Dopo che l’Ecofin ha promesso 750 imliardi di euro per salvare il salvabile le borse decollano verticalmente (via Il Sole24Ore)
Le Borse europee festeggiano il maxi piano di soccorso da 750 miliardi varato nella notte dall’Ecofin. A Piazza Affari, a tre ore dall’inizio delle contrattazioni, il FTSE Mib segna un rialzo del 9,5% a 20.660 punti e il Ftse All Share dell’8,7% a 21.196 punti. Nel resto d’Europa Madrid si conferma regina con un rialzo dell’11,64%, al pari di Atene (+11,03%). Dopo Milano vengono Lisbona (+9,57%), Parigi (+8,24%), Dublino (+6,33%) e Stoccolma (+6,03%). Più caute Londra (+4,75%), Francoforte (+4,62%) e Zurigo (+4,21%). Intanto i futures di Wall Street sono in forte rialzo.
Volano le banche a Milano. Acquisti fiume sui bancari: Intesa Sanpaolo, Unicredit, dopo un nuovo congelamento di pochi minuti per eccesso di rialzo, e Bpm (+12%), congelata per scostamento troppo elevato sul prezzo di controllo, che si portano così sopra ai livelli di mercoledì scorso, alla vigilia del grande tonfo dovuto ai timori per la tenuta dell’euro. Bene anche Mediobanca, Generali, Fiat ed Enel. Eni guadagna il 4,11% a 15,94 euro, Telecom Italia il 4,12% a 0,97 euro, mentre Terna, con un rialzo dell’1,89% a 2,97 euro, è il fanalino di coda del paniere di riferimento.
					
Giornata di passione per la Grecia sui mercati finanziari. Prima il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha annunciato che il paese non riesce più a collocare i titoli del debito pubblico e, dunque, non potrà fare a meno degli aiuti di Fmi e Ue.
Chiude la fabbrica dove nel 1919 fu fondata la Bialetti, per decenni sinonimo di caffettiere. E Mette in mobilità i 120 dipendenti dell’impianto piemontese, tra operai e impiegati. L’annuncio è stato dato oggi dall’azienda che ha ventilato la possibilità di trasferire l’intera produzione italiana di moka express dallo stabilimento di Crusinallo, vicino ad Omegna, a un paese dell’est europeo.