Mi sun turineis: alla ricerca dell’orgoglio della torinesità

Da tempo pensavo di scrivere un post intitolato Mi sun turineis cercando di descrivere le basi di un orgoglio torinese a partire da un titolo simile al famoso Ich bin ein Berliner. La mia passione per la mia città è nota e probabilmente deriva più da pulsioni emotive e emozionali piuttosto che razionali. Dimentichiamo il cuore e usiamo come interprete delle cose la ragione.

Torino, la sua provincia, il suo intorno economico, hanno avuto nell’inizio degli anni 2000 una delle più drammatiche crisi economico – esistenziali che una città e una comunità possano vivere. Si è toccato il fondo e si è vissuta la crisi per primi. Questa città ha avuto la fortuna, nonostante si pensasse il contrario, di dimostrare di avere molte anime, molte eccellenze, una capacità non comune di accogliere persone ed etnie, un mondo capace di rinnovarsi. Il ruolo dei politici, alcuni capaci, altri meno, è stato quello di saper coagulare questi aspetti, di difendere il difendibile e si essere ragionevolmente onesti materialmente e intellettualmente. Il ruolo delle Olimpiadi è stato quello della vetrina, più che quello del catalizzatore.

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I Mac vanno a ruba a Torino

dal blog di Mac@work Brutte sorprese a Torino: nella notte fra sabato e domanica, dei ladri hanno sfondato una vetrina del negozio in via fratelli Bandiera. La banda bassotti ha usato una macchina rubata 15 minuti prima e, vista la telecamera si sono coperti il volto con le magliette. Per aiutare le indagini dei carabinieri … Leggi tutto

Anche noi stiamo con Boccadirosa

Via lastampa.it

Siamo due medici che operano da alcuni lustri alle Molinette ovvero «nel paesino di Sant’Ilario» dove (l’infermiera) Boccadirosa «mette l’amore sopra ogni cosa», come recita il testo della canzone di De André.

Abbiamo letto, sconcertati e stupiti, gli articoli pubblicati da La Stampa in merito alle sedicenti «escort» ospedaliere. Sconcertati perché amareggia il fatto che un’operatore sanitario di elevata professionalità si debba arrangiare, vendendo il proprio corpo, per arrotondare lo stipendio, stupiti perché, come nel paesino descritto dal cantautore genovese, le reazioni ufficiali siano state quelle classiche di chi vive in un luogo dove l’ipocrisia regna sovrana.

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Verso l’innovazione con le mutande di latta

Fra la raccolta di twitterate del panel sull’innovazione del Working Capital Camp di ieri ci sono delle perle di saggezza di Mario Calabresi Un progetto innovativo ha bisogno di un 2ndo motore che contrasti le forze opposte al cambiamento Innovare in Italia è organizzarsi a fare uno slalom continuo Qui le prime foto del WCC … Leggi tutto

Ceduta la casa editrice Bollati Boringhieri

La Bollati Boringhieri sarà acquistata dalla Gems, il Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Il Gruppo editoriale Mauri Spagnol comprende 13 case editrici Longanesi, Guanda, Salani, TEA, Corbaccio, Garzanti, Nord, Superpocket, Ponte alle Grazie e Vallardi, la partecipazione in Chiarelettere , la Coccinella e la spagnola, Duomo Ediciones. La Casa editrice Bollati Boringhieri che entra ora nel … Leggi tutto

A due giorni dal Working Capital Camp di Torino

Fremono i preparativi per il Working Capital Camp di Torino di mercoledì 8 luglio. Le iscrizioni stanno crescendo ancora velocemente, si punta a superare i 150 iscritti. Per facilitare i lavori del barcamp è stata resa disponibile una seconda aula e sono state riaperte le iscrizioni per proporre contributi ed interventi per il barcamp.