Affidare i new media a un indagato ora arrestato

La Regione Piemonte aveva spostato l’arrestato Agnelo Soria al settore New Media per limitarne i danni potenziali La Regione ha sospeso dalle sue funzioni Angelo Soria. Il provvedimento ha effetto immediato ma secondo il centrodestra – e pure per esponenti del Pd come l’onorevole Stefano Esposito – è tardivo. Soria, infatti, era rientrato in servizio … Leggi tutto

Macchine da soldi

Via Lastampa.it

Il silenzio davanti al magistrato. La mancanza di elementi difensivi da valutare. Il ritorno al lavoro in un posto di responsabilità in Regione, con la possibilità di inquinare prove e commettere altri reati. E una «gita» notturna nell’alloggio collegato alle attività sotto inchiesta e appena perquisito dalla Finanza. Per questo è finito in carcere Angelo Soria, dirigente regionale piemontese fratello di Giuliano, patron del Premio Grinzane Cavour. Il mandato di custodia cautelare firmato dal gip Silvia Salvadori si riferisce a nove «determinazioni dirigenziali» firmate da Angelo a vantaggio dell’Associazione Civiltà Territori Letterari (Actl) e due finite a riempire le casse dell’Associazione Studi Iberici (Asi). In tutto, 400 mila euro. Pagati dalla Regione tra gennaio 2006 e ottobre 2008. Le associazioni avevano due presidenti (Luigi Morelli per l’Actl e Giuseppe Bellini per l’Asi), che hanno solo visto passare quei soldi. Il beneficiario era Giuliano Soria. D’accordo con il fratello. «Lui sapeva» ha ammesso il patron del Grinzane. Per questo i fratelli sono sotto inchiesta per peculato.

Una vecchia intervista di Soria

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Arrestato anche Angelo Soria

Una nuova perla della culturopoli sabauda Angelo Soria, fratello dell’ex patron del Premio Grinzane Cavour, Giuliano, è stato arrestato ieri sera dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Torino. Ex responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Piemonte e trasferito ad un altro incarico dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Torino, è accusato di … Leggi tutto

Casa Soria

Le foto dei video che hanno fatto partire la culturopoli sabauda ricordano come previsto la commedia italiana più classica piuttosto che le dignità dei premi letterari

Anche se le ulteriori notizie dicono chela situazione si sta inscurendo politicamente sempre di più

La Regione non poteva sapere che Soria si fosse rivolto ad Unicredit per il trasferimento di credito. Il presidente del Grinzane ha presentato le delibere firmate dagli uffici regionali e ha ottenuto la somma richiesta. Come poteva la Regione essere al corrente di questa operazione, se né Unicredit, né lo stesso Soria hanno informato gli uffici dell´operazione? Questa la scarna replica della Regione sulle ultime rivelazioni del caso Soria, la scoperta di un nuovo buco nei conti del Grinzane, 650 mila euro, l´importo esatto della convenzione annuale stipulata a partire dal 2006.

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La Torino da imbucarsi

Massimo Numa su Lastampa.it Gli inquirenti hanno sequestrato, nell’agenzia di viaggio di Santa Rita, i borderò delle trasferte mondiali e locali; dal data-base dell’amministrazione sono stati estratti rendiconti e fatture di alberghi e di un prestigioso auto-noleggio di Torino per ricostruire anche questo aspetto. I regali e i «piaceri» personali di Soria a questa piccola … Leggi tutto

La proliferazione abnorme della Qultura e del Principe

Luca Ricolfi propone una acuta analisi del pre e post Soria su Lastampa.it Il caso del Grinzane Cavour, se proviamo a guardarlo con un briciolo di distacco, ci appare assai meno atipico di quanto vorrebbero farci credere i politici che ora si mostrano stupefatti, protestano di essere stati ingannati, o addirittura minaccano di costituirsi parte … Leggi tutto

La solita vecchia, insopportabile e ipocrita Torino

Bruno Babando su La stampa

Non sono amico di Giuliano Soria. Anzi, allorché nel 2007, in uno dei miei libri semiclandestini (almeno per l’establishment), descrissi l’opacità del sistema che governava il Grinzane Cavour, il caudillo del Monferrato in una telefonata mi sommerse di improperi e minacciò fuoco e fiamme (leggi carte bollate e querele).
Tutto si risolse con la cancellazione della presentazione di Torino, provincia di Milano (così s’intitola il sapido pamphlet) per “sopraggiunta indisponibilità dei relatori”, alcuni dei quali, oggi, sono in prima fila a stracciarsi le vesti, indignati e scandalizzati. Per quanto riguarda l’appuntamento in tribunale, sono ancora qui che aspetto. Non amico, quindi, e neppure garantista tout court.

Giacché ritengo che chiunque rivesta un ruolo pubblico, o vi aspiri, non possa essere neppure sfiorato dal semplice sospetto di un comportamento illecito, come la proverbiale moglie di Cesare.
Eppure, fatta questa premessa, chiedo a gran voce la scarcerazione di Soria. Non entro nel merito delle imputazioni che gli vengono contestate: spetta alla magistratura accertare se e come egli abbia realmente compiuto malversazioni e sottoposto ad angherie i suoi collaboratori. Mi limito a considerare perlomeno risibile che un giovanottone di quasi trent’anni, mauriziano o villico che sia, abbia anche solo per un attimo rischiato di mettere a repentaglio la propria supposta verginità a causa delle attenzioni morbose di un attempato professore che, nottetempo, si infilava tra le lenzuola del suo lettino. Né, francamente, mi convincono le ricostruzioni di una serqua di dipendenti vessati senza che ciò abbia mai provocato la loro benché minima reazione.

