Manager con superbonus, operai in cassa integrazione

Via Repubblica.it “Non mi scandalizzano gli alti compensi in sé, ma il fatto che quest’anno i bonus dei top manager della Fiat cresceranno di almeno un terzo, mentre contemporaneamente i premi dei dipendenti verranno ridotti del 30-40 per cento, e stiamo parlando di cifre già basse: l’anno scorso si erano attestati in media tra gli … Leggi tutto

Quando piace il Governo Berlusconi

Via Corriere.it

Le società quotate dovranno rendere pubblici i compensi corrisposti ai propri manager «a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma». È quanto prevede un emendamento alla Legge Comunitaria all’esame al Senato. La disposizione è già prevista nel codice di autodisciplina delle società quotate, adottato però per ora solo su base volontaria. Con questo emendamento, la trasparenza sugli stipendi dei manager diventerebbe così totale e obbligatoria.

L’articolo che l’esecutivo intende aggiungere alla Legge Comunitaria prevede una delega al governo per l’emanazione, entro sei mesi dalla legge stessa, di un decreto legislativo per l’attuazione di due raccomandazioni espresse dalla Commissione Europea. In particolare, il decreto in questione prevede che «le società quotate – recita il testo – rendano pubblica una relazione sulle remunerazioni che illustri in apposita sezione la propria politica in materia di remunerazione dei componenti dell’organo di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche per l’esercizio finanziario successivo».

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Appendere i manager alla gogna e non solo

Via Lastampa.it

In Francia i dipendenti sequestrano il direttore di un’azienda chimica. Solo una decina di giorni fa il rapimento dell’amministratore delegato Sony.  «Chi semina miseria raccoglie la collera»: dice tutto, questo slogan della manifestazione francese del 19 marzo, sullo stato d’animo di tanti cittadini di fronte alla crisi. A raccogliere, sono manager e governanti. Quel cartello in particolare veniva sbandierato a Clairoix, per protesta contro la tedesca Continental che chiude una fabbrica di pneumatici senza preavviso: millecento i francesi licenziati.

La gente di Clairoix è anche oggi in strada, mentre una delegazione è stata ricevuta all’Eliseo a Parigi dove il presidente, Nicolas Sarkozy, cerca di arginare la rabbia; ma i sindacati si sono detti «delusi». Il malcontento contro i presunti ’leader’ e la loro mancanza di risposte adeguate alla crisi si respira negli Stati Uniti e in tutta Europa, anche nessun paese scende in piazza tanto quanto la Francia, dove il 19 marzo erano in milioni a protestare in tutta la nazione. Rabbia contro i dirigenti delle imprese che si foderano le tasche mentre varano piani sociali, e contro i capi di governo che non sembrano avere strategie né chiare né omogenee per uscire dalla crisi.

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