Le confessioni di Giuliano S.

Dai verbali delle confessioni di Giuliano Soria (via Repubblica)

«Ero arrivato a un livello di tensione insostenibile, probabilmente avrei dovuto recedere da alcune delle mie attività prima di arrivare a quel punto». È il 16 marzo 2009 e, per la prima volta, Giuliano Soria compare alle 9.38 del mattino davanti al gip, Silvia Salvadori, che ha autorizzato la sua cattura chiesta dai pubblici ministeri. È il cosiddetto «interrogatorio di garanzia». Spesso, in quell´occasione, gli imputati si avvalgono della facoltà di non rispondere. Non è così per l´ex patron del Grinzane che, invece, accetta le domande del giudice.

Dice ancora poco, si rifiuta di confermare qualsiasi versione del maggiordomo che lo accusa di molestie sessuali («Ho detto le frasi che mi vengono contestate, ma aggiungo che gran parte delle volte erano dette in tono scherzoso»), non accenna ancora ad ammettere nulla sui soldi pubblici sottratti per comprarsi un alloggio e per farne ristrutturare arredare altri due, ma comincia a rivelare lo scenario sconvolgente nel quale sono piombati lui e la sua «creatura».

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Caso Grinzane: 19 milioni di euro senza controllo

Alberto Gaino su Lastampa.it

Com’è che Giuliano Soria potè ricevere 19 milioni e 361.215,45 euro di contributi pubblici in soli quattro anni e sette mesi, da metà 2004 al 31 gennaio scorso, per non parlare di quanto ebbe in precedenza? In un anno di indagini e di scandalo si è assai detto e scritto del «sistema Soria»: sapeva calamitare risorse pubbliche ministeriali e locali sulla sua girandola di meeting, dai premi ai Nobel, circondato dalla propria corte, alle cene pantagrueliche offerte a tanta bella gente.

Come quella volta, era il 2007, che andò a New York in scelta e numerosa compagnia fondamentalmente per consegnare il Grinzane a Philip Roth che non aveva voluto «scendere» a Torino. Grandi meriti. In Langa ha portato Sepulveda a conoscere funghi e Barolo, aromi e nebbie. Con la Bosè pigiava l’uva. Gli bastava inventare nuove idee letterarie in ogni angolo del mondo e gli veniva dato. Poi stornava e dirottava su altro, anche sul proprio patrimonio, aiutato in quest’opera di furbizia contadina dal fratello dirigente della Regione Piemonte. La Procura di Torino contesta loro 4 milioni e mezzo di malversazione. Fondi pubblici. Gli sprechi non sono entrati nell’inchiesta.

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Chiusa l’indagine per il Grinzane

Via Lastampa.it

Quattro milioni e mezzo – per l’esattezza 4.413.540,1 euro – il conto che la procura presenta a Soria & Soria, i fratelloni caduti dalle stelle alle stalle. Quelli che ai tempi spensierati del Grinzane pigiavano l’uva con attori e letterati di fama per celebrare l’epicureismo in salsa. Giuliano, il patron del Premio, ha la parte del principe delle distrazioni, malversazioni e truffe (aggravate) ad enti pubblici (Regione e ministeri). Oltre 4 i milioni contestati solo a lui per aver dirottato fondi pubblici su attività diverse da quelle finanziate. O, peggio, sugli arredi delle sue abitazioni private di Torino e Parigi. O ancora peggio, servitigli per acquistare come proprietà personale l’appartamento più ampio (500 metri quadri) del palazzo di via Montebello 21 attingendo (800 mila euro) dai finanziamenti per trovare casa non a lui ma al Grinzane. Un gioco delle tre carte, neanche complicato, scoperto e crollato addosso a Soria I, con tutto il castello di seduzioni intellettuali tenacemente costruito in tanti anni, quando un suo collaboratore domestico l’ha denunciato per molestie sessuali.

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Continua la maledizione del Grinzane

Ora ci vuole una terza asta (via Lastampa.it)

L’affaire Grinzane salta di nuovo: nulla pure la seconda asta. Entro fine mese sarà indetta una nuova gara, come ha deciso ieri il tribunale di Torino. Era il 15 dicembre. Presso lo studio del notaio Giovanna Ioli (per la seconda volta nel giro di un mese) la Fondazione Lattes vinceva per 336 mila euro tutto il bottino che fu un tempo di Giuliano Soria. Asta vinta a tavolino per mancanza dell’altro contraente, Gianni Aringoli della romana fondazione Epoké.

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Un nuovo pasticcio per il Grinzane

Via La Stampa.it

Nella giornata trionfale del Salone del libro si materializza ancora il fantasma del Grinzane Cavour. C’è stata la seconda asta dei beni dell’associazione, che per la seconda volta sono andati alla Fondazione Lattes; ma il grande rivale, Gianni Aringoli, patron del premio Capalbio, minaccia ricorsi, dopo aver mancato in modo clamoroso e anche un po’ rocambolesco l’appuntamento con il liquidatore. Il Salone ha avuto il tempo di presentare l’edizione 2010 (Paese ospite l’India) oltre ai risultati clamorosi di una ricerca sul suo ritorno economico, e subito il pendolo della giornata si è spostato dal notaio Giovanna Ioli. Si doveva assegnare al miglior offerente ciò che è rimasto del Grinzane: la biblioteca, l’archivio, un immobile ma non i marchi, perché requisiti dal tribunale che giudica i fratelli Soria, e l’esito pareva scontato.

