Il Sole al tramonto ?

Via Giornalettismo

Se l’anarchia fosse una tecnica di management, il Sole 24 ore sarebbe Google, più Mckinsey, più la Apple, o anche meglio. Da qualunque parte la si guardi l’ultima parte della vita della casa editrice è una sequela ininterrotta di fallimenti. Il quotidiano capace di far crollare (sempre più di rado) le quotazioni di un’azienda o di un amministratore delegato con un articolo si è presentata al giudizio del mercato in uno dei suoi momenti peggiori: quotata a fine dal 2007 a 5,7 euro ora ne vale 1,3. Peggio della recessione, peggio del calo della pubblicità, peggio della fine sempre più imminente dei vecchi medium della carta stampata: il Sole sta autodistruggendo il più solido modello dell’editoria nazionale. La forza del quotidiano salmone era studiata nelle università per la sua diversità rispetto ai suoi concorrenti nazionali e internazionali. Nel 2002 il Sole diffondeva più copie del Financial Times (oltre 400 mila), quasi 200 mila abbonati assicuravano margini altissimi grazie al taglio delle rese e dei costi di distribuzione. La presenza capillare negli studi professionali nazionali e in tutti gli uffici della pubblica amministrazione lo rendeva un veicolo ideale per una pubblicità mirata che la stessa casa editrice usava per piazzare prodotti collaterali, bollettini e supplementi. Per primo il Sole ha iniziato a piazzare software a quegli stessi clienti e a far pagare le sue banche dati. Succedeva dieci anni fa.

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Sarà Newspass il sistema di Google per mettere a pagamento per le news

Massimo Russo via Repubblica.it

Entro la fine dell’anno Google lancerà un sistema di pagamento integrato con la ricerca che consentirà agli utenti di acquistare con un solo click e agli editori di utilizzare un’infrastruttura unica per web, mobile e tablet per monetizzare i propri contenuti. Newspass, questo il nome della piattaforma, è già in fase di test, e Google sta contattando le imprese editoriali per vagliare la loro disponibilità a partecipare alla sperimentazione.

E’ un nuovo passo nella strategia di attenzione da parte della società nei confronti dei produttori di contenuti, dopo le tensioni dei mesi scorsi, sfociate in Italia anche in un ricorso all’autorità Antitrust da parte della Fieg, l’organismo che riunisce gli editori di giornali, che aveva accusato il motore di ricerca di abuso di posizione dominante. “Da parte nostra”, conferma ora Henrique De Castro, vicepresidente di Google per i global media, “c’è la volontà di diventare partner”, e non avversari.

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Il lento inesorabile declino di Digg

Via Dario Salvelli

In un web sempre più aggregato e spezzettato muore quello che è stato per anni il principale aggregatore (e simbolo) dei geek ma non solo. Quando si installava WordPress non poteva mancare il suo plugin, era al primo posto tra tutti affinchè le persone votassero i tuoi post accrescendone la popolarità sul servizio. Oggi le notizie forse non si leggono più per prima e solo su Digg come accadeva qualche anno fa ma arrivano in altri posti, sui social network, attraverso le applicazioni mobili. Vale lo stesso per Slashdot e Reddit che sono diventati soprattutto aggregatori di discussioni e commenti, citazioni.

Dall’altra parte anche strumenti come Google News hanno dimostrato una debolezza nel controllo delle notizie evidenziando l’inadeguatezza della qualità degli algoritmi nelle scelte, nei filtri, nelle rettifiche, che diventano di qualità soltanto attraverso una redazione umana.
Digg ha perso un terzo del traffico nel solo mese di Aprile con un crollo devastante mentre i cloni italiani dell’editoria sociale, OkNotizie, Diggita, ZicZac, non mi sembra se la passino meglio per volume di traffico ed importanza dei contenuti: quanti di voi s’informano usando questi strumenti?

