Modelli in transizione, nonnismo delirante e un giallo di documenti spariti

Via Mario Tedeschini

Il problema vero, che i miei rappresentanti sindacali non sembrano cogliere, è che viviamo in una fase storica e culturale dove i modelli economici e produttivi dell’informazione così come li avevamo conosciuti sono morti o stanno morendo. Ci può non piacere, ci può angustiare (e personalmente non mi piace e mi angustia), ma è la realtà. Una realtà, peraltro, che in termini generali ha i suoi aspetti positivi perché è la realtà di una maggiore libertà per tutti di esprimersi e di raccontare, non solo per i giornalisti. La rete non è il problema del giornalismo professionale, la rete è l’epifenomeno di una rivoluzione profonda e – forse, se ci si mette d’impegno – potrebbe essere parte della soluzione per il futuro del giornalismo.

Ma l’altro equivoco che emerge dal documento è che “futuro del giornalismo” sembra essere equivalente con “futuro dei giornali” o, peggio, “dei giornalisti” intesi come categoria chiusa e regolata dallo Stato, per la cui sopravvivenza è giusto e opportuno chiedere allo Stato medesimo aiuto e sollievo, che è poi lo scopo dell’intero documento presentato al Senato.

[Ho detto “presentato”? Forse mi sono (chissà, “quasi”…) sbagliato. Infatti il 29 marzo sul sito della FNSI è apparso un comunicato nel quale si informava che una delegazione del sindacato,  guidata dal segretario Franco Siddi, era “stata sentita dalla Commissione Lavoro del Senato, in ordine all’ ‘indagine conoscitiva sul trattamento normativo ed economico nel settore dell’Editoria’.” e si allegava il testo integrale della memoria. Quel comunicato e quel testo, però, non compaiono più sul sito della Federazione, benché siano stati ripresi da molti blog e siti di giornalismo che però linkano a una pagina di errore.  Il testo comunque è ancora consultabile nella cache di Google, e sulla  pagina di Facebook dei Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia. L’audizione c’è stata e il sito del Senato ne offre il resoconto sommario privo della memoria eventualmente allegata, e non compare invece nulla di nulla sulla pagina che aggrega i contenuti della Indagine conoscitiva in questione.

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I precari del giornalismo in marcia

Via il Fatto Quotidiano

Oggi in decine di piazze d’Italia stanno manifestando precari, disoccupati, sottoccupati, sfruttati. Manifesteranno perchè questo paese ritrovi giustizia, legalità e dignità.

Il precariato è un grave problema, ma in quanto tale non sarebbe insormontabile. Diventa una minaccia all’esistenza delle persone quando insieme al precariato ci si imbatte nell’illegalità degli imprenditori, dei superiori gerarchici e spesso dei colleghi che sfruttano, che vessano, che ricattano per mantenere alte le loro rendite di denaro o prestigio, e per poter esercitare potere e per incutere paura. Si tratta di sfruttamento puro e crudo che sublima le caratteristiche peggiori del precariato,  al cui confronto quello che si stimmatizza nei paesi asiatici nel lavoro manuale è poco di peggio, poco di più pietosamente schifoso.

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Saluteremo il signor padrone

Con i problemi che ha il giornalismo e i giornalisti in Piemonte l’Odg locale non ha di meglio che pubblicare sul suo sito (e purtroppo anche su quello del sindacato subalpino) queste imperdibili notizie. Anche perchè altre notizie nessuno vuole sentirle o pubblicarle, ma le cose cambiano in fretta. Un ritorno in famiglia. Quella famiglia … Leggi tutto

L’informazione locale online trova finanziamenti

Via Prima comunicazione CityNews, il network di giornali locali on line fondato nel 2010 da Luca Lani e Fernando Diana, ha raccolto finanziamenti per 3,3 milioni di euro: 3 milioni sottoscritti da Quantica Sgr e 300mila dai soci fondatori della società, tra cui figura il gruppo Banzai. Decolla quindi il progetto di allargare a 40 … Leggi tutto

I freelance tagliati da Aol

Via Business Insider Well, it’s official: The Huffington Post Transition team has just eliminated all AOL freelancers and contractors (at least those in business and finance–everything under Peter Goodman). But we have been invited to continue contributing for free. We will be replaced either by a handful of people Goodman has in mind, or with … Leggi tutto

Quotidiano Piemontese: il comunicato stampa di presentazione

Si parte ufficialmente a raccontare Quotidiano Piemontese

C’è una voce nuova nell’informazione piemontese: è www.quotidianopiemontese.it. On line da circa tre settimane per una prima fase di test pubblico, Quotidiano Piemontese si mostra da oggi ufficialmente con l’obiettivo di offrire una informazione: digitale, glocale (globale e locale), aggiornata in tempo reale, utile, partecipativa, autorevole, trasparente, interconnessa, sociale.
Un esperimento nuovo di informazione gratuito, vicino, affidabile, ironico e pungente, Quotidiano Piemontese è l’avvio di un progetto più ampio, che vuole crescere sino alla dimensione nazionale (e chissà…), totalmente indipendente, pensato, disegnato e avviato da tre giornalisti ed esperti di web: Vittorio Pasteris, giornalista conosciuto su internet fin dagli anni ’90 reduce da una lunga esperienza in un noto quotidiano torinese; Franco Borgogno, da oltre 20 anni professionista e appassionato di informazione e comunicazione, tradizionale e on line, locale, nazionale e internazionale; Vittorio Bertola, esperto-tecnico-imprenditore-scrittore e attivista internet di fama ed esperienza internazionale. Con loro una squadra di collaboratori giovani, appassionati e molto preparati: “D’altra parte, puntiamo innanzi tutto alla qualità attraverso l’entusiasmo per l’informazione”.

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I giornali dove la meritocrazia premia: Stefano Quintarelli direttore dell’area digital del Gruppo 24 Ore

Via Sole 24 Ore Stefano Quintarelli è il nuovo Direttore dell’Area Digital del Gruppo 24 ORE. Lo annuncia l’azienda in una nota. Laureato in Scienze dell’Informazione presso l’Università degli Studi di Milano, Quintarelli, 45 anni, una profonda esperienza nel comparto telecomunicazioni- internet, è tra i pionieri nell’introduzione commerciale di Internet in Italia. È stato uno … Leggi tutto

Nasce InredAzione

Via Repubblica Napoli Il laboratorio crossmediale della facoltà di Sociologia della Federico II. Inchieste, articoli, interviste e video, con una prospettiva diversa e più attuale sulle problematiche emergenti della citta Nasce “InredAzione” la testata del laboratorio di giornalismo partecipativo della facoltà di Sociologia della Federico II, avviato grazie ad un accordo tra Repubblica Napoli e … Leggi tutto