Basta complicità

Cesare Martinetti su lastampa.it

L’arresto di Giuliano Soria e le dimissioni degli scrittori da quel Grinzane che erano stati chiamati a «salvare» segnano la giornata più drammatica in questo caso dove, come in un torbido feuilleton a puntate, le violenze sessuali si mescolano ad oscuri imbrogli contabili e a un’infinita teoria di fiere delle vanità.

E naturalmente a complicità politiche e a malversazioni di denaro pubblico. Non si salva nessuno. E a questo punto è meglio che non si salvi nemmeno il Grinzane. Se fu vera gloria letteraria per qualcuno dei premiati, che sia consegnata alla memoria e agli archivi. Per il resto facciamo punto e a capo. Che i responsabili paghino e che nasca un altro premio, limpido, autorevole, rispettoso dei veri innamorati dei libri, quelli che – per esempio – inondano ogni anno la Fiera di Torino. E magari proprio in quell’ambito che ha la faccia pulita delle migliaia di ragazzi che vanno a cercare i loro scrittori.

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La fine immanente del Grinzane Cavour

Dopo l‘esplosione dello scandalo e dopo delle scelte difensive, acrobatiche e inutili dei politici per difendere loro e non eventualmente il Grinzane, dopo la dimissione di massa della giuria del premio, Giuliano Soria è stato arrestato. La fine del premio oramai bombardato è arrivata.

Soria è stato arrestato nel tardo pomeriggio di oggi, su ordine di custodia cautelare disposto dal tribunale, dagli investigatori del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. Nel corso della giornata sarebbero state eseguite alcune perquisizioni. Nel registro degli indagati, secondo notizie non confermate, comparirebbero anche i nomi di altri personaggi in contatto con Soria.

I retroscena dell’arresto da Massimo Numa
[audio:http://www.lastampa.it/multimedia/torino/16324_album/soria_numa.mp3]

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