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Si fanno i conti sul Grinzane

Perizia sulle fatture del Premio (via Lastampa.it)

Lo scandalo sul premio Grinzane Cavour – che a marzo portò all’arresto del patron Giuliano Soria e del fratello Angelo, funzionario regionale – si arricchisce di una perizia tecnica. Servirà a stabilire il costo reale dell’Orangerie a Costigliole d’Asti, realizzata dallo chef Bruno Libralon – fondatore dell’ Icif (talian Culinary Institute for Foreigners) – l’unico ancora in carcere. O meglio, la perizia punta a dimostrare alla procura torinese che i soli spesi furono i 2 milioni stanziati dalla Regione e non i 500 mila, come risulta dalle fatture.

Tutto per convincere i magistrati che quelle fatture non sono false. Almeno questo nelle intenzioni del difensore di Libralon. L’avvocato Claudio Strata confida, infatti, negli esami dello studio torinese degli ingegneri associati «Angelino» per rafforzare la richiesta di scarcerazione. «La chiusura delle indagini da parte dei pm non ha addebitato al mio assistito altri capi d’imputazione – spiega – che restano quelli di peculato, truffa, malversazione e frode fiscale. Ho chiesto un nuovo interrogatorio, che avverrà giovedì. Dimostreremo che quelle fatture non sono false: i lavori per la costruzione dell’Orangerie sono stati pagati in parte in nero e alcune fatture devono ancora essere emesse. I calcoli degli ingegneri, inoltre, proveranno che 500 mila erano del tutto insufficienti a pagare l’attività svolta».

Bruno Libralon, intraprendente titolare di ristoranti ha rilanciato il suo nome nel mondo grazie alla sua creatura, l’Icif appunto. Una scuola di cucina destinata agli stranieri per celebrare nel mondo l’ars gastronomica piemontese. Con sedi in Brasile e Cina e una location faraonica a Costigliole d’Asti: prima nel Castello, poi nell’Orangerie edificata poco più in basso, dove c’era il tennis del castello. L’inchiesta condotta dai pm Stefano Demontis, Valerio Longi, Gabriella Viglione e dall’aggiunto Pietro Forno, in collaborazione con la Guardia di finanza, ipotizza che per quel cantiere Libralon ottenne dalle casse regionali denaro intascato e mai utilizzato. Nel precedente interrogatorio si avvalse della facoltà di non rispondere, giovedì invece offrirà la sua versione dei fatti.

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9 indagati per lo scandalo Grinzane

Via Lastampa.it Stop, fine. Sono state chiuse le indagini sullo scandalo del premio Grinzane Cavour, esploso lo scorso marzo con l’arresto dell’ex patron Giuliano Soria. Quasi 4 milioni di euro l’addebito che gli è stato contestato per la «disinvolta» gestione dei soldi pubblici spesi in acquisti personali, come quello per l’alloggio. Nove gli indagati in … Leggi tutto

Primi segni di rinascita del Grinzane

Via Lastampa.it A nove mesi dal ciclone giudiziario, la vicenda del Grinzane Cavour è giunta a una svolta. Il Premio che rischiava di scomparire, travolto dallo scandalo che tra marzo e giugno aveva anche portato in carcere il suo inventore e padrone assoluto per 27 anni, Giuliano Soria, risorgerà dalle sue ceneri. Da ieri è … Leggi tutto

Grinzane gnam

Via Lastampa.it Va in carcere anche lo chef che ha inventato l’Italian culinary institute for foreigners, più noto negli uffici della Regione Piemonte con l’acronimo di Icif: là, bussando a più direzioni, Bruno Libralon ha ottenuto sostanziosi contributi pubblici per «celebrare» nel mondo l’ars gastronomica piemontese. Il suo referente principale era Angelo Soria che l’ha … Leggi tutto

Soria cambia idea: vuole tenersi i marchi

Via Repubblica.it La nuova tempesta si è scatenata per una ragione sola: il possesso dei marchi delle varie iniziative che facevano capo al Grinzane. In un primo momento, infatti, Soria, che li aveva registrati personalmente, pareva intenzionato a passarli gratuitamente a Stasi nell’ambito di una strategia difensiva, concordata con Piacentino, che mirava a ridurre i … Leggi tutto

Soria torna a casa in furgone

Via Repubblica.it «È dura, Pietro. È dura». Poche parole sussurrate al custode. Sono le prime che Giuliano Soria pronuncia nell´androne della ritrovata casa di via Montebello. Una casa lasciata in fretta e furia tre mesi fa, quando fu arrestato dalla guardia di finanza. Tornarci, ieri, fa effetto. Il palazzo è sempre lo stesso, con il … Leggi tutto

Pensionato Soria

Angelo Soria, fratello di Giuliano, ex presidente del Grinzane Cavour, non ha risposto alle domande del Gip dopo l’arresto nell’inchiesta della Guardia di Finanza sui conti dell’Associazione. Soria, inquisito per peculato per i fondi erogati quando dirigeva il settore comunicazione istituzionale della Giunta regionale, ha  firmato la richiesta di pensionamento davanti al giudice nell’aula del … Leggi tutto