Il passante ferroviario si allunga ancora. Domenica, in contemporanea con la chiusura della stazione Dora, i treni che ora circolano in superficie tra Porta Susa e Stura, verranno via via trasferiti sui binari realizzati sottoterra, quelli che passano sotto il fiume Dora, lungo corso Principe Oddone e corso Venezia. Un trasloco in due tempi, realizzato a pezzi per limitare i disagi ai pendolari. Disagi che saranno però inevitabili.
Le due giornate critiche? Le domeniche 27 settembre e 18 ottobre, quando il traffico su ferro verrà interrotto (dalle 23 di sabato fino alle 17 di domenica) per consentire l´allacciamento delle nuove rotaie. «Ma si tratta di un ulteriore e importante passo avanti – hanno sottolineato gli assessori ai Trasporti di Regione, Daniele Borioli, e Comune, Maria Grazia Sestero – nel completamento dei lavori di realizzazione del nodo di Torino». Lavori che durano da circa quindici anni, che si dovevano concludere nel 2011, ma che slitteranno a marzo 2012 secondo l´ultima tabella di marcia delle Ferrovie. L´azienda ha anche annunciato un ritardo per la costruzione del fabbricato passeggeri della nuova stazione di Porta Susa: «Una parte nella prima metà del 2011 – ha spiegato Gianfranco Pometto, responsabile investimenti di Rfi – il resto alla fine del 2011».
Una notte per i ricercatori in tutta Italia
Spegnete le veline e i velini: è la notte dei Ricercatori Qui la diretta da Torino
«The rocket», cioè il razzo. È questo il nome scelto per la nuova vettura, nata da un “matrimonio” italo-libico. Ideato da Muhammar Gheddafi in persona, il «veicolo» è stato realizzato in poco più di otto mesi da Tesco TS, la società torinese di corso Tazzoli, in collaborazione con la Lybian Investment&Development Company (Lidco). La berlina è lunga 5,5 metri, larga più di 1,8 e, grazie a un motore sportivo e raggiunge i 100 km orari in poco più di sette secondi. Una prestazione buona ma non certo da razzo