Contro i baroni dell’Università: una task force presso l’Autorità anticorruzione, tutelare i whistleblower e chiedere aiuto ai docenti onesti

Che fare dopo che l’ennessima l’inchiesta della Procura ha dimostrato che dietro a belle parole e vestitini eleganti nell’Università italiana in molti contesti non funziona la parola meritocrazia e quelli bravi davvero vanno altrove, mentre nell’accademia restano i mediocri molto disponibili ad accettare le regole del branco pur di fare la loro carrieruccia. Via Guido Scorza … Leggi tutto

Una petizione per la trasparenza nelle Università italiana e per la tutela del whistleblowing negli atenei italiani

baroniLa campagna Riparte il futuro vuole sostenere un meccanismo che possa esporre e arginare le illegalità che possono accadere dentro e fuori dagli atenei. Per farlo serve difendere e incoraggiare chi segnala corruzione, malaffare, nepotismi e raccomandazioni. Clientelismi, corruzione, baronato, raccomandazioni: quando qualcuno nel mondo dell’istruzione approfitta del suo ruolo per guadagnare un vantaggio personale distrugge molto più di quello che pensa.

La campagna chiede alle nostre università di stare dalla parte di chi ha il coraggio di esporsi, dotandosi volontariamente di regole che aiutino e proteggano chi segnala illeciti.
Gli atenei possono fare molto. La legge anticorruzione del 2012 ha infatti introdotto l’istituto del “whistleblowing”: letteralmente “suonare il fischietto”, un’espressione per indicare chi sceglie di rompere i muri del silenzio sulle illegalità a cui talvolta può capitare di assistere.

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