Julian Assange chiede asilo all’ambasciata dell’Ecuador a Londra

Secondo Adn Kronos Julian Assange chiede asilo all’Ecuador. Secondo quanto riportano i media britannici, il fondatore di Wikileaks, che nei giorni scorsi ha perso l’ultimo appello alla Corte Suprema britannica contro l’estradizione in Svezia dove e’ accusato di violenza sessuale, e’ entrato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra con l’intenzione di chiedere asilo sulla base della dichiarazione … Leggi tutto

Da Wikileaks a User Generated Leaks

Ecco l’arma letale per sbugiardare definitivamente molti old media ed ecco perchè potenti e giornalisti in ricerca di verginità apparente stanno cercando di incensare il giornalismo tradizionale e mettere in second’ordine Wikileaks. Via Webnews Il team Wikileaks ha rinviato a data da definirsi il lancio di uno strumento che, nelle intenzioni del gruppo, avrebbe dovuto … Leggi tutto

Wikileaks sospende temporaneamente le sue pubblicazioni dopo l’embargo delle banche e della finanza

WikiLeaks chiude i battenti per mancanza di fondi. Il sito fondato da Julian Assange e diventato famoso a livello mondiale per la diffusione di messaggi diplomatici statunitensi coperti da segreto ha deciso di ”sospendere temporaneamente le sue pubblicazioni per dedicarsi in modo aggressivo alla ricerca di fondi”, dopo ”l’embargo” dichiarato nei suoi confronti da Visa, … Leggi tutto

Cronache possibili dall’Assurdistan

Giuliana Assange su Repubblica Negli ultimi mesi ci siamo resi conto di avere un forte supporto anche in Italia, dove il Quarto Potere sembra essere messo molto male. Secondo la classifica della Freedom House, nel 2011 perfino la Serbia e il Benin hanno superato Roma in materia di libertà di stampa e, insieme con la … Leggi tutto

La storia vera dei cables senza filtro

Gennaro Carotenuto su Giornalettismo

Il sogno di Wikileaks (informato di molta retorica sulla libera stampa e accecato dal dogma della pubblicità) era sostituire le burocrazie statali con presunti rappresentanti di un interesse pubblico in contrasto con l’interesse di “poteri forti”. Tali rappresentanti del pubblico interesse, i giornalisti, si impegnavano ad editare i documenti e inserire filtri (comunque necessari) con l’unico criterio della sicurezza delle persone nominate rispetto ad eventuali persecuzioni politiche.

I giornali contattati (chi scrive conosce in prima persona tale procedura per averla realizzata la scorsa primavera a Londra per il settimanale uruguayano Brecha) hanno tutti firmato un contratto nel quale si impegnavano ad editare TUTTO il pacchetto di documenti a loro consegnati e pubblicarli TUTTI sul sito di Wikileaks indipendentemente dall’usare (e citare) il tal documento in uno o più articoli. In cambio della prima esclusiva (l’unica cosa giornalisticamente rilevante) le testate si impegnavano alla creazione di un enorme archivio pubblico che poteva essere consultato da privati cittadini ma anche da studiosi di varie discipline, storici, economisti, sociologi, politologi, specialisti di diritti umani. Una fonte di straordinaria importanza.

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Cablogrammi Wikileaks con ricerca “fai da te”

Passare un po’ di tempo a cercare permette scoperte interessantispendnedo del tempo  … Via Repubblica Oggi l’ha fatto. Wikileaks ha pubblicato online tutti e 251.287 i cablogrammi diplomatici americani in suo possesso. I cablogrammi sono consultabili con l’aiuto di parole chiave, ha annunciato Wikileaks su Twitter senza precisare se i documenti sono stati diffusi in … Leggi tutto

Ricordati di fare il giornalista … ricordalo …

Via Lsdi Non credo che WikiLeaks abbia inaugurato un nuovo modo di fare giornalismo. Credo invece che abbia ricordato a certi giornalisti come si fa il proprio mestiere. Lo sostiene Fabio Chusi, blogger e autore di ‘’Nessun Segreto’’ , il saggio-biografia su Julian Assange edito da Mimesis per la collana ”Il caffè dei filosofi”. Certo … Leggi tutto