Everybody Bunga Bunga

Due fra le infinite cose uscite in questi giorni sulla vicenda RubyBunga Bunga

Via Concita De Gregorio

Ce lo possiamo permettere? Chiediamoci questo. L’Italia, noi italiani viviamo in un paese così prospero, così egualitario, così giusto, così salubre e così efficiente, in un paese così ricco di tutte quelle ricchezze che fanno dignitosa la vita degli uomini da poterci permettere – in questa democrazia avanzata e matura, solida e coesa – la bizzarria di avere a capo del governo un uomo anziano ossessionato dalla sua stessa vecchiaia, avvelenato di farmaci che gli assicurano apparente vigore e devastato dalle plastiche che ne fingono l’eterna giovinezza, un ex chansonnier piduista di tortuose fortune e discutibili amicizie oggi impegnato a tempo pieno a garantirsi l’impunità dai molti processi e a comprarsi le alleanze che lo portino al Quirinale oltrechè, da una certa ora del giorno in poi, ad organizzare notti in villa e trasferte in dacia così da poter ricevere in accappatoio bianco le ospiti procacciate a nugoli dai suoi servitori intanto messi a capo di imprese commissioni parlamentari reti televisive e ministeri, riceverli con il calice in mano e fare le sei del mattino raccontando barzellette di sapore africano dei tempi di Macario, e tutti giù a ridere prima di tuffarsi in piscina o nel letto?

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La storia del papello perduto

Via Il Fatto Quotidiano Il papello? Trovato cinque anni fa e rimesso a posto in cassaforte. Tutto “per ordini superiori”. Ma l’ufficiale dei carabinieri che se lo ritrovò tra le mani, nella peggiore tradizione dell’Arma, lo fotocopiò trattenendone la copia. Sono le clamorose rivelazioni di due militari, uno dei quali partecipò alla perquisizione a casa … Leggi tutto

La Postale ci controlla su Facebook

Via L’Espresso UPDATE: la postale smentisce via Webnews Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati. In Italia, senza clamore, lo hanno già … Leggi tutto

Ruby, baby when will you be mine ?

E’ il titolo della canzone cantata da molti dai Drifter a Donald Fagen che ci è venuto in mente alla conoscenza della nuova bravata del premier (via Repubblica)

UPDATE: Ruby alias Karima El Mahroug è diventata maggiorenne

Alla questura di Milano, nello stanzone del “Fotosegnalamento”, c’è solo Ruby R., marocchina. Dire “solo” è un errore, perché Ruby è molto bella e non si può non guardarla. Se ne sta sulla soglia, accanto alla porta, e attende che i due agenti in camice bianco eseguano il loro lavoro, ma è come se occupasse l’intera stanza. E’ il 27 maggio di quest’anno, è passata la mezzanotte e i poliziotti hanno già fatto una prova: la luce bianca, accecante, funziona alla perfezione. La procedura è rigorosa, nei casi in cui un minorenne straniero viene trovato senza documenti: finiti gli accertamenti sull’identità, se non ha una casa o una famiglia, sarà inviato, dopo aver informato la procura dei minori, in una comunità. È quel che gli agenti si preparano a fare, perché Ruby ha diciassette anni e sei mesi (è nata l’11 novembre del 1992) e all’indirizzo che ha dato, in via V., non ha risposto nessuno. Era anche prevedibile: ci abita un’amica che, dice Ruby, è una escort e se ne sta spesso in giro. All’improvviso, il silenzio dello stanzone si rompe. Una voce si alza nel corridoio. E, alquanto trafelata, appare una funzionaria. Chiudete tutto e mandatela via!, è il suo ordine categorico. Gli agenti sono stupiti. L’altra, la funzionaria, è costretta a ripetere: basta così, la lasciamo andare, fuori c’è chi l’aspetta!

