Finanza creativa e debito pubblico greco

Via Ilsole24Ore La finanza creativa di Wall Street, e in particolare due grandi banche come Goldman Sachs e JP Morgan Chase, utilizzando ingegneria finanziaria simile a quella dei subprime negli Stati Uniti e cessione di diritti come vendite e non come garanzie su prestiti hanno aiutato la Grecia a mascherare l’entità del suo debito pubblico … Leggi tutto

Un’università da ricchi

Via Lastampa.it È stata una sbornia d’inizio millennio, drogata dall’esplosione delle lauree brevi e dal proliferare degli atenei sotto casa. È durata poco. E adesso il mito delle «élite per merito» sembra destinato a restare tale. Altro che avvicinarci alla media Ocse per tasso di universitari e laureati; abbiamo ricominciato a distanziarci. E l’Università sta … Leggi tutto

Bollettino dello disastro finanziario del 5 febbraio

Via IlSole24Ore Non si arresta l’ondata di vendite sui listini azionari europei sulla scia della speculazione innescata ieri dai timori sulla tenuta dei bilanci di Grecia, Spagna e Portogallo. Sulla base dell’indice Eurostoxx 600 che ha perso l’1,88%, la capitalizzazione delle borse europee accusa una perdita di altri 100 miliardi di euro dopo i 150 … Leggi tutto

Ci hanno portato via la dignità

Il video nella pagina è drammatico ma merita di essere visto Via Corriere.it Sette mila lavoratori, da Catanzaro a Novara, senza stipendio da quattro mesi. Sono gli operatori di Phonemedia, azienda fondata nel 2002 da Fabrizio Cazzago e diventata nel giro di pochi anni un colosso nel settore dei call center, almeno così sembrava: clienti … Leggi tutto

Un braccio di ferro fra politici, manager e lavoratori per il futuro Fiat in Italia

Via repubblica.it Sciopero di quattro ore oggi per i metalmeccanici della Fiat di Termini Imerese, che protestano contro il piano industriale del Lingotto che prevede la chiusura dello stabilimento siciliano nel 2011. Gli operai hanno aderito in massa alla protesta indetta dai sindacati Fim, Fiom, Uilm e Fismic. Davanti un cancello è previsto anche un … Leggi tutto

Parte il tavolo istituzionale per Agile ex Eutelia

Via Rassegna.it Si aprirà un tavolo di confronto istituzionale fra tre settimane, il 22 febbraio, dopo l’udienza del Tribunale prevista per il 17. E’ quanto emerge dall’incontro di ieri sera (1 febbraio) a Palazzo Chigi per i circa 3.000 lavoratori di Agile (ex Eutelia), da sette mesi senza stipendio. Il tavolo, che coinvolgerà Regioni, Province ed … Leggi tutto

Annullata la cessione del ramo it da Eutelia ad Agile

Via Localport La Sezione lavoro del Tribunale di Roma ha accolto il ricorso dei Sindacati in merito alla cessione del ramo di It da Eutelia ad Agile, condannando l’azienda per comportamento antisindacale. I rapporti di lavoro ritornano così in capo ad Eutelia. Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore informatica-Itc, e Fabrizio … Leggi tutto

La montagna incartata

Bruno Perini Sul manifesto via Dagospia

La crisi della carta stampata in Italia la si può sintetizzare in una minuscola ma amarissima percentuale che rappresenta il calo delle vendite nel periodo che va dall’ottobre 2008 all’ottobre 2009: -5,2%, pari a 176.000 copie, circa la diffusione di un grande quotidiano. Se si aggiunge il tracollo della pubblicità, la crisi verticale dei collaterali e la crescita dell’editoria online a scapito della carta stampata la diagnosi è assai seria e la prognosi è del tutto riservata.

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: non c’è gruppo editoriale che non sia in stato di crisi. La strategia delle dimissioni incentivate è parzialmente fallita ed ora i grandi editori devono ricorrere agli ammortizzatori sociali per potersi liberare di giornalisti e tecnici, nella speranza che il mercato della pubblicità torni a fornire ossigeno in modo permanente.

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Ricomprare la fonderia per lasciarla ai figli

Via il Sole 24 Ore

Luigi Regali, 60 anni, bresciano, sposato con tre figli, qualche mese fa si è trovato difronte al bivio. E «dopo mille dubbi» ha deciso di percorrere la strada più complessa, quella che in ogni scommessa che si rispetti sarebbe pagata almeno dieci volte la posta iniziale: ricomprarsi l’azienda di famiglia cercando il sostegno delle banche in un momento in cui l’accesso al credito è tutt’altro che facile. «Ho iniziato a valutare con i miei consulenti la fattibilità dell’operazione, impegnativa per la componente industriale e i valori elevati della parte immobiliare, e ho percepito che qualche banca, in virtù di rapporti consolidati, stava prendendo davvero in considerazione il progetto», dice Regali. «Ricordo riunioni su riunioni e il timore di non ottenere alla fine il sostegno del mondo bancario». Questo fino alla tarda sera del 10 novembre, quando «ho visto con i miei occhi quella firma sui contratti».

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