Il libro digitale per guardare avanti

Dal blog di Garamond

Il dibattito sulla scuola si sta svolgendo in questi giorni in un surreale e serrato confronto fra chi vuole restaurare modelli e formule di trenta, sessanta o cento anni fa e chi vuole mantenere inalterato l’esistente, senza cambiare nulla di un sistema che scontenta tutti: genitori, alunni, dirigenti, insegnanti, politici, pedagogisti e chiunque altri si interessi a vario titolo di istruzione in Italia.

In questa fiera battaglia da paese in evidente decadenza, in questo inedito dibattito fra restauratori e conservatori, sembra che nessuno si ponga più in una prospettiva che guardi al futuro: da nessuna parte si osa avanzare un progetto, un’idea di quello che si potrebbe fare per cambiare ciò che non funziona più, avendo una visione coerente con la società attuale e con i suoi possibili sviluppi di domani, considerando quanto di buono si fa fuori dal nostro cortile nazionale e quali modelli di eccellenza possono essere adottati per evitare il declino a cui sembrano doversi rassegnare le nuove generazioni, di cui oramai si occupano seriamente solo i pubblicitari

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Mediaset vs Google

Mediaset contro YouTube e Google. Il gruppo di Cologno Monzese ha citato in giudizio Google e Youtube e richiede un risarcimento per  500 milioni euro senza considerare la perdita di ricavi pubblicitari. Secondo il Biscione, al 10 giugno, sarebbero 4.643 i filmati, pari a oltre 325 ore di trasmissione, caricati su YouTube.

Testing Knol: qualcuno ci prova con gli spaghetti al sugo

Alessio testa come redattore Google Knol Ci sono almeno tre sostanziali differenze tra Knol e Wikipedia: Gli articoli di Knol sono firmati, quindi l’autore di un articolo mette in gioco la propria autorevolezza (c’è chi se l’è già giocata pubblicando la ricetta degli spaghetti al sugo…). Su Wikipedia è tutto rigorosamente anonimo. L’autore può decidere … Leggi tutto

Il futuro dei giornali

Via Janejacobs

La rete e’ un sistema di distribuzione gratuita dei prodotti che i giornali aggregano. La distribuzione non solo costa meno, ma e’ anche migliore, perche’ non ha i limiti di tempo dei giornali che sono distribuiti una volta al giorno e non ha limiti di spazio, perche’ le notizie in rete non sono costrette dallo spazio cartaceo dei giornali. La rete offre notizie su misura che permettono di identificare i gusti personali dei lettori e di soddisfare istantaneamente e senza costi di trasporto la consegna di prodotti rispondenti nel dettaglio al gusto dei lettori.

Un studio della societa’ comscore effettuato nel marzo di quest’anno ha rilevato che le persone con piu’ di 65 anni hanno una probabilita’ di leggere un quotidiano che e’ sei volte maggiore alla probabilita’ di lettura di un quotidiano da parte delle persone tra i 25 e i 34 anni. Il motivo principale non sta nel fatto che gli anziani hanno piu’ tempo a disposizione dei giovani, ma che i givani sono piu’ a loro agio nel cercare e trovare informazioni in rete degli anziani. I giovani sono cresciuti nel mezzo della rivoluzione elettronca e le loro abitudini non dovrebbero modificarsi con l’eta’.

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Un futuro roseo, basta ripensare il proprio lavoro

Via LSDI Sebbene le preoccupazioni di giornalisti ed editori sulla diminuzione dei ricavi pubblicitari siano giustificate, il futuro – dice Roy Greenslade del Guardian – appartiene ancora ai giornalisti. Greenslade ritiene che i mali economici non siano terminali – i giornali si possono adattare – ma l’ era dei mass media, dice, “potrebbe essere finita”. … Leggi tutto

Un browser da Guinness

Via Spreadfirefirefox.com Grazie al supporto della meravigliosa comunità di Mozilla abbiamo raggiunto il Guinness dei Primati per il maggior numero di download di un programma effettuato nell’arco di 24 ore. Il 18 giugno 2008 oltre 8.002.530 di persone hanno scaricato Firefox 3 e ora apprezzano una migliore, più sicura e consapevole esperienza sul web. Sin … Leggi tutto

