Giornalisti, Ordine ed editori (5)

Via LSDI

Il dibattito si sta animando su LSDI dopo l’incontro svoltosi al festival del Giornalismo di Perugia. E’ cosa positiva che finalmente si affronti “a cielo aperto” le tematiche del precariato e della legalità del giornalismo italiano. Per quanto non personalmente non possa condividere diversi aspetti dell’intervento del presidente ODG Iacopino occorre riconoscere che rispetto al recente passato si è fatto un salto quantico in avanti.

Nella precedente gestione non avremmo mai pensato di trovare un Presidente che prima si rende disponibile ad un incontro sapendo che si sarebbe trovato di fronte persone arrabbiate, insoddisfatte, stuprate intellettualmente, moralmente ed economicamente.

Un Presidente che poi discute animatamente in rete, accettando la sfida dell’ Internet e della discussione. Forse questo non risolve molto nel concreto, ma è già un enorme passo avanti nel tentativo di avvicinare il mondo del giornalismo italiano a un necessario e traumatico cambiamento per lo status quo pregresso. La sfida non ha alternative: cambiare o morire con agonia veloce e molto dolorosa.
In attesa di un intervento più articolato sui temi del precariato e della legalità nel giornalismo, del rapporto fra giornalisti, editori e altri giornalisti, fra i giornalisti e la società civile, rilancio la discussione citando il corpo di un articolo pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano il giorno dopo le manifestazioni dei precari in Italia.