Fiat non solo non investe nell’auto elettrica ma cerca di ostacolare iniziative pubbliche di mobilità sostenibile

Via Repubblica Torino

Enzo Lavolta, alla vigilia della settimana dedicata alla mobilità sostenibile ragiona sulle “resistenze” prodotte da Fiat nella città. Ultimo esempio? Il car sharing elettrico.  Negli ultimi sei mesi hanno bussato alle porte di Palazzo Civico due produttori, Renault e MercedesBenz, per proporre un servizio di auto elettriche a nolo sulla città. Il tutto chiavi in mano. La casa automobilistica francese ha appena fornito i mezzi elettrici a Napoli, dove in questi giorni è partito sotto forma di test il car sharing elettrico. E mostra interesse verso quello che si sta facendo a Brescia, Firenze, Milano e in Emilia Romagna. I tedeschi hanno messo in piedi un sistema, Car2go, che è già funzionante in diverse città: Amsterdam, Ulma, Amburgo, Austin nel Texas.

Opportunità che il Comune di Torino potrebbe cogliere per realizzare un primo servizio di noleggio auto “pulito” da un punto di vista ambientale, integrandolo con quello che già esiste, e conveniente dal lato economico. Qui entrano in gioco le “resistenze” di Fiat che vorrebbe mantenere un controllo diretto e indiretto sulla città: di fronte alla possibilità di auto marchiate Renault o Mercedes storce il naso. Insomma, meglio di no per via Nizza. In cambio mette sul piatto le 500 elettriche, prodotte in Michigan, tecnologia su cui Fiat è indietro rispetto alle altre case e soprattutto non ha un sistema “chiavi in mano”.

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In viaggio verso il mare con Luca Mercalli sull’auto elettrica

Via QP Questa mattina verso le 8.00 Luca Mercalli, gentile signora e il nostro Stefano Rogliatti sono partiti dalla Valsusa con un’auto elettrica, per raggiungere Savona nel pomeriggio. Alle 18.00 a Savona nella Sala della Sibilla sul Priamar è prevista una intervista conferenza con Filippa Lagerback in cui parlerà anche di mobilità sostenibile.  Mercalli arriverà a Savona accolto da … Leggi tutto

A La Loggia si lavora all’auto ellettrica per i parigini

Via Repubblica

La notizia arriva alle 18: “Giornata torinese per Vincent Bollorè”. Che ci fa il finanziere francese all’ombra della Mole? Visto che nelle settimane scorse ha più volte manifestato il suo interesse a entrare nell’azionariato di Pininfarina, la conclusione più logica sarebe che il motivo della visita sia proprio quello. E invece no. Bollorè è sbarcato a Torino per una visita alla Cecomp. Dunque non è stato a Cambiano, dove c’è il quartier generale della casa di design, bensì a La Loggia. Lì l´azienda presieduta e amministrata da Giovanni Forneris sta preparando le vetture elettriche con cui l´imprenditore francese intende invadere Parigi. Il capoluogo francese vuole infatti partire già da ottobre con il suo progetto di car sharing e ha ordinato a Vincent Bollorè la fornitura di 3 mila Bluecar. Per realizzarle il finanziere ha scelto la Cecomp e ieri ha voluto verificare di persona come stessero andando le produzioni.

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Alla ricerca dei piani industriali per l’auto elettrica di Renault

Via Repubblica

Una spy story industriale che si sta trasformando in un affare di Stato: la Renault sospende tre alti dirigenti, sospettati di aver divulgato dettagli sulle “attività strategiche” del costruttore, cioè sul principale progetto industriale: l’auto elettrica. Un business nel quale Renault e l’alleato Nissan hanno investito 4 miliardi. L’azienda – decisa la sospensione – annuncia anche una denuncia penale. E il ministro dell’Industria, Eric Besson, confida la sua preoccupazione: “Se confermati, questi fatti sono molto seri. Questo è un episodio di guerra economica che ci porterà a rafforzare la protezione del nostro segreto industriale”. Lo Stato ha ancora il 15% di Renault.

L’azienda ha indagato sui tre manager fin dall’estate dopo la segnalazione di un dipendente. Secondo il direttore giuridico della Renault, “l’inchiesta, durata parecchi mesi, ha svelato elementi convergenti. Riteniamo che i tre collaboratori mettevano a rischio coscientemente alcune attività aziendali”. La sospensione era urgente, “per proteggere senza attendere le nostre attività intellettuali e tecnologiche”.

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Citroen e Sorgenia insieme per l’auto elettrica

Via ilSole24Ore Importante accordo fra Peugeot e Sorgenia. Le due società hanno sottoscritto una lettera d’intenti finalizzata allo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. L’accordo che prevede la creazione di un gruppo di lavoro congiunto che definirà, entro la fine dell’anno, le soluzioni infrastrutturali, commerciali e di servizio per agevolare la diffusione dei veicoli elettrici, … Leggi tutto

Ampera: l’auto elettrica di Opel

Via IlSole24Ore

Non chiamatela ibrida. La Opel Ampera che abbiamo avuto l’opportunità di testare per la prima volta su strada nei pressi dell’Opel test center di Dudenhofen, in Germania, è meglio definita,infatti, come una Erev (Extended range electric vehicle), ovvero veicolo elettrico ad autonomia estesa. A differenza dei veicoli ibridi e degli ibridi ricaricabili plug-in (che hanno una maggiore autonomia in solo elettrico), il motore 1.4 a benzina presente sulla Ampera non interverrà mai fin quando la batteria è carica.

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A Torino si studiano le batterie per le auto elettriche del futuro

Via Repubblica Parte dal Piemonte la ricerca sul litio da utilizzare per la produzione delle batterie elettriche. La Regione infatti, ieri mattina, ha firmato un accordo con la Rockwood Italia Spa in cui si impegna a sostenere per due anni, con stanziamenti definiti «seri» dall´assessore alle attività produttive Andrea Bairati, «la ricerca su un innovativo … Leggi tutto

Per Termini Imerese un progetto di auto elettrica

Via Reuters Italia Un progetto di conversione degli stabilimenti di Termini Imerese alla produzione di veicoli senza benzina è stato presentato oggi dal fondo di private equity Cape Spa e dalla Regione Sicilia, con lo scopo di superare la crisi derivante dall’intenzione di Fiat di cedere gli impianti del comune palermitano. Il progetto – scrivono … Leggi tutto