Innovation Cafè

Next Open Innovation in collaborazione con Codice Internet presenta Innovation Cafè ,uno spazio di informazione e condivisione interamente dedicato alle opinioni degli Innovatori italiani sia di chi crea che di che racconta ogni giorno l’Innovazione, aperto al contributo di tutti quanti vorranno partecipare. Ogni settimana verranno pubblicate le testimonianze dirette di chi vive l’Innovazione per … Leggi tutto

10, 100, 1000 souvenir della Mole Antonelliana

La paura che il mondo della rete si pone è di tipo politico, etico e sociale, ma praticamente risolvibile in poco tempo utlizzando server dove la giuristizione birmano – italiana non abbia effetto. Ma i timori e le paure che si cerchi davvero di imbavagliare la rete italiana. Via l’Unità Con buona probabilità al prossimo … Leggi tutto

Frecciarossa: cento pendolari senza posto

Arriva l’alta velocità, ma i problemi restano: Via Repubblica

Nuovo orario e sempre gli stessi problemi: ritardi e sovraffollamento. Ieri è stato il primo giorno feriale in cui i pendolari piemontesi hanno sperimentato la rivoluzione ferroviaria dell´alta velocità, che tuttavia non ha eliminato i disagi. Ne hanno fatto le spese i passeggeri del Frecciarossa delle 7.37: 98 persone sono state costrette a viaggiare in piedi, con la paura di cadere lanciati a più di 300 all´ora, perché il posto garantito si ha solo pagando altri 3 euro oltre al già salato abbonamento.

«Tre quarti delle persone sono salite a Porta Susa, proprio la stazione che volevano eliminare – spiega un pendolare, Giancarlo Virga – e quasi cento sono rimaste senza posto: o si aggiungono carrozze o si mette un altro treno». Non solo hanno viaggiato scomodi, ma a Milano sono arrivati con 10 minuti di ritardo. Peggio è andata a chi viaggiava a mezzogiorno verso Torino, che ha accumulato un´ora di ritardo. E anche il treno della sera è arrivato da Roma a Milano 45 minuti dopo il previsto e lo stesso ritardo si è riversato sui viaggiatori che dal capoluogo lombardo dovevano tornare a Torino. A questi problemi si aggiungono quelli legati ai nuovi orari per chi da Milano viene a lavorare a Torino.

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I numeri della crescita dei media digitali e dell’ecatombi di quelli tradizionali

I numeri dell’Osservatorio New Tv & Media del Politecnico di Milano. Nel 2009 il settore italiano dei Media tradizionali (stampa, radio, tv analogica) “brucia” oltre 2,2 miliardi di Euro. I Media digitali, invece, crescono di 600 milioni di Euro (+13%) e arrivano a rappresentare il 29% del mercato complessivo dei Media (erano il 24% nel … Leggi tutto

The Innovation Group

Oggi è stato presentato a Milano The Innovation Group This group is intended as a community of change agents, a digital place where to exchange ideas, cross-fertilize experiences and discuss innovation policies for improving the productivity of enterprises, industries and economies. The group is promoted by The Innovation Group a management consulting “boutique” designed to … Leggi tutto

Si fanno i conti sul Grinzane

Perizia sulle fatture del Premio (via Lastampa.it)

Lo scandalo sul premio Grinzane Cavour – che a marzo portò all’arresto del patron Giuliano Soria e del fratello Angelo, funzionario regionale – si arricchisce di una perizia tecnica. Servirà a stabilire il costo reale dell’Orangerie a Costigliole d’Asti, realizzata dallo chef Bruno Libralon – fondatore dell’ Icif (talian Culinary Institute for Foreigners) – l’unico ancora in carcere. O meglio, la perizia punta a dimostrare alla procura torinese che i soli spesi furono i 2 milioni stanziati dalla Regione e non i 500 mila, come risulta dalle fatture.

