Wired Italia

Via Pandemia Mancano circa tre mesi al lancio e sulle riviste Conde Nast e online fa capolino la prima offerta di abbonamento per la nuova edizione italiana di Wired. … La rivista non sarà la mera traduzione dell’edizione americana – l’edizione inglese è prevista in uscita il 2 aprile prossimo – ma vivrà di vita … Leggi tutto

Yes we can? No, he can’t?

L’ elezione di Barack Obama è diventata un momento epocale nella storia degli Stati Uniti, ma anche nella storia del mondo in generale. Grazie all’efficace campagna elettorale le aspettative del mondo sono cresciute: il fenomeno è dimostrato dai commenti diffusi in tutto il mondo. Allo stesso tempo le borse hanno subito un crollo. Da questo … Leggi tutto

Apple è il secondo venditore mondiale di cellulari (+523%)

Via Canalys.com Despite the gloomy economic picture and the problems being experienced by some of the leading mobile handset vendors, global shipments of smart phones hit a new peak of just under 40 million units in Q3 2008, according to the latest estimates from leading analyst firm Canalys. This means smart phones now represent around … Leggi tutto

La Siae sui diritti digitali in rete e sui provider

Il presidente della Siae Giorgio Assumma su Lastampa.it

Chiamare pirati i ragazzini che scaricano illegalmente file musicali e cinematografici da magazzini digitali sempre più vasti, non risulta certo facile. E nemmeno giusto. Il peer to peer ha creato una ricchezza d’offerta ineguagliabile, i ragazzini (ma non solo loro) scaricano per uso personale (senza lucro come fanno invece i veri pirati) assemblano e spesso trovano ciò che in catalogo non c’è più. E allora perché criminalizzarli? Le leggi attuali in tutto il mondo sono severe, prevedono multe a tre zeri e anche sanzioni penali, ma forse proprio per questo sembrano difficilmente applicabili ai singoli. Negli Stati Uniti s’è scelta la via di alcune sentenze esemplari per dare un segnale. Ma è questa la strada? Che fare? Rassegnarsi alla sottrazione continua (come se in una libreria si tollerasse il furto di libri perché si leggono o, in un negozio, di maglioni perché s’indossano)? Limitarsi a dire che la rete ha stravolto tutto e che quindi i diritti d’autore (solo quelli, mentre tutti gli altri diritti di proprietà, dai costi degli abbonamenti, ai computer, alle memorie ecc. vanno invece rispettati) così come sono attualmente, non servono più a niente, senza per altro offrire alternative concrete e praticabili? Cercare qualche soluzione, evitando di disturbare troppo i manovratori delle industria tecnologica che fanno utili a palate anche e soprattutto grazie agli scaricamenti illegali? Evitare di urtare politici sensibili al consenso di massa dei navigatori-consumatori?

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Il Comitato istituzionale antipirateria

Via Luca Spinelli

Governo italiano sta istituendo in questi giorni un “Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale” (tramite decreto, il DPCM 15 settembre 2008).

Il suo scopo è il redigere leggi e regolamenti per contrastare il fenomeno. I suoi componenti sono o membri del governo o soggetti da esso stesso nominati.

Nessun rappresentante della rete, nessun rappresentante dei consumatori, nessun rappresentante indipendente della cultura nè dell’industria. Tuttavia, da un punto di vista istituzionale la rappresentanza è relativamente nutrita, aspetto che solletica almeno tre deduzioni: 1. intenzioni operative piuttosto serie e celeri 2. un recente incremento delle pressioni e del potere corporativo nel settore dei diritti d’autore 3. interessi ecnomici in ballo inalterati e assai rilevanti.

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Noi non siamo come Berlusconi

Via Corriere.it «Lo ha fatto di nuovo». Il New York Times titola così, facendo il verso a una celebre hit di Britney Spears, il suo articolo dedicato a Silvio Berlusconi e alla battuta su Barack Obama «abbronzato», fatta a Mosca a margine del suo incontro con il presidente Dmitri Medvedev. Sul sito del più importante … Leggi tutto

Difendersi da Google

Via Qwerty Gli Ippolita, apocalittici autori collettivi di Luci e ombre di Google, ieri hanno parlato a una tavola rotonda a cui ho partecipato anch’io, al convegno Tech it easy alla Bicocca di Milano. Il loro intervento è stato un how to sui modi per difendersi dagli attacchi di Google alla nostra privacy: Sotto trovate … Leggi tutto

Una marea di imbecilli (precedentemente coglioni)

Silvio Berlusconi: Pensavamo ci fossero tanti imbecilli in circolazione, quello che non immaginavamo è che fossero così imbecilli da autodichiararsi pubblicamente. Lo hanno fatto, li conoscevamo già, ma non pensavamno che fossero così tanto imbecilli

Obituary: Claudio Zamagni

Claudio Zamagni è morto. Claudio è stato un carissimo amico, una persona a cui si telefonava per due parole o per riuscire a mettere a posto un pezzo di hardware che non trovava altro sistemazione.

A quel punto Claudio inventava qualcuna delle magie artigianal – tecnologiche che solo lui sapeva fare. La frase tipica era: se Claudio ce la puo fare a sistemarlo bene, se no è da buttare: una specie di uomo dei miracoli. E Claudio i miracoli li faceva quasi sempre.

Ma Claudio era anche la persona che raggiungevi nel suo studio per parlare di tecnologia o di tutto quello che gli passava per la testa. La persona onesta e franca che sapeva sempre darti consigli e parole non banali.

Se fosse stato legato al vile denaro sarebbe stato oramai ricco, famoso lo era, anche se lui si scherniva. Era un vero genio, un genio bonario e autoironico, divertente e divertito. Un genio “di quelli di una volta”, enciclopedico, curioso e modesto.

Purtoppo il suo “hardware” si è fermato troppo presto e non è riuscito a portarlo al centro assistenza giusto. Ora ci manca la sua grande anima. Sarebbe bello fare in modo che tutte le cose geniali che ha realizzato non si perdano ma che possano essere raccolte in un museo del suo genio sempre attivo …

La Cupertino dei cieli ti accolga fra mele digitali

Addio Claudio, Grazie di tutto

Il suo ricordo in rete e le condoglianze sul suo blog

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