La discesa dei quotidiani tradizionali online e la crescita dei nativi digitali

Via Il Giornalaio

Sono stati diffusi ieri i dati Audiweb relativi all’ audience online del mese di febbraio 2012.

Complessivamente l’audience online nel giorno medio registra una crescita del 7,3%, con 13,8 milioni di utenti attivi. Calano però sia il tempo speso, che passa da 1 ora e 37 minuti a 1 ora e 26 minuti, che le pagine viste, che si riducono a 166 da 202; il tempo per pagina si riduce altrettanto del 7,2%. Dunque, a parità di condizione, vi sono più persone che accedono ad Internet ma, pare davvero, vi dedicano meno tempo, minor attenzione ed interesse.

Allertato da questo campanello d’allarme, ho voluto verificare la situazione di quotidiani e “superblog”, quotidiani all digital, elaborando i dati forniti da Audiweb.

Per le edizioni online dei principali quotidiani nazionali emerge un panorama davvero desolante sia in termini di utenti unici che di pagine viste e tempo per utente. Vi sono cali di utenti unici che raggiungono picchi del – 63,5%, com’è il caso dell’ «Unità»,  e forte discesa delle pagine viste, – 30,3%, per «Il Fatto Quotidiano», una situazione che nel complesso vede una riduzione degli utenti unici, dei soli quotidiani, dell 1,5% e una debacle per le pagine viste che raggiunge ben il – 20,1%. Riduzione che colpisce anche «Repubblica» e «Corriere della Sera», che da soli valgono oltre il 50% degli utenti.

In controtendenza, vuoi per la nuova linea editoriale apportata dal nuovo Direttore, vuoi per interesse generale verso i temi prevalentemente trattati, confermato anche dal buon andamento dell’edizione cartacea, «Il Sole24Ore» con quasi il 40% in più di utenti unici ed un incremento del 27,8% delle pagine viste.