Verso la Toscana, che l’Odg del Piemonte sprofondi nel suo nullla

firenzeFinalmente siamo in dirittura d’arrivo per il mio trasferimento all’Odg della Toscana. Dopo essere stato accolto dal consiglio dell’Ordine della Toscana e aver spiegato ai colleghi le ragioni del mio trasferimento è solo questione di sistemare le carte. Incontrando i colleghi ho notato anzitutto che l’età media del consiglio toscano è nettamente inferiore a quella del Piemonte e poi si in toscana si respira un’aria completamente diversa di orientamento al divenire e al futuro, non di rpiegamento sul passato, E poi volete mettere uscire dall’Ordine e trovarsi così per dire in Piazza della Signoria davanti a Palazzo Vecchio ?
La mia storia  mi ha fatto pensare all’anacronistica situazione dell’Ordine dei Giornalisti che costringe colleghi a iscriversi nella propria regione dove spesso più che tutelati sono malmenati dai potentati locali. Occorrerà davvero creare una associazione per la tutela dei giornalisti vittime dei propri ordini regionali ?
Mi ero presentato all’assemblea per l’approvazione del bilancio del Piemonte per formulare il mio saluto circostanziato all’Odg del Piemonte, per raccontare  per filo e per segno tutto quanto è accaduto in questi anni che riguarda la mia persona o di cui sono a conoscenza. Poi a sentire il tono dei discorsi degno di almeno 15 anni fa, condito di una depressione esistenziale di chi pensa al bel tempo andato … ho pensato che potevo al massimo fare un breve saluto. Ho però visto negli occhi di qualcuno il terrore di chi temeva … se adesso spiffera tutto …
Caro Odg del Piemonte dopo anni di encefalogramma piatto, di mala gestione orientata a favorire qualcuno o qualche editore ora guarda la situazione dell’informazione e dei giornalisti nella nostra regione e collassa colpevolmente …

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