Voltaire, Giorgio Oddifreddi, La Repubblica e il mondo ebraico: Detesto ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo:

Via il Fatto Quotidiano

Un post pubblicato domenica. Tema: il conflitto israelo-palestineseche in questi giorni sta vivendo un’altra pagina dai toni drammatici. Una presa di posizione molto dura nei confronti dello Stato ebraico, accusato di “logica nazista” nei confronti dei palestinesi. Ma la rimozione del suo intervento dal sito di Repubblica.it ha colto di sorpresa Piergiorgio Odifreddi (matematico, divulgatore scientifico, diventato noto anche per le sue posizioni critiche alla Chiesa cattolica). Ieri sera, infatti, il suo post nel blog “Il non senso della vita” non c’era più. Tanto è bastato, comunque, perché Odifreddi decidesse di scrivere un ultimo intervento, di commiato, per salutare i numerosi lettori che lo hanno seguito fin qui. D’altronde l’intervento in un blog non riflette la linea editoriale del giornale, che del resto nei casi più controversi – come potrebbe essere questo – può scegliere di pubblicare due interventi in antitesi (l’uno che intende confutare l’altro), davanti ai quali i lettori possono confrontarsi.

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Silviomat

Via Il Fatto Quotidiano Le mini minor per le ragazze dei festini di Arcore alloggiate nel residence di via Olgettina. I bonifici al ragionier Giuseppe Spinelli, che con l’aiuto di Nicole Minetti, saldava i conti delle bunga girls, dall’affitto alle bollette della luce. I prestiti infruttiferi per parenti, amici, politici e pulzelle varie. I finanziamenti … Leggi tutto

Il coraggio di un direttore di ammettere gli errori

Ci sono dei momenti in cui ci si sente orgogliosi di dare un piccolo contributo a cose importanti. Ieri Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano online,  ha scritto un preciso e autocritico contributo per spiegare che sostanzialmente la redazione del Fatto Quotidiano digitale e i relativi tecnici avevano fatto degli errori nel mettere su la nuova release del sito e che sarebbero tornati alla vecchia versione in attesa di mettere a punto la release avanzata. Un bel gesto, apprezzato, di dialogo e trasparenza con i lettori. Ben diverso dalle azioni di molti direttori, anche giovani e rampanti, che non amano parlare di quello che succede nelle loro redazioni e che continuano a predicare con retorica ed ex cattedra come fossero papi laici in una società medievale. Come ha dichiarato Arianna Huffington allo Iab Forum: “nella informazione in rete occorre mettersi allo stesso livello dei cittadini – lettori”. Appunto …

Abbiamo sbagliato. Anzi come direttore responsabile del sito ho sbagliato, ed è giusto dirlo chiaramente. La nuova versione de ilfattoquotidiano.it non funziona come dovrebbe. Chi ieri è riuscito a leggerci (durante le poche ore in cui siamo stati in piedi) o ha visto quanto ho scritto su facebook e twitter ha vissuto in diretta quello che è accaduto. A questo punto inutile profondersi in altre scuse agli utenti o agli abbonati. Questo giornale web è nato per dare un servizio ai suoi 400.000 frequentatori giornalieri: scrivere le notizie. Tutte le notizie che siamo in grado di trovare e valutare. Dobbiamo quindi tornare a farlo subito.

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Non si cambia la data di nascita neppure alle ragazze marocchine

Basta trovare una normale funzionaria di anagrafe onesta (Via il Fatto Quotidiano) Dietro garanzia dell’anonimato Fatima (il nome è di fantasia) ha accettato di raccontare al Fatto Quotidiano quello che è successo. Un mese fa due italiani, accompagnati da un interprete marocchino, sono venuti qui, a Fkih Ben Salah, ai piedi delle montagne dell’Atlante. Si … Leggi tutto

Fassino, Torino: il giorno dopo

Via Il Fatto Quotidiano

Fassino ha vinto, pardon ha stravinto le primarie del centrosinistra a Torino. L’ex segretario nazionale dei Ds ha ottenuto il 55,28% dei voti. Davide Gariglio, lo sfidante più combattivo, il 27,39%, Gianguido Passoni il 12,42%, Michele Curto il 4,15% e Silvio Viale lo 0,75%.

