Rdio parte per gli Stati Uniti

E’ finalmente partito Rdio il progetto lanciato dai creatori di Kazaa e Skype che offre l’ascolto dimusica in streaming. Rdio può anche essere ascoltata dai dispositivi mobili. Rdio, pronounced r-dee-o, the new social music service founded by Janus Friis with Niklas Zennström and Atomico, a leading technology investment group, today unveiled its plans to change … Leggi tutto

Per Google un rinfresco più veloce alla caffeina

Via Google blog

Today, we’re announcing the completion of a new web indexing system called Caffeine. Caffeine provides 50 percent fresher results for web searches than our last index, and it’s the largest collection of web content we’ve offered. Whether it’s a news story, a blog or a forum post, you can now find links to relevant content much sooner after it is published than was possible ever before.

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Cronache di banda semi larga lungo lo stivale

Via Pino Bruno Sta avendo successo l’iniziativa congiunta di questo blog con SOS Tariffe e Tom’s Hardware, per verificare le prestazioni dell’italico Adsl. Cioè, paghiamo quanto ci promettono gli operatori? Scopo della nostra iniziativa è soprattutto delineare lo scenario italiano per mantenere vivo il dibattito sulle reali performance della banda larga. Ebbene, al nostro appello … Leggi tutto

La lunga storia di Eda

Daniele Martini sul Fatto Quotidiano via Grnet.it

Viene male all’idea che la supersegreta, supersicura, superprotetta rete di comunicazione tra Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza non sia in mano allo Stato, ma in quelle di una signora di origini polacche, Edoarda Wesselovsky, attrice di una qualche notorietà in gioventù. La rete si chiama Eda (Enterprise Digital Architects), ed è un impianto gigantesco di telefonia e dati in ponte radio di cui quasi tutti ignorano perfino l’esistenza, la più grande infrastruttura d’Italia di telecomunicazioni dopo quella Telecom, ultramoderna, informatizzata, digitale. Un sistema nevralgico studiato per far viaggiare in sicurezza assoluta telefonate e dati di poliziotti e 007, le conversazioni dei ministri, le comunicazioni delle questure e delle prefetture, le informazioni riservate e sensibili, da quelle sui ricercati a quelle sulle targhe delle auto sospette, dai resoconti sulle indagini alle segnalazioni degli agenti. E che entra in funzione anche nei momenti di emergenza a sostegno   della Protezione civile, affiancando le comunicazioni tradizionali o sostituendosi ad esse nel caso siano danneggiate o messe fuori uso dai terremoti, dalle catastrofi, dalle sciagure.

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Il Fatto Quotidiano sul web chiede aiuto alla Rete

Via l’Antefatto Dunque ci siamo. Tra poche settimane Il Fatto Quotidiano sarà finalmente on line. In queste ore i nostri tecnici e i nostri giornalisti sono al lavoro per stabilire la data definitiva dell’uscita del sito in versione Beta. Poi, per tutta l’estate vedremo come funzionano le cose, ascolteremo i suggerimenti che ci arriveranno dalla … Leggi tutto

Steve Jobs e la stampa di serie A,B,C …

Via Pino Bruno

Sostiene Steve Jobs, amministratore delegato di Apple: “Non voglio che ci trasformiamo in una nazione di blogger”. E aggiunge: “Una delle mie convinzioni più profonde è che la democrazia dipenda da una stampa libera e forte”. Ergo, si devono: ” aiutare quelle organizzazioni che stanno cercando nuovi modi di diffondere le notizie, pagandole, in modo che possano mantenere intatta la loro organizzazione”. Insomma, Jobs come Murdoch e De Benedetti.

Fin qui quasi nulla di nuovo. Agli editori piace fare distinzioni tra giornalismo di serie A (grandi giornali) e di serie B (blogger o siti di informazione e controinformazione). Come non condividere l’appello alla democrazia che dipende da una stampa libera e forte? Certo Jobs non conosce bene gli editori italiani e quanto pagano i loro collaboratori. E’ ovvio che i lettori sono disposti a pagare, purché si tratti di informazione di qualità e di inchiesta, originale, non velinara.

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Comunicare Global Voices

Comunicare Global Voices Online è un progetto mirato a presentare e diffondere nel panorama italiano le attività di questa importante iniziativa centrata sul giornalismo partecipativo. Pur trattandosi di una testata-network tra le più seguite nel mondo dell’informazione internazionale e nell’ambito online, il grande pubblico e i media mainstream del nostro Paese sono ancora lontane dal … Leggi tutto

I contenuti a pagamento e i contenuti gratuiti a braccetto

Via kippreport.com Can paywalls work? They are going in the opposite way to the natural traffic, the natural flow of digital, which is all about mutualization, about increasing scale, about building communities. We don’t think the paying-for-content mechanics work for us. That’s not to say it won’t work for Murdoch. He’s got a bigger spread … Leggi tutto

Lo spot sfonda online

Alessio Jacona via l’Espresso

“Per il 2010 ci aspettiamo una crescita dell’advertising online pari al 12 per cento: il doppio della crescita della pubblicità televisiva e il quintuplo di quella del mercato nel suo complesso”. Roberto Binaghi è il presidente di Iab, l’associazione che si occupa dello sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva, e vede la luce della ripresa attraverso la lente di internet: “Circa il 90 per cento delle imprese italiane ha in programma di aumentare gli investimenti sull’online nei prossimi due anni. Facciamo parte di un’industria che sta crescendo in un contesto economico non favorevole”.

Entrando nel dettaglio, come si articola la crescita dell’advertising online prevista da Iab? “Una buona parte di essa, circa il 50 per cento, sarà costituita dal search – spiega Binaghi – l’altra metà sarà costituita da forme pubblicitarie display, l’anima più conservatrice dell’advertising online legata a formati tradizionali. C’è poi una parte di iniziative “speciali”, che sono un pezzo importante del puzzle perché spesso fanno da traino a tutto il resto”.

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