Il peccato orginale della storia dell’informatica italiana si chiama politica e finanza

Via Agenda Digitale

Si mormora che nel corso della preparazione dell’imminente viaggio del Presidente del Consiglio in Silicon Valley qualcuno abbia suggerito di impostare lo speech presidenziale partendo dalla “italianità” del Personal Computer e da un non meglio dettagliato auspicio di ritorno ai tempi olivettiani. Bene, benissimo. Innanzitutto, è vero: il PC è stato inventato in Italia, a Ivrea. Pier Giorgio Perotto, ingegnere Olivetti, lo progetta più o meno esattamente 50 anni fa e lo presenta, nel 1965, alla Fiera di New York.

E fu anche un discreto successo commerciale: la “Perottina” (così veniva confidenzialmente chiamato il P101 Olivetti, in omaggio al suo progettista) fu venduta in poco meno di 50.000 esemplari. E fu anche “scopiazzata” dalla Hewlett Packard (HP 9100A), tanto che in seguito a un contenzioso per violazione di brevetto HP dovette riconoscere a Olivetti ben 900.000 dollari di allora a titolo di royalty.

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Venerdì 12 settembre l’incontro delle Testate OnLine Toscane al Museo Piaggio di Pontedera

Venerdì 12 settembre l’incontro  delle Testate OnLine Toscane al Museo Piaggio di Pontedera a partire dalle ore 9:00 con redattori, direttori ed editori dei giornali locali del web. Dopo il saluto del Sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, la mattinata si aprirà alla presenza degli Assessori regionali Sara Nocentini (Cultura e Turismo) e Vittorio Bugli (Sistemi informativi e sviluppo della società dell’informazione) che illustreranno in anteprima i bandi della Regione Toscana per l’editoria. L’incontro proseguirà con un dibattito che offrirà a tutti i partecipanti l’opportunità di raccontare la propria esperienza, condividere i problemi, avanzare proposte. Hanno confermato la propria presenza Michele Taddei, Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, Paolo Ciampi, Presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Saverio Zeni, coordinatore regionale dell’ANSO.

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Il generatore automatico di messaggi di Matteo Renzi: il più grande impegno è tornare ad avere visioni su gli intrecci granularmente

matteo-renziGli interventi di Matteo Renzi sono dei veri e inutili insiemi di belle parole messi in sequesnza spesso casuale che dovrebbero mandare messaggi politici positivi che spesso si tramutano nel nulla. Per dimostrarne la vacuità ecco il generatore automatico di messaggi di Matteo Renzi. Scrivono gli autori: l’algoritmo è concepito per produrre annunci totalmente casuali sempre inediti, riducendo al minimo il rischio di ripetitività, aspetto deleterio nella politica basata sugli annunci. Il dispositivo NON garantisce la bontà dei contenuti dell’annuncio e soprattutto la fattibilità di quanto annunciato. Ecco i primi quattro annunci generati:

noi stiamo proponendo un’inversione per scalare i modelli di condivisione in modo che dia valore aggiunto
il più grande impegno è coltivare i mercati di nicchia di prossima generazione
noi stiamo proponendo un’inversione per riabbracciare l’europa in modo collaborativo
il traguardo già riaggiunto è stato quello di semplificare la metafora comunicativa con ottimismo

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