Millecinquecento lettori

Via In un altro paese

Quasi cinquant’anni fa, il giornalista Enzo Forcella ha scritto un bel saggio chiamato “Millecinquecento lettori”, che inizia cosi’: “Un giornalista politico, nel nostro paese, puo’ contare su circa millecinquecento lettori: i ministri e i suoi sottosegretari (tutti), i parliamentari (parte), i dirigenti di partito, sindacalisti, altri prelati e qualche industriale che vuole mostrarsi informato. Il resto non conta, anche se il giornale vende 300 copie. Prima di tutto non e’ accertato che i lettori comuni leggano le prima pagine dei giornali, e in ogni caso la loro influenza e’ minima. Tutto il sistema e’ organizzato sul rapporto tra il giornalista politico e quel gruppo di lettori privilegiati.”
Quasi tutto il giornalismo italiano e’ contagiato da questo vizio, l’eccessiva vicinanza al mondo politico (quello di sinistra come quello di destra) e La Repubblica certamente non ne e’ esente. Certamente, le mie idee politiche e i miei pregiudizi hanno colorato le cose che ho scritto, facendomi sicuramente sbagliare in qualche giudizio o interpretazione. Ma se io ho sbagliato, ho sbagliato cercando di scrivere la verita’, con una certa documentazione e per sostenere il mio punto di vista.

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Una Rete per i giornalisti in Rete

Via LSDI

Lsdi lancia una rubrica fissa – Giornalisti digitali –  dedicata all’ informazione online – L’ obbiettivo è dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscano e prendano corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo sul web

Quando getti un sasso nello stagno, sulla superficie si formano tanti cerchi concentrici che si vanno via via ad ingrandire in modo inversamente  proporzionale alla distanza dal punto in cui il sasso è affondato. Ebbene, noi pensiamo possa essere questa, in estrema sintesi, l’ operazione che vorremmo fare con l’avvio su Lsdi di una rubrica fissa dedicata all’ informazione on line.

Cercare di dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscono e prendono corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo on line.

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Anche il PD licenzia

Via ZeusNews La chiusura di Red Tv non ha fatto notizia come la casa di An a Montecarlo, ma in fatto di coerenza fra il dire e il fare nelle forze politiche non c’è molta differenza. Red Tv, la web-tv fondata da Massimo D’Alema, con sede a Roma a Palazzo Grazioli (erano vicini di casa … Leggi tutto

Murdoch tenta negli Usa il giornale solo per Ipad

Via Ilcorriere.it Rupert Murdoch lancia negli Usa un nuovo quotidiano nazionale per fare concorrenza al New York Times e a UsaToday e per cercare di riconquistare il pubblico dei giovani. Uscirà entro la fine dell’anno, ma non lo si troverà in edicola. E nemmeno su Internet. Sarà un giornale interamente digitale distribuito (a pagamento) solo … Leggi tutto

Giornali e Ipad: un matrimonio in corso d’opera

Via LSDI Sono passati un paio di mesi dall’uscita di Ipad e delle prime applicazioni dei quotidiani italiani. Molti di queati si sono lanciati nella realizzazione e distribuzione di applicazioni ad hoc con risultati numerici ed economici ancora ignoti dato che chi ha questi numeri se li tiene stretti stretti. Cerchiamo di fare un punto … Leggi tutto

Lo vogliono sempre più grosso

Via Technology Rewiev The first thing everyone notices about the forthcoming tablet computer / ebook reader called Kno is that it’s ginormous. Each of its two 14.1″ screens is slightly larger than a regular A4 sheet of paper. The thing weighs five and a half pounds. Handling it is like cracking open a 15″ Macbook … Leggi tutto

Quotidiani online italiani: molti progressi ma posizioni ancora arretrate

Via LSDI

Nonostante i notevoli passi avanti compiuti dal 2006 ad oggi, i siti web dei quotidiani italiani sono ancora in posizione piuttosto arretrata rispetto alla scena globale dell’ editoria online, e in particolare di quella Usa con cui possono competere solo i siti dei due giornali più diffusi, la Repubblica e il Corriere della Sera, caratterizzati da editori disposti a investire nella rete e da giornalisti competenti.

E’ il giudizio complessivo che emerge da un aggioramento della ricerca “I quotidiani italiani e Internet” effettuata quattro anni fa da Luca Conti  (Luca Conti, I quotidiani italiani e Internet, 7 agosto 2006, reperibile interamente all’indirizzo http://www.lsdi.it/wp-content/lsdi-conti-giornalionline.pdf).

L’ aggiornamento è uno dei capitoli di un’ ampia tesi dal titolo “Il quotidiano online in Italia: stato dell’arte e possibili evoluzioni”, con cui Roberta Bertero* si è appena laureata in Comunicazione per le istituzioni e le imprese all’ Università di Torino (relatore il professore Enrico Postiglione), e che pubblichiamo su Lsdi.

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Per Negroponte i libri di carta hanno cinque anni di vita

Per i giornali cartacei non fa previsioni (via techcrunch) Today at the Techonomy conference in Lake Tahoe, CA, CNBC’s Maria Bartiromo sat down with a panel including Bill Joy, Kevin Kelly, Nicholas Negroponte, and ?Willie Smits. The topic was basically the future of technology. And Negroponte had the most interesting (or at least the most … Leggi tutto

Vittime del digitale: Barnes & Noble in vendita

Via Repubblica Nell’ anno del Signore 2001, quello dopo cui nulla sarebbe stato più come prima, Nora Roberts, l’ autrice di centinaia di lovestory, stracciò nella classifica dei libri più venduti quei mostri sacri di John Grisham e Stephen King. Il mondo dei libri viveva l’ alba di una nuova era: l’ eBook era ancora … Leggi tutto