faccia ha Torino quando arriva a Londra?

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Profumo non ci sta e se ne esce con stile: la sua lettera ai torinesi

Care Concittadine e cari Concittadini, mi rivolgo a voi per dire una parola definitiva sull’ipotesi di “Profumo Candidato Sindaco di Torino”, perché è direttamente a voi che credo sia giusto che io parli.

Io sono molto onorato che una grande Città come Torino, nella quale non sono nato, ma dove ho studiato, vivo con la mia famiglia e lavoro con grande soddisfazione da molti anni, abbia pensato a me come futuro Sindaco della Città, attraverso l’espressione di persone della cultura, del terzo settore, delle parti sociali, delle realtà imprenditoriali, degli studenti, della società civile in generale e della politica. Non sono certo di meritarlo, ma sono piacevolmente stupito e colpito dal fatto che, in questi ultimi mesi, molte persone (uomini, donne, giovani e anziani) che non avevo mai conosciuto in precedenza, mi fermino per strada e mi chiedano che cosa io pensi della Torino del futuro e se mi candiderò per diventare il Sindaco della Città. Nessuno mi ha mai parlato di partiti, di primarie e di rapporti tra Torino e Roma.

Una premessa è opportuna. Fin dall’inizio della querelle dissi che io ero al mio secondo mandato come Rettore del Politecnico, che avrei terminato nel 2013, che il processo di rinnovamento dell’Ateneo non era ancora concluso e che mi sentivo impegnato verso i miei colleghi e gli studenti a portare a termine il mio lavoro.

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