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Publish 2: la nuova Associated Press

Dal blog di Publish2 Today, at TechCrunch Disrupt, we’re announcing the launch of Publish2 News Exchange, a platform aimed at disrupting the Associated Press monopoly over content distribution to newspapers. With Publish2 News Exchange, newspapers can replace the AP’s obsolete cooperative with direct content sharing and replace the AP’s commodity content with both free, high-quality … Leggi tutto

Lacrime di coccodrillo dal mondo dell’editoria

Via Lastampa.it

L’editoria sta scontando una tra «le crisi più acute della sua lunga storia». Eppure il governo «non solo non è intervenuto per attenuare gli effetti di una congiuntura difficile e per allentare quei nodi strutturali che soffocano il settore», ma ha fatto il contrario, adottando misure «punitive» come la soppressione delle tariffe postali agevolate. È l’atto di accusa della Federazione italiana editori, che chiede la convocazione in tempi rapidi degli Stati generali per mettere a punto una riforma organica del settore, pena il «depauperamento» del pluralismo. L’analisi della Fieg è affidata allo studio annuale sul settore, La stampa in Italia 2007-2009, quest’anno presentato nella sala del Mappamondo della Camera.

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Marziani, brontosauri e establishment dei giornali

Via Vittorio Zambardino Mi interessava questo dibattito perché era l’establishment che parlava di sé e del proprio destino. Poteva essere una grande occasione perché il giornalismo e l’editoria istituzionali parlassero al “giornalismo delle persone” che Internet ha creato. Per un’apertura alla cultura digitale. Si sono sentite solo pesanti ironie sulla libertà della rete, paure mascherate … Leggi tutto

I superpoteri di Internet

Via Il Giornalaio

La BBC ha sviluppato un progetto di grande respiro dedicato allo straordinario potere di internet che contempla e illustra il web in ogni sua possibile sfaccettatura.

All’interno ha pubblicato moltissimi dati in forma grafica, tra i quali alcuni fanno specifico riferimento ai media, nel senso tradizionale del termine, che oltre ad essere di altrettanto interesse si prestano ad alcune considerazioni sullo stato attuale dei mezzi di comunicazione nell’oceano di internet.

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Marco Formento: il talento che avanza

Auguroni al prestigioso e grandioso Marco Oggi, dopo nove anni al Secolo XIX online, inizio una nuova avventura come global digital director in De Agostini Publishing. Sono stati anni importanti per l’azienda e le persone che lascio e pieni di soddisfazioni, nonostante la complessità delle sfide in un mondo che lotta (anche con sé stesso) … Leggi tutto

I conti sull’Ipad economia dei media

Via il Giornalaio TBI Research pubblica una simulazione che dimostra chiaramente come l’ennesima corsa all’oro scatenata dal lancio dell’ iPad non salverà neanche lontanamente i bilanci degli editori. Simulando possibili scenari diversi, anche ipotizzando che, al di là di ogni più rosea aspettativa, vengano venduti 16 milioni di iPad nei prossimi due anni, i ricavi … Leggi tutto

Rimescolamenti ed uscite da La Stampa

Via Lo Spiffero

Nuova emorragia ai vertici de La Stampa che già aveva perso Umberto La Rocca (andato a dirigere il Secolo XIX)  all’indomani dell’arrivo di Mario Calabresi. Il vicedirettore Giancarlo Laurenzi lascia via Marenco per andare a dirigere il free press Leggo di Caltagirone e si porta dietro il suo uomo macchina alle province, Luca Ferrua. Il posto di Laurenzi alla vicedirezione è preso da Luca Ubaldeschi, fino a ieri capo redattore centrale.

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Rimescolamento nel cda di Rcs Quotidiani

La notizia (via Corriere.it) Rcs Quotidiani fa sapere con una nota che nel consiglio di amministrazione entrano Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Cesare Geronzi, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera. Li ha indicati il Cda della capogruppo Rcs MediaGroup. Il commento (via Dagospia) Questo ingresso a piedi giunti in … Leggi tutto