Master in giornalismo di Torino: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca

andreottiCome diceva Giulio Andreotti a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca e a proposito della gestione del Master in giornalismo di Torino avevo pensato male e ci ho azzeccato. Ero convinto che nonostante tutto certi personaggi che si sentono sopra alle parti e intoccabili  avrebbero capito che i tempi dei maneggi sono  finiti e che conviene fare le cose per bene anche solo per evitare fastidi e perdere la già modesta crediblità. E invece no … continuano con una impalcatura concettuale e operativa  fuori dai canoni della trasparenza e del buon gusto. L’Ordine si trincera dietro algide parole su applicazione di regolamenti e bizantinismi vari ovviamente senza addentrarsi nei contenuti operativi. Usciamo dalle metafore e raccontiamo i fatti.

Lo scorso anno denunciai come secondo me le graduatorie per la definizione dei tutor del master in giornalismo erano state gestite ad arte per fare in modo che i prescelti fossero quelli che la commissione voleva, non quelli che sarebbero stati ottenuti seguendo le regole del gioco. Una commissione che era sotto l’egida dell’Università di Torino, ma totalmente pilotata dal gruppo dirigente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Ho cercato di trovare un modo per avere risposte ma un vero muro di gomma ha continuato a rimbalzare responsabilità e a non dare chiarimenti come mi sarebbe dovuto trincerandosi dietro a risposte burocratiche di circostanza. Gli unici che hanno dato risposte sono stati i referenti dell’Università il cui ruolo nella vicenda era pero tipicamente notarile.

Allora quest’anno per tigna mi sono ricandidato al ruolo di tutor solo per poter poi accedere agli atti ed eventualmente ricorrere, dichiarando pubblicamente il mio pensiero e ricordando a chi di dovere che non era il caso di ripetere gli errori del passato.

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Perchè quest’anno non mi occupo del Master in giornalismo di Torino: meritocrazia, graduatorie e calcolo delle probabilità

meritocraziaHo ricevuto telefonate, mail, messaggi che mi chiedevano le ragioni della mia mancata partecipazione attiva ai laboratori del Master in Giornalismo di Torino 2012-103. Chiariamo i fatti: è vero che sono piuttosto oberato dai diversi impegni della mia vita professionale, ma non è per quella ragione che non sono parte dei laboratori in particolare di quello legato al giornalismo digitale. Diciamo per ora che non è dipeso dalla mia volontà.

Dato che di solito amo metterci la faccia, racconto la mia versione a riguardo della vicenda. Da quest’anno l’accesso al tutoraggio degli studenti del master è normato attraverso un bando gestito dal punto di vista procedurale dalla Facoltà di Lettere .

Si trattava di un bando di selezione per titoli in cui si sanciva che

I candidati devono essere iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco dei professionisti. Sono inoltre richiesti: per I’area online (3 posti) un’esperienza redazionale pregressa e documentata nel settore, all’interno di redazioni o di testate o progetti multimediali locali o nazionali; adeguate conoscenze informatiche e dell’evoluzione del settore, nonché della storia del giornalismo multimediale. Costituiscono titoli preferenziali I’esperienza di tutoraggio o di docenza in attività di formazione nellescuole riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti”.

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Per quelli che vogliono iscriversi al Master in Giornalismo di Torino

È stato pubblicato sul sito Corep il nuovo bando per l’ammissione di venti allievi per il biennio 2010/2012 al Master Universitario di primo Livello in Giornalismo di Torino. Il master è istituito dall’Università degli Studi di Torino e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti – in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e gestito da Corep. … Leggi tutto