Il flop del referendum sul contratto

Via GiornalismoBlog

L’atteso referendum sul nuovo contratto collettivo dei giornalisti si è tenuto. Il risultato è stato un flop: hanno votato in pochissimi, tra il disinteresse generale per il quesito su un contratto effettettivamente già in atto e che pochi avranno l’onore di poter firmare.

I seggi si sono chiusi in tutta Italia alle 19 del 30 maggio. La consultazione referendaria chiamava i giornalisti a esprimersi sull’intesa contrattuale siglata dalla Federazione Nazionale della Stampa e dalla Federazione degli editori il 24 marzo scorso. Il referendum ha solo valore consultivo e non ha quorum, quindi il risultato (si o no al contratto), sarà comunque valido qualunque sia il numero dei votanti.

Leggi tutto

Youtube XL

YouTube si lancia alla conquista della televisione con la sua versione ottimizzata per schermi di grandi dimensioni:  YouTube.com/XL Il sito funziona con ogni browser e con i browser colegabili alla TV come la console da gioco, del PC o di altri dispositivi. Gestibile sia da tastiera sia con il telecomando, a differenza della versione classica … Leggi tutto

Il dominio dell’ informazione ridondante e stereotipata

Via LSDI

Lo si sospettava da tempo, ma ora uno studio scientifico lo ha confermato: la varietà dell’ offerta di informazione sui siti web è molto lontana dall’ essere abbondante quanto ci si poteva immaginare. E, peggio ancora, questa offerta è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’: i siti di informazione diffondono la stessa notizia nello stesso momento, con una concentrazione estrema della produzione su un piccolo numero di argomenti che dominano completamente la scena.

Il risultato è senza appello: l’ informazione online è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’. In altre parole i siti di informazione trattano gli stessi argomenti, nello stesso tempo, allo stesso modo e la varietà di quegli argomenti è estremamente ridotta. Narvic lo definisce ‘’il regno delle notizie di agenzia a raffica’’.

La distribuzione dei risultati risponde grosso modo al principio di Pareto: l’ 80% degli articoli si concentrano sul 20% degli argomenti, l’ 80% degli argomenti vengono affrontati dal restante 20% degli articoli, spesso da un solo articolo (e quindi una sola fonte). Il ricorrere dell’ uso delle stesse formulazioni n diversi articoli che trattano lo stesso argomento, mostrache si tratta in reatà delle stesse notizie di agenzia, poco o nulla riscritte.

Leggi tutto

Chi fa la spia e chi fa il direttore

Sul fatto che Antonello Zappadu, il fotografo che ha cercato di smerciare le foto dei party berlusconiani, si sia comportato da vera volpe non ci piove. Tentare di vendere le foto in questione a Panorama, ammiraglia della stampa filo governativa, non depone molto a favore della intelligenza operativa. L’incedere successivo dei fatti porta dei nuovi sviluppi molto inquietanti sul modo di agire di giornalisti e direttori ai tempi del berlusconismo. Ma la rete ci dovrebbe ridare speranze: continuiamo ad essere in attesa di un editore estero che pubblichi le foto in questione. Solo per capire quali segreti militari da tutelare per la sicurezza dello stato si celino in queste 700 fotografie. (Via il Barbiere della Sera)

Insomma, che succede? Che Belpietro, grazie a un suo giornalista, viene a sapere che che Antonello Zappadu ha scattato un sacco di foto che farebbero venire l’acquolina in bocca a decine di giornali, quelli veri.  Nella villa di Berlusconi girano un po’ di tette al vento e sotto le docce di villa Certosa, nulla di particolarmente pruriginoso, pare, nulla di diverso da ciò che i rotocalchi di gossip, in prima fila “Chi”, la Novella 200 del gruppo Berlusconi, pubblicano ogni settimana.

Belpietro, si legge sempre nell’esposto, decide di non acquistare le fotografie. Giusto. Non si puo’ dire che rientrino nella sua linea editoriale. Solo che poi che fa? Fa la spia.

Leggi tutto

Quei comunistoni del Times: giù la maschera del clown

Via Corriere.it

Durissimo attacco del Times nei confronti di Silvio Berlusconi. «L’aspetto peggiore del comportamento di Berlusconi non è il fatto che sia un buffone sciovinista. E nemmeno che si accompagni con donne di 50 anni più giovani, abusando della sua posizione per offrire loro lavoro come modelle, assistenti personali e anche, suona assurdo, candidate al Parlamento europeo. La cosa più scioccante è l’assoluto disprezzo con il quale tratta gli italiani». Inizia così l’editoriale del quotidiano londinese, di proprietà del magnate Rupert Murdoch, padrone anche di Sky, dedicato al presidente del Consiglio italiano.

Continua poi l’articolo: «L’anziano libertino (Lothario sul Times, ndr) può trovare divertente, o anche temerario, fare il playboy, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie, o facendo commenti che per molte donne sono grottescamente inappropriati. Non è il primo o il solo il cui comportamento privo di dignità sia inappropriato per la sua carica.

Leggi tutto

I candidati sotto esame

Vittorio Bertola propone domande argute ai candidati per la provincia di Torino Tutti gli schieramenti parlano di nuove tecnologie come chiave per lo sviluppo… ma voi sapete usare un computer? Siete in grado di gestirvi da soli un profilo Facebook? Tenete un blog, rispondete alle e-mail dei cittadini personalmente… o fa tutto qualche stagista in … Leggi tutto

Lettere al direttore

Mario Calabresi inaugura un nuovo spazio Così da oggi La Stampa fa un piccolo passo avanti: questa pagina apparterrà interamente a voi, abbiamo spostato le rubriche per far posto, accanto alle lettere, all’editoriale dei lettori. Non dovrà essere una lettera più lunga ma la vostra opinione, una storia, una testimonianza. La lunghezza dovrà essere di … Leggi tutto