Vittime del digitale: Barnes & Noble in vendita

Via Repubblica Nell’ anno del Signore 2001, quello dopo cui nulla sarebbe stato più come prima, Nora Roberts, l’ autrice di centinaia di lovestory, stracciò nella classifica dei libri più venduti quei mostri sacri di John Grisham e Stephen King. Il mondo dei libri viveva l’ alba di una nuova era: l’ eBook era ancora … Leggi tutto

Il Codice Azuni or Azuni code

Dal sito codice Azuni Su iniziativa del Ministro Brunetta, è partita l’operazione “Codice Azuni” per promuovere un processo “dal basso” di raccolta e organizzazione delle principali regole e prassi della Rete. Come fece il giurista sardo Azuni nel XIX secolo, l’obiettivo è individuare le “regole di navigazione” condivise a livello transanazionale, che consentano ad Internet … Leggi tutto

Google Wave goodbye

Via Google blog We have always pursued innovative projects because we want to drive breakthroughs in computer science that dramatically improve our users’ lives. Last year at Google I/O, when we launched our developer preview of Google Wave, a web app for real time communication and collaboration, it set a high bar for what was … Leggi tutto

Giornalisti digitali: vendersi per 50 centesimi ?

Marco Renzi Via Lsdi

Quando costa fare il giornalista per il web? Come quando costa? C’è un errore, forse la domanda giusta è: quanto si guadagna a scrivere per il web?

Nessun errore! Al giorno d’oggi per riuscire a costruirsi una professione nel più tecnologico, futuribile, democratico, accessibile, semplice, accreditato, e forse anche “letto” fra i mass-media specificamente deputati alla divulgazione dell’ informazione,  non basta avere una seria base professionale alle spalle, non serve neanche essere creativi quanto basta, e, soprattutto nel nostro paese, non è assolutamente necessario, anzi forse può diventare un ostacolo avere un’idea rivoluzionaria.

Basta essere disponibili ad essere sfruttati! Meglio se non si chiede alcun compenso, tanto se sei bravo saranno gli utenti ad attribuirti il successo dovuto e con quello arriveranno i banner pubblicitari e con quelli i click sul tuo sito/blog/homepage di facebook o similari, e con i click allora sì che le tue tasche si riempiranno di bei dollaroni! O forse no?

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I furbetti dei prezzi degli ebook

Via Loredana Lipperini

L’entusiasmo generale verso gli eBook non contagia necessariamente gli scrittori. E non solo quelli miliardari come J.K.Rowling, che non ha mai nascosto la propria diffidenza nei confronti del libro elettronico e che solo recentemente starebbe (ma, si dice, a carissimo prezzo) convertendosi al digitale. Anche in Italia c’è chi si dichiara prudente, almeno finché non si chiariscono le posizioni degli editori per quanto riguarda i compensi di chi scrive. Pochi giorni fa, l’invito alla prudenza è venuto da Roberto Santachiara, uno dei maggiori agenti letterari italiani: aspettiamo a cedere i diritti digitali dei testi, ha scritto ai propri autori (fra gli italiani, Wu Ming, Carlo Lucarelli, Roberto Saviano, Simona Vinci, Valeria Parrella, Letizia Muratori, Giordano Bruno Guerri, fra gli stranieri, Stephen King, Thomas Pynchon, James Ellroy, Jefferey Deaver, Ian McEwan, James Hillman). E gli autori si sono detti d’accordo. Perchè, in tanto tripudio per il sopravanzare dell’eBook, c’è qualcosa che ancora non è stato detto, e che penalizzerebbe proprio chi scrive. Cosa?
“E’ molto semplice – dice Santachiara – Ho ragionato sulla migliore offerta ricevuta per quanto riguarda i diritti d’autore sugli eBook. Un’offerta, peraltro, standard: perché quasi tutti gli editori, soprattutto i tre grandi gruppi italiani, si orientano sulla stessa ipotesi. Ovvero: nessun nuovo anticipo per l’autore, e una royalty attorno al 25%. Ma sul netto defiscalizzato, e non sul prezzo di download”.

Cosa significa esattamente?

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Il punto sul FattoQuotidiano.it

Peter Gomez fa il punto sull’evoluzione del sito

Esattamente un mese fa, il 22 giugno, nasceva ilfattoquotidiano.it. E, come ricorderete, la partenza fu in salita. Server che cadevano, il sito che girava lentissimo, problemi su problemi. Trenta giorni dopo, alcuni di quei guai (ma non tutti) li abbiamo risolti.

Certo, la strada da fare è ancora lunga, ma già oggi abbiamo qualche motivo per essere fiduciosi. In quattro settimane, se si guarda alle versioni web dei quotidiani cartacei, siamo diventati il quinto sito italiano di news. E mentre gli altri, anche a causa del periodo estivo, calano o restano stabili, noi continuiamo a crescere. Anche ieri 160mila visitatori unici, stando alle statistiche di Google Analytics, sono venuti a trovarci e ogni giorno i navigatori leggono un milione delle nostre pagine.

I numeri, insomma, ci confortano. Ma sappiamo che possiamo – e che dobbiamo – fare di più. Dobbiamo avere più storie, più filmati, più inchieste, più opinioni. Perché ilfattoquotidiano.it nasce per dimostrare che pure nel nostro Paese c’è spazio per un tipo d’informazione diversa. Un’informazione che guardi solo alle notizie e non ai padrini-padroni politici o economici. Un’informazione che cerchi non solo di raccontare che cosa accade, ma anche di spiegare perché le cose accadono.

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Scrivere 2.0

Scrivere 2.0 significa scrivere utilizzando strumenti propri del web di ultima generazione, sapendo quale scegliere aseconda delle circostanze. Per cogliere appieno queste nuove opportunità, dovremo forse rinunciare ad alcune abitudini, ma sarà per introdurne di nuove, decisamente più proficue. Il libro illustra tutti i servizi online di ultima generazione utili a chi scrive per passione … Leggi tutto

L’attacco alle TV online

Alessandro Longo via Apogeonline

Scade il 30 luglio la consultazione pubblica Agcom su nuove regole destinate a cambiare il mondo delle web tv italiane. In peggio, dicono gli interessati: l’ultima protesta formale viene dalla Femi, federazione italiana delle micro web tv presieduta da Gianpaolo Colletti, già fondatore dell’osservatorio AltraTv. Significa che fino al 30 luglio Agcom raccoglierà i pareri di vari soggetti: «Ne stanno già arrivando, a fine settembre avremo le prime audizioni con loro», spiega Stefano Mannoni, consigliere Agcom. Dopo, l’Autorità potrebbe modificare almeno gli aspetti più criticati del nuovo regolamento, ma ci sono poche speranze che questo cambi radicalmente.
Il nodo della polemica

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Macchianera Blog Awards 2010: il Red Carpet

Via Macchianera Puntuali come ogni anno tornano (sempre con tanto di premiazione finale, che avverrà nel corso della prossima BlogFest a Riva del Garda), gli MBA, ovvero i “Macchianera Blog Awards 2010“. Ecco i vincitori degli anni precedenti: 2009, 2008, 2006 (con annessa trasmissione radio per la premiazione), 2004, 2003. Questo, invece, è il “Red … Leggi tutto

Anche Youtube paga la Siae

Via Reuters La società italiana degli autori ed editori (Siae) e YouTube hanno sottoscritto un contratto di licenza per la musica in streaming nei video in Italia trasmessi dal sito di proprietà di Google, che non comporterà comunque alcun pagamento da parte degli utenti. Lo riferiscono oggi un comunicato e rappresentanti delle due parti. La … Leggi tutto