La strana storia del maniaco ipnotizzatore

Via repubblica.it Avrebbe molestato sette donne e ragazze, fra cui tre minorenni figlie di alcune delle vittime, facendole cadere, secondo quanto raccontato dalle vittime, in una sorta di ‘trance’ che impediva loro di reagire. Con l’accusa di violenza sessuale la polizia di Torino ha fermato un italiano di 47 anni, socio di una scuola guida, … Leggi tutto

La Voce del Popolo esce dalle chiese e va in edicola

La crisi dell’editoria tradizionale non preoccupa la diocesi torinese «La Voce del Popolo», il settimanale della Diocesi nato nel 1876, da oggi è in vendita anche in edicola. La sua diffusione si è basata finora solo sulle chiese: in vendita «self-service» nell’espositore della stampa cattolica. A volere il salto di qualità è stato il cardinale … Leggi tutto

Un MomCamp anche a Torino

Oggi di svolge a Roma un nuovo MomCamp, che nasce per far incontrare tutte le mamme online e, soprattutto, le mille comunità su Internet che riuniscono mamme, neomamme e future mamme. Un momento di incontro nel mondo reale utile per conoscersi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e magari trovare forme di collaborazione. La prima edizione di un … Leggi tutto

Mac Bün vs McDonald’s

Via Lastampa.it Non ditelo a Bossi che succede un casino. McDonald’s, il colosso mondiale della polpetta, ha dichiarato guerra a un piccolo, ma in gamba, allevatore di Rivoli che ha aperto un’«agrihamburgheria» chiamandola «Mac Bün» che in vernacolo – anche se la grafia è discutibile – vuol dire: «Solo buono». Una bella e simpatica idea … Leggi tutto

Se ci fosse ancora Norberto Bobbio

Se ci fosse ancora Norberto Bobbio prenderebbe molti di quelli che estaticamente lo celebrano e gli direbbe quello che pensa di loro e delle loro azioni. Cultura è equilibrio intellettuale, riflessione critica, senso di discernimento, aborrimento di ogni semplificazione, di ogni manicheismo, di ogni parzialità.

Io mi ricordo

Via Torino Valley blog

Nel giugno del 2008 quattro giovani torinesi – Lorenzo Fenoglio, Franco Nicola, Luca Novarino e Valentina Vaio – creano una «banca della memoria» per raccogliere, sotto forma di interviste video pubblicate su YouTube, i racconti degli anziani, prima in Piemonte e poi in tutta Italia. L’obiettivo è impedire che vadano persi per sempre i ricordi di chi il secolo scorso lo ha vissuto in prima persona. L’iniziativa ha, in breve tempo, un successo tale da ispirarne di analoghe in altre paesi europei. In Italia ne parlano Walter Veltroni su Repubblica e i telegiornali nazionali, e la notizia rimbalza anche sulle pagine del tedesco Der Spiegel.
Oggi la Banca della memoria ha un proprio sito, che vanta più di un milione di visitatori e raccoglie oltre 420 mila interviste da tutto il mondo, per un totale di 31.239 persone intervistate.

Al materiale raccolto negli anni dalla Banca della memoria è dedicato il Dvd Io mi ricordo. Novanta minuti di interviste per raccontare il Novecento attraverso le memorie di persone comuni che lo hanno vissuto quasi interamente, testimoni dei grandi eventi della storia come della vita quotidiana. Tra loro, un personaggio d’eccezione, lo scrittore Andrea Camilleri, che alla Banca della memoria ha regalato una lunga intervista.

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No segnale no canone

Ora il passaggio al digital terrestre diventa un problema politico In Piemonte non si vede bene il digitale terrestre? «No segnale no canone». E’ quanto sostiene Roberto Rao, capogruppo Udc in Commissione di vigilanza Rai, all’indomani dell’intervista concessa a La Stampa da Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio Dgtvi. Giudicando «deboli o false» alcune dichiarazioni di … Leggi tutto

Come passare al digitale terrestre senza stress

digitale-terrestre-chiaroAdiconsum propone i suoi suggerimenti per il passaggio al digitale terrestre.

Il passaggio dall’analogico al digitale è per natura problematico
Passare dalla tv analogica a quella digitale è tecnologicamente complesso. Centinaia sono i tecnici impegnati a far sì che i canali televisivi siano visibili da tutti. Forse non tutti sanno che il passaggio al digitale è una scelta europea che garantirà uno sviluppo della televisione a vantaggio della qualità della visione e della quantità di canali, mettendo finalmente ordine nella giungla delle frequenze e garantendo maggiore pluralismo.

Analizzare i propri apparati di ricezione
Prima di fare nuovi acquisti occorre verificare il proprio impianto di trasmissione televisiva. Se si ha già in casa un decoder (sat, terrestre o IPTV) durante lo switch over non occorre fare nulla. Se si ha un televisore privo di presa scart invece si potrebbero avere maggiori difficoltà. Forse sarebbe meglio acquistarne uno nuovo. Per legge i nuovi televisori in commercio hanno al loro interno un decoder digitale, al posto di quello esterno. Importante: per ogni televisore occorre un decoder! Ricordare inoltre che i videoregistratori non hanno il sintonizzatore analogico e quindi possono essere utilizzati solo parzialmente.

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Magma digitale terrestre

Il giorno più lungo è stato il giorno più caotico con infiniti disguidi

Qualcuno ieri mattina s’è trovato due «Rai Uno» o due «Rai Tre». Niente paura, si chiama “cerotto”, ideato per cautelarsi in caso di problemi. Durerà qualche giorno, poi uno dei due canali sparirà. E comunque, se vi siete trovati il “cerotto” siete fortunati. Vuol dire che vedete la tv. Voi due «Rai Tre», qualcuno nessuno. Buio totale, schermo grigio e niente tivù. O, peggio ancora, finestra sul mondo ristretta a un paio di canali di quart’ordine: «Vedo solo Rete Capri e Tele Varese», tuonava ieri sera alle otto la signora Marisa da piazza Bernini. «E lo stesso succede ai miei vicini di casa. Eppure abbiamo tutti effettuato la risintonizzazione».

Imboscate della tecnologia, nel giorno del passaggio finale al digitale terrestre per le province di Torino e Cuneo. Tre milioni di persone. Tecnicamente tutto è filato liscio. Bastava pigiare un pulsante. Alle sette tutti i vecchi ripetitori erano spenti e quelli nuovi – o riadattati – già attivi. Il segnale era pulito. Dal punto di vista pratico, invece, è stata una mezza catastrofe. Una Torino a macchia di leopardo, alloggi e interi condomini senza segnale; vallate e comuni di montagna senza televisione; centinaia di chiamate al numero verde del ministero, alla redazione de La Stampa e a quelle di tante tv private locali; una moltitudine in fila allo sportello della Rai di Torino per chiedere informazioni.

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Uniamo le Energie 2009

Via Torino Valley blog Mercoledì 7 ottobre inizia Uniamo le Energie, manifestazione dedicata alla sostenibilità ambientale, organizzata dalla Regione Piemonte a Torino Esposizioni, in corso Massimo d’Azeglio 15. Obiettivo coinvolgere chi è scettico o scarsamente informato, il tutto con un taglio divulgativo ma non noioso o accademico, adatto sia alle famiglie che intendono documentarsi sulle … Leggi tutto