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La Quaresima del Grinzane

Rocco Moliterni su Lastampa.it

Le dimissioni di Soria aprono una fase nuova nella vicenda Grinzane. E anche la decisione dell’assessore Oliva di «congelare» per un anno il premio (decisione fuori tempo massimo: la mattina in cui arrestavano Soria, il suo assessorato sollecitava le pratiche per un nuovo finanziamento di 730 mila euro). Così se il fiume di finanziamenti pubblici si arresterà il premio si troverà a vivere una salutare Quaresima. Una Quaresima utile a tutti per riflettere se un’istituzione di questo tipo abbia ancora senso e cosa si possa fare perché in futuro non crescano più simili «mostri» (se è vero quanto trapelato in questi giorni si arrivava al punto che talora non essendo numerosi i partecipanti a demenziali concorsi per le scuole, tipo «scrivi il paesaggio dell’olio», presumibilmente lanciati solo per ottenere ulteriori finanziamenti, era il premio stesso a far scrivere a collaboratori compiacenti testi da inviare). La mia ipotesi è che la crescita ipertrofica del Grinzane abbia un’origine  e responsabilità politiche precise: è figlia del modello di gestione bipartisan della cultura varato negli Anni 90, al tempo delle giunte Ghigo. Allora il potere era in mano da un lato a Leo, assessore alla cultura di centro-destra, e dall’altro a Vanelli, l’attuale patron della Venaria, potente direttore dei beni culturali (ex pci approdato in Regione ai tempi di Giovanni Ferrero Vanelli era il plenipotenziario per la cultura del centro sinistra).

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Trema la Torino VIP con la coscienza sporca

Questa mattina il primo interrogatorio di Soria: negherà i fatti imputatigli o chiamerà altri a correi ?

Nel frattempo spunta il super schedario di vip, politici, banchieri, attori, chef, giornalisti …

Massimo Numa su Lastampa

Quindicimilaquattrocentosettancinque schede di Vip, politici di altissimo livello, amministratori locali e non. Poi industriali, banchieri, attori, attrici, cantanti, grandi e piccoli chef. E tanti, tantissimi giornalisti. Carta stampata, le tre Reti Rai, Mediaset, le tv regionali. Direttori, capo-redattori, cronisti, collaboratori sino ai corrispondenti del paesino più sperduto della Langa o del Monferrato. Gigantesco data-base. Ci sono i numeri di telefono, casa, ufficio, cellulari personali. Poi gli indirizzi. Se il soggetto fa parte della «sua» cerchia, il professore aggiungeva di suo pugno, o attraverso i suoi fedelissimi, sintetiche note personali. Tipo: «….conosciuto da Soria alla cena di X, ottobre 2008….La moglie è Y, la figlia lavora a Z…». Nemmeno dopo la morte del titolare, la scheda viene cancellata. Al fianco del nome, viene aggiunto «deceduto» ma tutto il resto rimane. Compresi i contatti personali del defunto. Quando il vip è veramente vip, vicino al numero «riservatissimo» del cellulare, faceva aggiungere frasi tipo «personalissimo Soria», «riservato Soria», «solo per Soria», «uso esclusivo di Soria». Degli amici ha tutti gli indirizzi: città, montagna, mare. Ne elenca diligentemente le abitudini e anche i nomi dei congiunti più stretti. Non si sa mai, servissero per un regalo o per un invito a un galà.

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Il sonno della Regione genera mostri

Maurizio Tropeano su Lastampa.it

C’è chi ha parlato di «sonno della Regione che genera mostri». Una sintesi giornalistica che riassume la domanda che in tanti si sono fatti in questi anni: chi doveva fare i controlli sul presidente dell’associazione Premio Grinzane di Cavour che da 28 anni riceve cospicui finanziamenti pubblici? Già i controlli. L’attuale presidente, Mercedes Bresso, si sforza di ripetere che «un’amministrazione pubblica non ha compiti di polizia» anche se per quanto «nei nostri poteri i controlli dovuti li abbiamo svolti. Chissà se il governo avrà fatto lo stesso». Già, perché i fondi per il Grinzane sono arrivati anche da Roma (dalla presidenza del Consiglio e dai ministeri dei Beni culturali e della Sanità) da altre regioni come Liguria, Puglia e Molise. E poi da province e comuni e da Fondazioni bancarie, la Crt di Torino in primis. Insomma tanti «mecenati», così li definiva Soria, ma pochi controllori perché l’Associazione senza fini di lucro non è sottoposta al controllo pubblico e «nessuno poteva sapere quanti contributi venivano dati da altri enti», spiega la Bresso. Soprattutto solo «gli investigatori possono capire se una fattura è falsa oppure no». Detto questo però, c’è da chiedersi, e lo fa Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo regionale del Pd, «perché in questi anni siano lievitati i premi e i relativi contributi. E perché gli uffici non siano stati in grado di verificare la congruità dei ricchi proventi e dei consuntivi riconosciuti».

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I soldi di Soria a Ceronetti e altro ancora

Dai commenti nel post sulla Torino da bere Credo che Soria fosse considerato un male necessario, uno scotto da pagare per portare certi giri culturali in Piemonte. Ha sempre avuto buon fiuto, ma certamente gli uomini di cultura di Torino sono altri. Pensare al potere goduto da Soria nella cultura torinese e, al contempo, alle … Leggi tutto

Il Grinzane dalla A alla Z

Massimo Novelli su Repubblica Ecco una piccola storia di Giuliano Soria, del Grinzane Cavour e delle loro molte disgrazie. Un alfabeto, insomma, per riassumere il crollo di un colosso dai piedi d´argilla. A come Angelo Soria. Alto funzionario regionale, per anni ha dato denaro pubblico a un suo socio in affari, Bruno Libralon, e a … Leggi tutto