Il dato che certamente impressiona è l’affluenza massiccia dei torinesi ai seggi: 53.185 cittadini hanno votato alle primarie, donando alle casse dei partiti del centrosinistra torinese 2 euro a testa. Si tratta di un piccolo record per la città della Mole e il segreterio Pd torinese Paola Bragantini esulta: “Ha vinto la città, il centrosinistra e soprattutto il Partito Democratico”.

Diversa la situazione obiettiva della coalizione e del Pd locale. Non ci sono, ad ora, dati sulla stratificazione anagrafica dei votanti, ma un sondaggio di metà febbraio sulle intenzioni di voto dava un Fassino vincente con una distacco da Gariglio molto più modesto che quello che poi le urne hanno sancito. Lo stesso sondaggio aveva centrato il risultato di Passoni, sovrastimato di poco il voto per Curto, di molto quello per Viale.

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Un Savoia maldestramente vanesio

Beatrice Borromeo sul Fatto Quotidiano

Dopo 33 anni Vittorio Emanuele di Savoia ammette di aver ucciso Dirk Hamer, sparandogli col suo fucile nella notte sull’isola di Cavallo, in Corsica. C’è un video, che il Fatto Quotidiano ha potuto visionare e che pubblichiamo sul nostro sito web, in cui il principe si vanta dell’omicidio e di essere riuscito a farla franca nel processo-farsa in Francia.

Carcere di Potenza, 2006: Vittorio Emanuele è nella cella dov’è detenuto per l’inchiesta su Vallettopoli. Indossa una maglietta bianca con la scritta Nissan sulla schiena. Passeggia tra i letti a castello del penitenziario. E commenta le notizie del telegiornale – che parlano di lui – con i suoi compagni di prigione. È divertito, allegro. I coindagati Rocco Migliardi, Gian Nicolino Narducci e Ugo Bonazza, reclusi con lui, lo incitano: “Lei è già fuori!”. L’”erede al trono” cede alla tentazione dell’autocompiacimento, non è la prima volta che se la cava con poco: “Nel mio processo a Parigi…”.

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Berlusconi fa bene ai giornali che odia

Via Il Fatto Quotidiano La vicenda Bungagate ha degli effetti collaterali importanti sul mondo dei media liberi, quelli che il premier più volte ha consigliato di non leggere. I quotidiani italiani e i loro siti online hanno visto crescere le loro vendite e i loro accessi dopo le prime indiscrezioni sulle indagini sulle feste di … Leggi tutto

Il Fatto Quotidiano ha fatto utili per 10 milioni di euro nel 2010 e li ha divisi fra i dipendenti

Alla faccia di chi dice che lanciare un nuovo giornale non può anche essere un buon sogno imprenditoriale. Occorre fare un buon giornale ed essere giornalisti e non servi degli editori. Via PolisBlog Il Fatto quotidiano, il giornale diretto di Padellaro, Travaglio e Gomez (a cui va aggiunta una bella e agguerrita squadra di giornalisti), … Leggi tutto

Basta fare bene le cose e queste funzionano: altro che crisi dell’informazione

Peter Gomez su IlfattoQuotidiano

Il meglio deve ancora venire: archiviato il 2010 l’unica promessa che ci sentiamo di fare è questa. Come sono andate per noi le cose, del resto, lo sapete già: sono andate bene. L’avventura de Il Fatto Quotidiano, con le sue oltre 100.000 copie giornaliere, e quella de ilfattoquotidiano.it, con i suoi 250milia utenti unici che a volte superano abbondantemente i 300.000, dimostra che non ci eravamo sbagliati. Davvero in Italia, anzi sopratutto in Italia, c’era spazio per un’impresa editoriale che avesse un unico fine: scrivere tutte le notizie che i suoi giornalisti erano in grado di trovare.

In questi mesi si è parlato spesso di crisi dei media, della carta stampata che verrebbe uccisa da Internet, di giornali costretti a licenziare o a mettere in cassa integrazione i colleghi. Nessuno, o quasi, si è invece posto una domanda semplice, semplice: perché un lettore o un navigatore dovrebbe scegliere un quotidiano o un sito internet piuttosto che un altro?

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