Un appello al Direttore Generale della RAI, per la dignità delle donne in televisione (e non solo)

L’Associazione Pulitzer lancia un appello per la tutela della dignità delle donne nei media e in Rai in particolare.

Gentile Direttrice generale della RAI Lorenza Lei, Le scriviamo per il Suo ruolo istituzionale di Direttore generale dalla RAI ma, ancora prima e soprattutto, in qualità di Donna.
Il 25 gennaio 2012 al TG1 delle 20.00 è stato trasmesso un servizio giornalistico offensivo e umiliante nei confronti di tutte le donne italiane e dei cittadini che pagano il canone per ricevere un servizio pubblico. Stiamo parlando del servizio realizzato dal giornalista Vincenzo Mollica dal titolo “La donna dell’Ariston” nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. Nel vederlo – è inserito in calce alla presente – si renderà conto che si tratta non solo di un pessimo esempio di informazione televisiva, ma di un vero e proprio schiaffo alla dignità delle donne.

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Donne e Media a Roma il 25 novembre

Vogliamo un Paese che rispetti le donne” è stato il grido di un milione di donne italiane scese in piazza a febbraio per rivendicare maggiore dignità e pari opportunità in un Paese ancora molto maschilista, dove l’apparenza conta più di qualsiasi merito, competenza professionale o qualità personale. Un Paese dove fare la velina è tra le professioni più ambite, dove grazie alla politica abbiamo imparato che cosa sono le escort e, grazie alla tv e alla pubblicità, siamo convinti che il modello femminile al quale assomigliare sia quello di una bambola di gomma tanto perfetta e lucida, quanto finta ed effimera, tanto sorridente, quanto muta e vuota.

Come si è arrivati a tutto questo? È tutta colpa dei media, della tv in particolare, e dei falsi modelli che trasmettono? O i media fanno da cassa di risonanza, amplificatori di una questione che è prima di tutto sociale e culturale, insita nel nostro vivere quotidiano e nel nostro sentire comune?

Qualunque sia la risposta è necessario parlarne apertamente, sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere i media affinchè passi un nuovo messaggio. Bisogna individuare modelli alternativi ai quali guardare, giungere a una diversa definizione e comunicazione del femminile.

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Il Pulitzer a Propublica

Via LSDI Non è la prima volta che un Premio Pulitzer va al giornalismo online, ma “è la prima volta che una testata esplicitamente ‘non-profit’ sale ai vertici del giornalismo mondiale”. E d’ ora in poi l’ Europa non potrà più continuare ad ignorare questo scivolamento verso il non-profit. Su Owni.fr, Nikolas Kayser-Bril tira le … Leggi tutto