Storie di pregiudizi

Via SciuraPina Fa discutere una serie di spot pubblicitari, apparsi sulla televisione tedesca, nei quali i “creativi” si sono affidati ai più triti stereotipi sugli italiani per promuovere l’offerta di televisori al plasma in vista degli Europei di calcio. Il protagonista è un italiano, munito di catenona d’oro e canotta con il tricolore, decisamente trucido, … Leggi tutto

Il destino di 42 miliardi di dollari

Via Marco Palombi Detto in cifre, prese da questo ottimo blog: – la circolazione di giornali giornaliera negli USA e’ oggi la stessa di 62 anni fa – siccome 62 anni fa la popolazione era la meta’, la circolazione per abitante si e’ dimezzata – la riduzione della circolazione e’ iniziata nel 1980 (pre internet) … Leggi tutto

Mestieri in estinzione: il critico cinematografico

Lorenzo Soria su Lastampa.it

Nel mondo della carta stampata sotto assedio per il calo dei lettori e delle entrate pubblicitarie, il critico cinematografico diventa una figura di cui si può fare a meno, un lusso superfluo. E mentre la categoria rischia di ridursi a una specie in via di estinzione, c’è chi reagisce con indifferenza, come si trattasse solo di uno dei tanti mestieri in difficoltà, e c’è invece chi teme che la vera vittima diventi il cinema di qualità, quello che arriva nelle sale senza avere dietro la forza di grandi star e di generosi budget pubblicitari. Ansen è preoccupato: «È un po’ come tornare indietro ai giorni in cui io ero giovane: chiunque poteva essere un critico cinematografico e andava a finire che si prendeva qualcuno dalle redazioni sportive. Tutto questo è una profonda offesa alla conoscenza e all’esperienza di molti critici».

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La gloria, l’internet, i blog

Marco Giacosa analizza la situazione

Il problema è che mi interessano troppi fenomeni. E qualche Fenomeno. E ho poco tempo. Quindi butto lì alcune riflessioni, ispirato da questo scritto di Irene.

1) Luca Luciani è un Fenomeno creato da internet. Non è diventato famoso al grande pubblico per le sue qualità manageriali, sebbene certamente godesse di una buona fama tra gli addetti ai lavori. Youtube, internet, blog: poi Striscia la Notizia, La Stampa, Il Corriere della Sera. Ma questo è un caso ancora raro.

2) Internet è sfruttato al minimo rispetto alle sue potenzialità. Quando useremo il pc come l’attuale televisore, allora la società sarà cambiata e non ce ne saremo accorti. O forse si. O forse qualcuno se ne sta accorgendo, non so. (Qui sarebbe bello fornire qualche dato sugli investimenti pubblicitari sulla rete: sono aumentati? Tanto? Poco? E’ importante il tasso di crescita, più del valore assoluto). Arrivare a casa, levarsi la giacca, gettare il maglione, accendere il pc e lasciarlo lì, acceso, da consultare o usare come oggi si fa col televideo, ma con miliardi di possibilità che il televideo non offre. Quanto siamo lontani?

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Le Monde, lacrime e sangue

Via Marco Pratellesi La crisi della carta stampata ha colpito anche Le Monde. Al consiglio di sorveglianza del quotidiano francese è stato presentato un piano di risanamento che prevede il taglio di 130 posti di lavoro e la cessione di aree deficitarie o ritenute non strategiche. I tagli riguardano il quotidiano, finora risparmiato dai precedenti … Leggi tutto

Rcs periodici lancia il suo new media

Via Pubblicità Italia RCS Periodici, ha varato la nuova divisione New Media, affidata a Francesco Carione e che, come spiega una nota emessa ieri del gruppo editoriale, “avrà l’obiettivo di sviluppare in modo originale e innovativo i prodotti editoriali di Rcs Periodici sul web e sui cellulari e attraverso i canali della televisione digitale”. Per … Leggi tutto