Tutto per convincere i magistrati che quelle fatture non sono false. Almeno questo nelle intenzioni del difensore di Libralon. L’avvocato Claudio Strata confida, infatti, negli esami dello studio torinese degli ingegneri associati «Angelino» per rafforzare la richiesta di scarcerazione. «La chiusura delle indagini da parte dei pm non ha addebitato al mio assistito altri capi d’imputazione – spiega – che restano quelli di peculato, truffa, malversazione e frode fiscale. Ho chiesto un nuovo interrogatorio, che avverrà giovedì. Dimostreremo che quelle fatture non sono false: i lavori per la costruzione dell’Orangerie sono stati pagati in parte in nero e alcune fatture devono ancora essere emesse. I calcoli degli ingegneri, inoltre, proveranno che 500 mila erano del tutto insufficienti a pagare l’attività svolta».

Bruno Libralon, intraprendente titolare di ristoranti ha rilanciato il suo nome nel mondo grazie alla sua creatura, l’Icif appunto. Una scuola di cucina destinata agli stranieri per celebrare nel mondo l’ars gastronomica piemontese. Con sedi in Brasile e Cina e una location faraonica a Costigliole d’Asti: prima nel Castello, poi nell’Orangerie edificata poco più in basso, dove c’era il tennis del castello. L’inchiesta condotta dai pm Stefano Demontis, Valerio Longi, Gabriella Viglione e dall’aggiunto Pietro Forno, in collaborazione con la Guardia di finanza, ipotizza che per quel cantiere Libralon ottenne dalle casse regionali denaro intascato e mai utilizzato. Nel precedente interrogatorio si avvalse della facoltà di non rispondere, giovedì invece offrirà la sua versione dei fatti.

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Dall’ecatombe dei media tradizionali al futuro dei media digitali

Via Repubblica.it

Oltre un miliardo e mezzo di euro andati in fumo. E’ questo il bilancio per il 2009 dei media italiani: una flessione nel giro d’affari complessivo del settore compresa fra l’otto e il 10 per cento. Ovvero meno di 17 miliardi di euro contro i 18 e mezzo del 2008. Però potrebbe andare ancora peggio, perché una parte dei dati del 2009 deve essere ancora elaborata visto che l’anno ancora non è finito. La fotografia scattata dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, nel suo rapporto intitolato New Tv & Media 2009, che verrà reso noto ufficialmente domani 15 dicembre, è cupa. E per di più potrebbe diventare ancora più pessimistica.

Almeno per una parte importante dei mezzi di comunicazione, ovvero i media “tradizionali”.
Il rapporto racconta infatti di due tendenze opposte: il crollo verticale e senza ritorno della carta stampata e la flessione delle radio da una parte, dall’altra la crescita dei nuovi media come Internet, televisione satellitare e digitale terrestre, mondo dei cellulari. Crescita che però difficilmente riuscirà a compensare le perdite nel breve periodo.

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Facebook rename from: all to: berlusconi

Giacomo Dotta su Webnews

«Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà al nostro Presidente del Consiglio, l’on. Silvio Berlusconi, per la vile aggressione subita da parte di uno squilibrato e gli rivolgiamo calorosi auguri per una pronta guarigione. Sicuri di interpretare il desiderio di tutti gli italiani per bene, Le auguriamo inoltre Buone Feste!». Con questa descrizione il gruppo “solidarietà a Silvio Berlusconi” ha portato su Facebook la voce di maggior forza in sostegno del Premier dopo l’aggressione subita 24 ore or sono. Oltre 1.9 milioni di utenti risultano iscritti, per un gruppo comparso dal nulla. Ma il giallo è presto svelato.

Due gli amministratori segnalati: Leandra Rotolo e Marco Castaldi. Il gruppo, però, compare anche tra i risultati quando si cerca sul social network “facebook a pagamento”, uno degli incredibili mantra virali che hanno preso piede negli ultimi mesi raccogliendo milioni di adesioni dietro motivazioni del tutto fasulle e paradossali quali la creazione di una account VIP, la minaccia della chiusura di Facebook, la minaccia dell’introduzione di una login a pagamento sul sito, la promessa di velocizzare il caricamento delle pagine, eccetera. Una viralità fatta di click incauti, basati sulla credulità. Una credulità che, a stretto giro di posta, ha portato i propri effetti deleteri a chi ha ceduto al click.

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Berlusconi deve rispettarla non cambiarla

Che cosa ? La Costituzione ! Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nei carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, … Leggi tutto