Cronache d’uso del Tabdroid: prima puntata

Iniziamo a raccontare la convivenza oramai più che mensile con il Tabroid. Per chi non avesse seguito gli acquisti del titolare di questo blog si tratta di un tablet con Android di produzione cinese acquistato in vece dei classici upad d’ordinanza.

Raccontiamo prima di tutto l’antefatto. Dopo l’uscita dell’Ipad in Italia ci si chiedeva: “Splendido, meraviglioso. Me lo compro, ma poi che me ne faccio ?”. Con questo perdurante dubbio amletico per un bel po’ abbiamo testato Ipad gentilmente concessi in prestito da amici che cercavano di rispondere o che avevano già risposto al dubbio esistenziale predetto. Dopo averci giocato e lavorato per un buon periodo ci si chiedeva davvero che potesse farne un professionista che più o meno ha in dotazione continua due laptop, due telefonini e un ipod touch ? Che fare ? Lo compro non lo compro ?

Così per curiosità si è cercato di vedere il mondo al solito dall’angolatura laterale. Navigando e navigando in rete l’unico fenomeno serio alternativo al tablet Ipad è dato da una generazione ancora non pienamente espressa di tablet dotati di Android. Ce ne sono di noti e conosciuti dal Dell Streak allo JooJoo. Poi esiste una galassia apparentemente improbabile di tavolette cinesi realizzate da aziende sconosciute (un po’ quello che era qualche anno fa HTC). Il futuro dei tablet passerà attraverso Ipad, un’”Audi informatica” o attraverso tante “Punto informatiche” ovvero tablet con costo prestazioni – inferiori. La risposta ai posteri. Per ora notiamo solo che è più facile che il mercato per crescere quantitativamente trovi uno sbocco verso il basso che verso l’alto. Intanto un amico o un’azienda che ti presti un Ipad anche per giorni lo trovi sempre.

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A volte ritornano: Salza e Cantarella

Via Lastampa.it Sono state presentate 3 liste di candidati per la carica di consigliere di amministrazione di Iren, l’ex municipalizzata ligure-piemontese-emiliana, frutto della fusione tra Aem Torino e Amga (Genova) e della successiva integrazione con Enia (Parma, Piacenza e Reggio Emilia), che terrà l’assemblea degli azionisti il 27 agosto in prima e il giorno successivo … Leggi tutto

Appello a Vendola e Di Pietro

Paolo Flores d’Arcais sul Fatto Quotidiano

Cari Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, in caso di sfiducia parlamentare al governo Berlusconi la vostra proposta è chiarissima e convincente: subito elezioni democratiche. Dove l’avverbio “subito” è importante, ma davvero decisivo è l’aggettivo: elezioni DEMOCRATICHE. C’è dunque una domanda a cui non potete (non possiamo) sfuggire: nella situazione attuale, e con un governo Berlusconi dimissionario ma in carica per “l’ordinaria amministrazione” (questo significa elezioni subito), le elezioni sarebbero democratiche? Io credo di no. Non sono democratiche elezioni in cui uno solo dei contendenti controlla totalitariamente la risorsa elettorale decisiva, la comunicazione (e l’informazione). Non sono democratiche elezioni in cui, in sinergia con la prima e già decisiva “anomalia”, chi ottiene la minoranza dei voti può avere in Parlamento una maggioranza schiacciante (e oltretutto nomina direttamente i “suoi” deputati e senatori). Lo pensate anche voi, o siete invece convinti che le elezioni sotto totalitarismo televisivo e con la legge elettorale “porcata” sarebbero comunque democratiche?

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Il pizzino di Silvio a don Vito

Via Il Fatto Quotidiano Cento milioni di vecchie lire versati da Silvio Berlusconi alla mafia nel 2001. La relazione pericolosa per il premier sarebbe documentata in un pizzino consegnato da Massimo Ciancimino ai magistrati, secondo quanto rivelato oggi dal Corriere della Sera. Nel foglio dattiloscritto ma accompagnato da annotazioni autografe di don Vito che si … Leggi tutto

Il maneggione ben vestito, il funzionario di colore e un giornalista blogger di passaggio

Un treno qualsiasi italiano. Un politico di basso cabotaggio, maneggione da Italia media inciuciosa, discute di cavoli suoi urlando nel telefonino. E’, pulito, sbarbato, di quell’eleganza senza senso di chi deve vestirsi per darsi un tono ed appartenere a una casta in cui si specchia vergognosamente. Un uomo di colore in vestito blandamente etnico sta … Leggi tutto

Mister B e Mister Cepu

Via Lastampa.it Sarà difficile, lo so. Ma voglio vendere Berlusconi porta a porta». Mister Cepu, al secolo Francesco Polidori, non si spinge a promettere due vittorie elettorali in una – come fa di solito per gli anni scolastici – ma assicura comunque che «con il mio programma Berlusconi potrà fare come Obama, che mica ha … Leggi tutto

Famiglia comunista (pardon cristiana): Il disastro etico è sotto gli occhi di tutti. Stupisce la mancata indignazione della gente

Via Famiglia Cristiana La questione morale agita il dibattito politico dal lontano 1981, da quando cioè – undici anni prima di Mani pulite – l’allora segretario del Pci, Enrico Berlinguer, ne parlò per primo. La Seconda Repubblica nacque giurando di non intascar tangenti, di rispettare il bene pubblico, di debellare malaffare e criminalità. Bastano tre … Leggi tutto