The company behind the Web browser Opera is weeks away from submitting it to Apple’s iPhone store for approval, a spokesman said Friday. The result, according to the Norwegian company, would be a browser up to six times faster than the iPhone’s default Web tool, Safari.
The question raised by the plans — and the major publicity push Opera made last month at the Mobile World Conference in Barcelona, Spain — is whether Apple will approve the application — in effect creating competition for its own product. At the South By Southwest Interactive festival in Austin, Opera spokesman Thomas Ford demonstrated for CNN the Opera Mini app being developed for the iPhone.
Internet
Un Google bestiale
THE BEAST FILE: GOOGLE from Hungry Beast on Vimeo.
Startup Cloud
Via Nicola Mattina Nasce Startup Cloud, un progetto con cui Elastic intende contribuire all’ecosistema delle startup italiane nel settore dei social media e del web 2.0 creando un punto di incontro tra gli imprenditori, trasferendo loro know how utile alla trasformazione di un progetto in un’impresa, esportando all’estero le migliori esperienze maturate in Italia. La … Leggi tutto
Le elezioni amministrative fanno bene al web
Dalla home page di un importante sito cuneese
Renzo Rovaris ha aperto un blog
L’ex direttore del CSI Piemonte Renzo Rovaris ha aperto un suo blog in cui , riprendendo da Nuovi Strumenti, scrive Questo ho costruito negli anni, aiutato da tante persone e guidato dalle istituzioni locali: ricordo l’impegno di molti politici, a partire da Aldo Viglione che volle la nascita del Consorzio, fino a Enzo Ghigo che … Leggi tutto
Youcapital.it: la via italiana per il crowdfunding nel mondo dell’informazione.
Parte il progetto di Youcapital, la versione made in Italy del croudfunding di progetti giornalistici e nel settore dell’informazione che sta ottenendo importanti successi oltre oceano ed è considerata oramai uno dei possibili percorsi per finanziare il giornalismo del futuro. Il progetto, non- profit, è realizzato dall’ Associazione Culturale Pulitzer, che ha l’obiettivo di promuovere strumenti e attività a sostegno della progettualità individuale e di gruppo, nel mondo del giornalismo, dell’informazione e della comunicazione. Chi desidera vedere finanziato il suo progetto basta che lo descriva e proponga a Youcapital
L’economia dei giornali secondo Hal Varian
030910 Hal Varian FTC Preso
Mentana riparte dal web
Via corriere.it Niente tv? I faccia a faccia si fanno sul web e li conduce Enrico Mentana. Da domani, giovedì 11 marzo, su Corriere.it arriva «Mentana condicio – Vietati in tv, liberi sul web». Si tratta di una serie di incontri con i protagonisti della campagna elettorale, condotti da Enrico Mentana. Così il Corriere della … Leggi tutto
I furbetti dei Social Network
Che idea, Facebook. Il social network basato sugli elenchi universitari creato dal giovanissimo Mark Zuckerberg ha raccolto in pochi anni di esistenza milioni di utenti (e di dollari). Attraverso un sito lineare, pulito e facile da utlizzare, in cui Zuckerberg si è limitato a raffinare l’idea delle catene umane e degli indirizzari universitari (i ‘face book, appunto) per mettere in contatto persone che si conoscono, perse di vista o anche perfetti sconosciuti. Un’idea così immediata che sembra strano non fosse venuta a qualcun altro prima. E forse è proprio così.
Il blog Business Insider ha pubblicato in questi giorni di presunti comportamenti non propriamente puliti di Zuckerberg risalenti al 2004, poco prima dell’esplosione di Facebook. Secondo le accuse, il giovane informatico avrebbe creato il social network utilizzand idee e codice da un progetto universitario molto simile, HarvardConnection, poi diventato ConnectU. Non solo: Zuckerberg avrebbe anche violato gli indirizzi mail di alcuni giornalisti che stavano indagando sulle sue attività già sospette al tempo. Secondo l’indagine infatti, Zuckerberg avrebbe approcciato il team di lavoro di ConnectU ottenendo l’accesso al loro codice con l’intento dichiarato di collaborare con loro. Mentre di fatto, secondo le accuse, stava mettendo in piedi la struttura di quello che poi sarebbe diventato il fenomeno Facebook.
Accordo per la banda larga entro il 2015 nei 192 comuni piemontesi ancora digital divisi
La Giunta regionale del Piemonte ha approvato ieri l’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese, per fornire la banda larga ai comuni ad oggi esclusi dal servizio. Entro tre mesi dalla firma, saranno individuati i territori su cui intervenire e le modalità di esecuzione degli interventi, per la cui realizzazione ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2015.
I 192 Comuni con “divario digitale” citati dall’Accordo di Programma sono ripartiti per provincia: 57 a Cuneo, 29 a Torino, 28 sia ad Alessandria che a Vercelli, 16 ad Asti, 13 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 a Biella e 10 a Novara.
Mediagazer: il Techmeme delle news sui media
Dalla presentazione di Mediagazer
The media business is in tumult: from the production side to the distribution side, new technologies are upending the industry. What do news organizations need to do to survive? Will books become extinct? When will an audience pay for content? Can video bring television and the internet together? Will the iPad save us all? Keeping up with these changes is time-consuming, as essential media coverage is scattered across numerous web sites at any given moment.
Mediagazer simplifies this task by organizing the key coverage in one place. We’ve combined sophisticated automated aggregation technologies with direct editorial input from knowledgeable human editors to present the one indispensible narrative of an industry in transition. We collect relevant takes on an issue and package them together in a comprehensive group of links. That way, you not only get the lead opinion on an issue, but you can easily find the supporting, opposing, smart, controversial, notable, and previously unseen viewpoints. You get the big picture.