Ordine dei Giornalisti: tutto cambia, pardon poco cambia di sostanziale

Il sito dell’Ordine dei giornalisti tempestivamente informa che

Il governo ha approvato venerdì 3 agosto quello che è il DPR sulla riforma delle professioni, come con enfasi viene definito. Sono contenute in esso alcune norme che riguardano l’Ordine dei giornalisti e penso sia utile fornire ai colleghi una sintesi e una spiegazione del contenuto delle stesse. Non ci sono norme che riguardano la struttura dell’Ordine (cosa peraltro già chiarita su questo sito dopo il colloquio del 18 maggio 2012 con il ministro Paola Severino): rimarranno i due elenchi, professionisti e pubblicisti, ai quali si continuerà ad accedere con le procedure attuali (e.i.)

E spiega le poche cose che cambieranno in applicazione del decreto salva Italia

Da ultimo perché non c’è e non poteva esserci perché un intervento strutturale sarebbe stato impossibile in un unico provvedimento che riguarda tutti gli Ordini professionali e, in ogni caso, sarebbe stata cancellato dal Consiglio di Stato o dalle Camere perché sarebbe stato un eccesso di delega. Resta la necessità di una riforma organica di una legge che il prossimo anno compirà 50 anni. Occorrono nuove regole per l’accesso, una maggiore qualificazione non solo culturale dei nuovi giornalisti, un diverso criterio per conciliare il dovere di rappresentanza dei giornalisti italiani, professionisti e pubblicisti, nel rispetto delle componenti con l’esigenza di un organismo, il Consiglio nazionale, che con l’attuale meccanismo rischia di diventare “esplosivo” ben oltre l’altissimo numero dei suoi membri.