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Il coraggio di dire basta al tritacarne mediatico

Mario Calabresi su Lastampa.it Ieri mattina – grazie al lavoro dei nostri giornalisti – abbiamo avuto gli audio degli interrogatori di Avetrana, le voci di Michele e Sabrina Misseri, con la confessione dettagliata e tormentata da parte dello zio dell’omicidio di Sarah Scazzi. Non era mai capitato di avere la possibilità di ascoltare in tempo … Leggi tutto

Finalmente l’occidente esporta: l’inciviltà

Via Vittorio Zucconi La nuova emorragia di documenti segreti o riservati o inediti riversata da Wikileaks, l’organizzazione che si dedica allo scoperchiamento delle pentole, non rivela niente che non sapessimo o che non sospettassimo fortemente. Dice quello che alcuni di noi, quelli persuasi che le guerre siano amarissime, dolorosissime avventure nelle quali è lecito addentrarsi … Leggi tutto

Google, le tasse, i paradisi fiscali, le quotazioni azionarie

via Corriere.it

Non è evasione fiscale, ma a sentire la agenzia di notizie finanziarie ed economiche Bloomberg, quella fondata dal sindaco di New York Mike Bloomberg, il risultato è lo stesso. Google pagherebbe quest’anno al fisco americano solo il 2,4 per cento del reddito, anziché il previsto 35 per cento, e sarebbe perfettamente legale. L’anno scorso, aggiunge la Bloomberg, la Google pagò il 22 per cento, e nel 2008 poco più. In un triennio, avrebbe risparmiato oltre 3 miliardi di dollari. Il suo successo avrebbe indotto Facebook, uno dei siti più popolari, a intraprendere la stessa strada. Non sarebbe un’anomalia. Secondo la Bloomberg, anche la Microsoft di Bill Gates e altre protagoniste dell’informatica pagano molto meno tasse di quanto dovrebbero teoricamente, sebbene nel loro caso quel «meno» non sia di pubblico dominio.

Riferisce l’agenzia di notizie che Google negoziò con il fisco americano prima di rischiarne le ire. Ottenne di stabilire il centro delle sue operazioni globali in una filiale in Irlanda, dove le tasse sulle compagnie sono solo il 12,5 per cento del reddito. E, sfruttandone le leggi, ottenne anche di evitare in parte anche quelle tramite un’altra filiale in Olanda, cui avrebbe potuto e potrebbe tuttora trasferire i suoi guadagni. Dall’Olanda, i guadagni sarebbero finiti e finirebbero sempre legalmente alle Bermuda, uno dei tanti paradisi fiscali internazionali. Questa complessa manovra, battezzata «il sandwich olandese», sarebbe però adesso di nuovo all’esame del fisco.

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Ci fosse ancora il Concorde lo prenderemmo per Roma

Il sempre eccellente PazzoPerRepubblica segnala l’imperdibile convegno Roma, martedì 26 ottobre. Presso la sala “Santa Marta” del Ministero della Cultura si terrà un imperdibile convegno sulla “Libertà di Stampa”: ad organizzare l’evento Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Daniela Santanché. Vi parteciperanno Vittorio Feltri, Marcello Veneziani, Maurizio Belpietro, Giorgio Mulè e Giuliano Ferrara. … Leggi tutto

In Italia la libertà di stampa sempre peggio

Nella tradizionale classifica di Reporters sans Frontieres dedicata alla libertà di stampa l’italia si posiziona al posto numero 49 in gentile compagnia del Burkina Faso e dietro a Namibia, Suriname, Ghana, Mali e Jamaica. Forse sono colpevoli, forse sono colpevoli gli editori, ma di certo sono anche colpevoli i giornalisti, certi giornalisti, che o hanno … Leggi tutto

Sospeso il riconteggio dei voti in Piemonte

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Roberto Cota ed ha  sospeso la sentenza del Tar di Torino che ha deciso il riconteggio delle schede per le elezioni regionali piemontesi della primavera scorsa. Secondo il Consiglio di Stato: considerato che all’esito della decisione in camera di consiglio è emersa la fondatezza dell’appello … Leggi tutto