Non appenderò il tricolore sul balcone

Parte Testo Libero, un nuovo blog su Quotidiano Pienontese. E poi la prossima settimana inizieremo a presentare seriamente QP …

Torino brulica di tricolori per le strade. Ci sono quelli istituzionali, quelli sponsorizzati, le coccarde da negozio e le bandiere ai balconi. La quasi totale maggioranza di questi arriva dalla Cina. Niente di grave: è solo una considerazione economico-strategica. Qualcuno ha anche scelto la strada “fai da te”. Ha preso tre pezzi di stoffa rossa, bianca e verde e li ha cuciti insieme. Di norma un proliferare del genere è figlio dei risultati della nazionale di calcio che fa impazzire periodicamente gli italiani e i torinesi in particolare.

Quest’anno il tricolore è figlio delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e i molti tricolori escono da iniziative assortite di marketing dove per farti comprare qualcosa ci mettono qualche cosa d’altro di bianco rosso e verde. Un classico di questi giorni è appunto lo stendardo tricolore. Non mi stupirei di vederlo inpacchettato insieme anche a scatole di biscotti o merendine per bambini.

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Alla scoperta dei Mille: quelli veri

Via QP E’ la settimana della Festa dell’Unità d’Italia: giovedì 17 marzo. Le celebrazioni dureranno poi nei mesi successivi, ma abbiamo pensato che il modo migliore per onorare questo fatto storico fondamentale per il nostro Paese fosse quello di ricordare uno per uno, nome per nome, tutti coloro (1089, per la precisione) che sbarcarono a … Leggi tutto