Il pd organizza un incontro sull’informazione in Piemonte: buone intenzioni e carenza di competenze e idee. Giovanni Legnini da dimenticare

Il PD piemontese ha avuto una idea intelligente quella di organizzare lunedì 8 luglio, alle 18,30, al Circolo della Stampa di Torino un incontro con il mondo dell’editoria e dell’emittenza radio-televisiva piemontese dal tema: “Informazione locale. Risorse certe per uscire dalla crisi” a cui ha partecipato Giovanni Legnini, Sottosegretario all’Editoria presso la segreteria della presidenza … Leggi tutto

Gli eserciti di carta dell’informazione italiana

Un interessante libro contro la corrente mainstream dell’informazione italiana Lo stato di salute del giornalismo italiano è una delle questioni più dibattute degli ultimi anni. Lo scontro intorno alla figura di Silvio Berlusconi ha portato la discussione su quale debba essere il ruolo della stampa a un tale livello di animosità e litigiosità da rendere … Leggi tutto

La commissione ombra per l’equo compenso

Via Stefano Tesi

Sono, oltre al sottoscritto, Fabrizio Morviducci, Vittorio Pasteris, Antonello Antonelli, Giulio Volontè, Rosaria Talarico, Francesco Blasi e Marco Merola. Più due ombre delle ombre che per ora restano nell’ombra. Tutti volontari: non mi sono “scelto” nessuno.

Sette loro, sette noi.
Loro rappresentano OdG, Fnsi, Inpgi, Fieg, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dello sviluppo economico e Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Noi rappresentiamo noi stessi e, in pectore (nonchè nell’ombra) i giornalisti autonomi italiani.
Sì, ci siamo autonominati, ce la canteremo e ce la suoneremo. Con buona pace di chi ci osteggia (ma siamo tipi coriacei).
Oltre a noi, l’umbratile gruppo comprende anche alcuni “fiancheggiatori” pronti a coprire le eventuali fallanze o a dare contributi supplementari.

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Alberto Sinigaglia di nuovo presidente dell’Ordine de giornalisti del Piemonte

Da sito odg del  Piemonte Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte questa mattina ha eletto presidente Alberto Sinigaglia, vice-presidente Ezio Ercole, segretario Andrea Caglieris. Il Consiglio è inoltre composto da Emmanuela Banfo, Mario Bosonetto, Franca Giusti, Franco Leonetti, Giorgio Levi, Maria Teresa Martinengo. Revisori dei conti: Giuseppe Biasutti, Luca Rolandi e Raffaele Sasso. Nel … Leggi tutto

Se ne salverà solo uno, al massimo due o tre. Verso la morte dei quotidiani generalisti

Questa notizia non l’avrete trovata sui quotidiani nazionali che con la solita oggettività pubblicano le notizie a loro positive, ma omettono del tutto quelle negative. Questa è quasi tombale per molti che non sopravviveranno neppure alla loro trasformazione nel digitale.  Via ADG Informa

Il segno meno la fa da padrone negli ultimi dati Audipress. Il calo dei lettori dei principali quotidiani italiani è spesso a due cifre e solo pochissime testate registrano un incremento. Il totale dei lettori, nell’ultimo quadrimestre, passa da 22.502.000 dell’ultima rilevazione a quota 21.005.000, con una riduzione del 6,7%. Già a febbraio, nella passata indagine, i lettori erano calati del 5,1%. Non varia il podio con La Gazzetta dello Sport davanti a La Repubblica e Il Corriere della Sera. I dati emergono dall’indagine Audipress 2013/I sui lettori medi dei quotidiani, che sono la risultante delle rilevazioni dal 17 settembre al 16 dicembre per il terzo ciclo 2012 e dal 7 gennaio al 24 marzo per il primo ciclo 2013, basate su 28.884 interviste. La ‘rosea’ registra 3.743.000 lettori, scendendo abbondantemente sotto la soglia dei 4 milioni con un calo di ben 503.000 unità (-11,8%). Segno meno anche per La Repubblica che ora ha 2.835.000 lettori (-5,8%). I lettori de Il Corriere della Sera, sono invece 2.765.000 (-6,7%). Quarto posto per il Corriere dello Sport che perde meno del principale quotidiano sportivo italiano, attestandosi a 1.711.000 con un calo del 5,4%. Pesante flessione per La Stampa che scende a quota 1.383.000 con una riduzione del 17%.

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I risultati delle elezioni dell’Ordine dei giornalisti in Piemonte

Dal sito odg piemonte

Si sono concluse le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio regionale e nazionale dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. Dopo la elezione di tutti i giornalisti pubblicisti al primo turno di domenica 19 maggio, ieri 26 maggio, sono stati eletti i giornalisti professionisti.

Per il Consiglio regionale: Alberto Sinigaglia 123, Maria Teresa Martinengo 112, Andrea Caglieris 98, Giorgio Levi 91, Emmanuela Banfo 87, Mario Bosonetto 72.
Hanno anche riportato voti: Domenico
Quirico 68, Giampaolo Boetti 39, Lorenzo Del Boca 37, Vittorio Pasteris 32, Paolo Girola 29, Alessandro Cappai 19.

Per i Revisori dei conti: Luca Rolandi 94, Raffaele Sasso 82.
Hanno anche riportato voti: Maria Valabrega 59, Daniele Carli 20.

