Darwinismo digitale ipadiano

Giorgio Gianotto sull’evoluzione dei media (digitali) Atteso, aspettato, bramato, desiderato, visto, stravisto, auscultato, osservato, sezionato, pure toccato, maledizione! E il tatto è la stazione di non ritorno della passione e del desiderio: fruscii, carezze e sfioramenti aprono possibilità non ancora dischiuse, un intrigante universo di eleganza unito a un cuore pulsante energia e durata. Una … Leggi tutto

Le vittime del cannibale Ipad

Via Fortune But in support of her theory, she offers a Morgan Stanley/Alphawise survey conducted in March that found that 44% of U.S. consumers who were planning to buy an iPad said that they were buying it instead of a netbook or notebook computer. What other devices did that survey suggest might get cannibalized by … Leggi tutto

Diversificare le fonti di ricavo dei media

Via Pandemia Il quadro realizzato da Ross Dawson ben rappresenta l’insieme delle fonti di ricavo a cui i media possono attingere per vivere e sopravvivere. Credo che il dibattito si stia troppo focalizzando su contenuti, gratis o a pagamento, e pubblicità, senza considerare le altri fonti, spesso oggi inesplorate, perfino dai grandi giornali. Community, eventi, … Leggi tutto

Previsioni su chi si salvera nei media italiani ed europei ?

Via LSDI Dovendo fare delle cifre – osserva Pierre Taillefer su MediaWatch – quelle che colpiscono di più sono sicuramente quelle fatte David Eun (vicepresidente YouTube, addetto agli accordi strategici): in 60 giorni You Tube raccoglie tante immagini quanto le 3 grandi catene americane ne hanno prodotte in 60 anni. Ogni minuto vengono registrati 20 … Leggi tutto

Apple Ipad: ora c’è il contenitore che serviva, la sfida è sui contenuti

Tutti aspettavano che Apple partorisse la next big thing, il nuovo contenitore multimediale multiuso con casello di accesso e pagamento del pedaggio per arrivare al grande mare dei contenuti digitali. E Apple non ha deluso. L’Ipad è più o meno quello che tutti si aspettavano e che molti avevano anche rappresentato esteticamente con forme vicine a quello che con l’orgoglio di padre Steve jobs ha presentato ai convenuti allo Yerba Buena Center di San Francisco. E’ arrivata la piattaforma che tutti speravano: unificante, in stile sexy alla Apple, con un marketing che farà miracoli. Per molti, ma forse ancora lontana dalle masse.

L’ha detto da subito Steve jobs nello show di presentazione dell’Ipad: il grande gioco è quello mobile. Apple è una mobile company e ad Apple interessa inserirsi nel segmento fra l’Iphone e il Macbook. Jobs ha anche precisato che ad  Apple non interessa il concept di netbook. Quella che cerca la casa di Cupertino è una terza via al device mobile che si mette in mezzo fra telefonini-pda e laptop. Un device a sfioramento che perde la tastiera convenzionale e si alleggerisce drasticamente. Visto lo show di presentazione ora resta l’attesa di vedere e toccare in Europa gli Ipad. Oggetti innnovativi del genere vanno palpati per capire come reagiscono prima di comprendere se sono killer application. Nel frattempo restiamo alla finestra per capire che diranno gli americani a cui a marzo ed aprile verranno consegnati i primi device wifi e 3g.

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Non propriamente dei Signorini

Fabrizio Corona intervistato da Oggi Via Dagospia «Non mi meraviglierei. Signorini, attraverso il suo giornale, è quello che paga più di tutti e tutto passa sul suo tavolo. Il fotografo o l’agenzia che hanno uno scoop prima lo portano a lui. Al centro del sistema c’è lui e attorno a lui ruota tutto il gossip. … Leggi tutto

Apple tablet: le media company cercano i ricavi, ma ora dovranno cedere gli utenti ad Itunes

Il NYT analizza il nuovo canale distributivo per i media

With the widely anticipated introduction of a tablet computer at an event here on Wednesday morning, Apple may be giving the media industry a kind of time machine — a chance to undo mistakes of the past. Almost all media companies have run aground in the Internet Age as they gave away their print and video content on the Web and watched paying customers drift away as a result.

People who have seen the tablet say Apple will market it not just as a way to read news, books and other material, but also a way for companies to charge for all that content. By marrying its famously slick software and slender designs with the iTunes payment system, Apple could help create a way for media companies to alter the economics and consumer attitudes of the digital era.

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Il mondo dei giornali visto con gli occhi del Giornalaio

Pierluca Santoro approfondisce un tema sempre dimenticato: la distribuzione dei giornali cartacei.

La struttura della distribuzione di quotidiani e periodici a livello nazionale risulta piuttosto concentrata. Due principali operatori, Press-Di e M-Dis, rappresentano oltre metà del mercato di prodotto editoriale distribuito da distributori nazionali, mentre il restante 45% è riconducibile a cinque altre imprese. In particolare, i distributori nazionali operanti in Italia sono M-Dis (33% circa del volume d’affari complessivo), Press-Di (24%), Sodip (17%), A&G Marco (11%), Parrini & C. (9%), Messaggerie Periodici Me.pe. (6%) e Pieroni (1%) partecipata a sua volta da M-Dis.

In primis mi sento di suggerire uno studio approfondito del settore del fresco alimentare per verificarne logiche e operatività che se adattate ed implementate nell’ambito della distribuzione delle testate sono certo apporterebbero benefici significativi.

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Ragazzi, dal prossimo anno facciamo partire il tassametro

La comunicazione interna al NYT di Arthur Sulzberger Jr

Today we are announcing that we will be introducing a paid model for NYTimes.com at the beginning of 2011. As you will see in the press release, we have chosen a metered approach that will offer users free access to a set number of articles per month and then charge users once they exceed that number.

The metered model implementation is an integral part of our comprehensive plan for enhancing NYTimes.com. In 2010 we will continue initiatives such as Times Open, Times Topics and our work to develop more active communities and more fully integrate the real-time Web. We will continue to develop new online products and offerings as part of our effort to enhance the user experience for our readers and advertisers.

Our strategy is to build the metered model while we remain focused on making NYTimes.com more compelling, interactive and entertaining, providing many more reasons for online audiences to visit our site and stay longer. In the weeks ahead, we will be adding resources to achieve these critically important goals.

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