Paolo Nespoli back home

Via Gravità Zero Tornato finalmente sulla Terra dopo oltre 5 mesi di permanenza a bordo della Stazione Spaziale internazionale, l’astronauta italiano Paolo Nespoli si è concesso una intervista per raccontare come ha vissuto questa esperienza in una conferenza congiunta ESA/ASI. Durante la sua permamenza Paolo ha dialogato con i suoi fan tramite la sua pagina twitter … Leggi tutto

Il terremoto di Roma in tempo reale

Da non perdere: Query segue con attento liveblogging il terremoto in corso di Roma È l’11 maggio il giorno del devastante terremoto che dovrebbe distruggere Roma. La redazione di Query, sempre sul pezzo, vi aggiornerà in diretta per tutta la giornata. Seguiteci e se vivete a Roma, mandateci i vostri aggiornamenti. 10.49: L’Istituto Nazionale di … Leggi tutto

Ugis lancia il suo nuovo sito

il sito UGIS è stato completamente rinnovato. scrive il neo presidente Giovanni Caprara come promesso, ecco il nuovo sito UGIS completamente rinnovato. Come vedete è una finestra sul nostro mondo alla quale chiunque può affacciarsi per rendersi conto di che cosa sia e che succeda nel giornalismo scientifico. Così potrà coglierne la sua importanza nel … Leggi tutto

Pur essendo noi la patria di Enrico Fermi, creatore della possibilità di creare dalla scomposizione delle cellule l’energia nucleare

Via Il Fatto Quotidiano Silvio Berlusconi pare avere qualche problema sul descrivere i processi che portano alla produzione di energia attraverso le particelle elementari della materia. Eccolo in un video, segnalato su Facebook dagli amici di Cattiva Scienza in Tv, a spiegare sinteticamente la produzione dell’energia nucleare dalle cellule! “Pur essendo noi la patria di Enrico Fermi, … Leggi tutto

I martiri – kamikaze di Fukushima

Via Lastampa.it

In queste ore ci sono una cinquantina di persone che stanno lavorando per salvare il Giappone. E per questo, molto probabilmente, dovranno morire presto. Sono i cinquanta eroici tecnici che da ieri mattina la Tepco ha lasciato a lavorare a pochi metri di distanza dai reattori del sito di Fukushima 1 che minacciano di sparare il loro carico mortale nell’atmosfera. Qualcuno li potrà definire dei novelli kamikaze (o tokkotai , questo il nome abbreviato delle «unità speciali di attacco» che nel 1944-’45 si lanciavano sulle navi americane con aerei carichi di esplosivo). O forse sono dei martiri di una tecnologia come quella elettronucleare che ha dimostrato – ancora una volta – di avere delle falle clamorose.

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I rischi della fusione nucleare a Fukushima

Via Le Scienze

I progettisti della centrale avevano pensato a come evitare un’eventualità del genere. Subito dopo il terremoto, l’impianto di Fukushima si era spento in modo automatico e altre barre, fatte di materiale speciale e indicate come barre di controllo, erano state inserite tra le barre di uranio usate come combustibile. In questo modo si ferma la reazione di fissione, ma c’era un altro problema da affrontare. In un reattore atomico, il calore non è solo sprigionato dalla reazione di fissione, ma anche dal decadimento di elementi chimici radioattivi creati proprio dalla fissione. Dunque fermata la reazione nucleare, si deve affrontare questo calore residuo, piccolo ma significante. Anche in questo caso erano state previste procedure di emergenza, motori diesel per alimentare con acqua l’impianto e quindi evitarne il surriscaldamento, che però la concomitanza di terremoto e tsunami avrebbe messo fuori gioco.

Con la crescita incontrollata della temperatura del reattore, la lega di zirconio che riveste le barre di uranio ha iniziato a fondere, e reagendo con l’acqua ha formato idrogeno, un gas estremamente volatile. E proprio l’idrogeno prodotto in questo modo avrebbe causato l’esplosione all’impianto numero uno di Fukushima, che almeno per ora non sembra a rischio fusione. Ma la crescita della temperatura è un pericolo soprattutto per le barre di combustibile, la cui fusione, secondo la Tepco, potrebbe essere avvenuta nel reattore numero due di Fukushima.

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