Per il Consiglio nazionale: Lorenzo Del Boca 101, Giampaolo Boetti 96, Giuseppe Gandolfo 84.
Hanno anche riportato voti: Domenico Quirico 81, Alberto Sinigaglia 78, Antonino Micali 34.

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Una pacata analisi del voto al primo turno delle elezione dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte

roulettePer fare un’analisi del voto del primo turno delle elezioni 2013 dell’Ordine dei Giornalisti in Piemonte occorre andare ai risultati delle stesse elezioni nel 2010. Tre anni fa si presentarono tre liste: le classiche storiche rappresentanze dei giornalisti piemontesi. Per essere schematici si trattava di due fazioni prevalentemente legate al mondo dei professionisti (definirle di sinistra e centro sono parole forti) e una rappresentante principalmente i pubblicisti, che tradizionalmente fa riferimento allo storico vice presidente Ezio Ercole. Le tre liste però avevano deciso di fronteggiarsi apertamente nelle due sezioni dei pubblicisti e professionisti. Al primo turno tre anni fa la “lista Ercole” fece l’en plein tra i pubblicisti aggiudicandosi i tre consiglieri regionali e i sei consiglieri nazionali. Per i professionisti si dovette andare al ballottaggio. Il ballottaggio portò a livello regionale a una situazione apparentemente ingovernabile con 3 seggi per ogni lista citata.  A quel punto a urne chiuse gli accordi politici hanno portato all’elezione di Alberto Sinigaglia e alla costruzione di una maggioranza quasi bulgara che ha gestito le cose in questi anni.

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Ballottagi e caldarrostai giornalistici

Via Stefano Tesi ntendiamoci, non sono nato ieri e so perfettamente che la tenzone elettorale implica il ricorso, seppure sgradevole, ad argomenti borderline e ad espressioni pesanti. Ma se è vero quanto mi riferiscono, cioè di insulti gratuiti e pubblici rivolti non in comizio, ma al seggio, per una questione di “santini” piazzati sottobanco, a … Leggi tutto

I risultati del primo turno delle elezioni dell’Ordine dei giornalisti in Piemonte

Accipicchia si va al ballottaggio e ci chiamano outsider … Ieri, domenica 19 maggio 2013, si sono svolte le elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Giornalisti in Piemonte. Sono stati eletti al primo turno, senza cioè la necessità del ballottaggio, i giornalisti pubblicisti: (Consiglio regionale) Ezio ERCOLE 610 voti, Franca GIUSTI 504, Franco LEONETTI 497; … Leggi tutto

La mia candidatura per le prossime elezioni per l’Ordine dei giornalisti del 19 e 26 maggio 2013

vittorio.pasterisHo deciso di metterci la faccia, l’impengo e le competenze per le prossime elezioni dell’Ordine dei Giornalisti in Piemonte. Tutto è nato in un incontro di giornalisti in cui tutti sostenevano che non era più possibile, a maggior ragione con i tempi che corrono, una gestione del genere dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. In cui tutti i presenti con cui mi intrattenevo sostenevano che era necessario dal basso cercare di cambiare le cose per salvare la dignità del mestiere e la qualità dell’informazione in questa regione dopo l’azione per anni di  persone che hanno solo difeso prevalentemente i loro interessi e le loro posizioni dietro belle parole e molti discorsi vuoti: pavidi con i potenti e prepotenti con i deboli.

Da tempo avevo deciso di non occuparmi di quello che succede in questo campo in Piemonte dopo aver visto cose vergognose, dopo aver cercato di difendere per quello che mi riguardava la legalità e la correttezza ricevedendo dall’Ordine piemontese non risposte e prese in giro, buona ultima la vicenda del Master in Giornalismo per cui aspettavo la nuova gestione per avere giustizia.

Ma ho capito che eravano in un buo numero … non eravamo soli tra soli. Così ho pensato che era il caso di provarci a fare qualcosa di diverso che non avesse le facce, le metodologie da conventicole, il braccino corto, l’amore per il potere e il dominio visto in questi anni.

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Ilfattoquotidiano.it sceglie la strada del crowdfunding per fare il botto

Via Il Fatto Quotidiano

Ci siamo. Dopo quasi tre anni di vita ilfattoquotidiano.it prova a spiccare il grande salto. Per questo, d’ora in poi, il nostro web giornale lo potrete fare anche voi. In redazione e con gli utenti ne abbiamo discusso a lungo. E abbiamo capito che, per tentare di competere subito alla pari con i giganti della Rete, abbiamo un’unica strada. Mantenere gratuito il sito, ma coinvolgere i navigatori nell’ideazione dei servizi e chiedere di partecipare, a chi può e lo vuole, al nostro progetto con un piccolo contributo economico: un abbonamento volontario da 3 euro e 99 centesimi al mese che abbiamo chiamato “utente sostenitore”.

I numeri, del resto, parlano chiaro. In meno di tre anni l’homepage de ilfattoquotidiano.it è diventata la terza homepage italiana dopo quelle delle corazzate di Repubblica.it e Corriere.it. Con molti meno soldi, con solo 10 giornalisti e con soluzioni tecnologiche che (per usare un eufemismo) lasciano ancora a desiderare, in marzo abbiamo tenuto una media di quasi 700mila browser unici giorno (oltre 9 milioni mese) e abbiamo sfiorato i 100 milioni di pagine viste (dati Nielsen Sitecensus).

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