10 domande 10 sul concorsone per giornalisti Rai in programma a Bastia Umbra

Il primo luglio 2015 ci dovrebbe essere la prima prova di un epico concorso per entrare come giornalisti in RAI a cui si sono iscritti 5 mila giornalisti professionisti pari a circa un sesto dei giornalisti professionisti in Italia. Il concorso è stato convocato dopo 13 mesi di silenzio dall’accettazione delle domande d’ammissione con soli 21 giorni di preavviso arriva la convocazione, in un posto (Bastia Umbra) scomodo praticamente per tutti in un giorno infrasettimanale. Ecco 10 domande a cui la Rai dovrebbe rispondere.

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Inps unica salvezza di Inpgi … basta fare 4 conti per capirlo

 Via l’opinione Allarme per l’istituto di previdenza dei giornalisti. Il pericolo è quello di dover confluire nel calderone dell’Inps presieduto dal professor Tito Boeri, così come altri fondi speciali. La causa? Il buco di bilancio di circa 90 milioni di euro registrato soprattutto a causa delle ultime due pessime stagioni per il mondo dell’editoria, crisi … Leggi tutto

Libertà di informazione secondo Freedom House l’Italia è in coda all’Europa

Guido Scorza sul Fatto Quotidiano

Freedom House, l’organizzazione non governativa statunitense che dal 1980 mappa e monitora lo stato della libertà di informazione nel mondo, ha appena pubblicato il rapporto 2015, relativo allo scorso anno.

I dati relativi all’Italia sono assai poco confortanti: il nostro Paese resta, in termini di libertà di informazione, 65° su 199 ma, soprattutto, nella schiera degli Stati che Freedom House definisce “parzialmente liberi” in termini di libertà di informazione.

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Anteprima Digit venerdì 27 marzo 2015 a Prato

Dal sito Digit Venerdì 27 marzo 2015 anteprima #digit15 alla Camera di Commercio di Prato. L’incontroprevisto per le 10 della mattina è stato convocato dagli organizzatori della manifestazione (che poi come forse saprete siamo noi di Lsdi) per parlare del programma della prossima edizione del festival del giornalismo digitale. A margine dell’incontro, per scaldare i motori … Leggi tutto

Quando un paese perde il senso dell’informazione: giustificarsi per dare troppe notizie

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano Prima o poi doveva capitare. Ci tocca giustificarci per il peccato mortale di dare troppe notizie. Alcuni commentatori sul nostro sito, che evidentemente preferiscono non sapere e dunque hanno sbagliato giornale, ma anche Giuliano Ferrara e Giampiero Mughini, non si danno pace perché il Fatto ha raccontato gli altarini e gli … Leggi tutto

#openfnsi il racconto condiviso del 27o congresso dei giornalisti italiani

Via Lsdi Dal 27 al 30 gennaio 2015 a Chianciano si svolge il 27o congresso dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Si tratta di un congresso molto importante perchè dato il periodo storico ed economico che viviamo, gli esiti del congresso potranno decidere un buon futuro o un oscurantismo mortale per l’informazione e per i giornalisti … Leggi tutto

Paghi 1 prendi 4: gli effetti collaterali della fusione Stampa – Secolo XIX

Dal sito di Franco Abruzzo

Redattori e collaboratori sono avvertiti. Un pezzo potrà essere pubblicato identico nelle due testate (che avrà stesso titolo e sottotitolo) ma retribuito con un solo “gettone” e ciò varrà anche per i giornalisti assunti a tempo pieno. Nel pacchetto pago 1 prendo 4, ovviamente (come da contratto) è compresa la pubblicazione degli articoli sui siti internet delle testate della società editrice Itedi Spa. Questa realtà emerge da un lettera che l’Editrice La Stampa Spa ha trasmesso ai collaboratori attorno al 22 dicembre. Ecco il testo: “Gentile Collaboratore, come Le è noto, l’Editrice La Stampa S.p.A. (“LS”) e la Società Edizioni e Pubblicazioni S.p.A. (“SEP”), hanno dato corso ad una operazione di fusione per incorporazione di SEP in LS. Dal 10 gennaio 2015, data di efficacia dell’operazione, la nostra società Editrice La Stampa S.p.A. assumerà la denominazione sociale di “Italiana Editrice S.p.A.” abbreviabile “Itedi S.p.A.”.

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L’amaro declino dei giornali cartacei … la befana porta loro carbone

Via Formiche: La Befana ha portato cenere e carbone alla stampa italiana. Da un lato, la legge di stabilità comporta una drastica riduzione dei contributi pubblici (che riguardano quasi esclusivamente la stampa su carta). Dall’altro lato, sta continuando l’epidemia fatale che affligge le piccole televisioni locali. Da un altro ancora, tre dei maggiori quotidiani italiani … Leggi tutto

Come si rielabora una notizia ovvero il giornalismo con la schiena dritta tendente a 90 gradi

La notizia pubblicata dal Giorno

Chi è quel biondo che in un primo pomeriggio di piena luce dell’aprile milanesesvicola e si acquatta tra le auto in sosta, tentando di nascondersi, seminudo, solo giacchetta e plaid avvolto in vita? Lapo Elkann? Possibile? Lapo, erede di dinastia industriale che, di nuovo, lo scorso aprile si infila da vittima predestinata in un’altra storia di ricatti subiti, per coprire – simbolo quella copertina foglia di fico – scelte di vita avventurosa, non in linea col bon ton di stirpe.

Lapo, classe 1977, ancora vittima sia di ricatti subiti che di ricatti interrotti. Il suo svicolare in déshabillé tra le auto, per motivi che nessuno sa, è l’avvio di una storia appena sbarcata davanti al giudice delle indagini preliminari, Stefania Pepe, chiamata a convalidare un arresto in flagranza di reato, martedì al Four Season di Milano, e ordinato dal pm Giancarla Serafini. L’arresto di un giovane cameriere di una cooperativa, 31 anni, E.B., incensurato, assistito dall’avvocato Antonio Nebuloni, che quell’incontro casuale e allucinato tra le auto in sosta, ha trasformato in un estorsore. Beccato con tanto di busta in mano – che avrebbe dovuto contenere il denaro pattuito a 90mila euro – appena ricevuta da un uomo di fiducia di Lapo, Nelson Shawn, e nella cornice pregiata dell’hotel extralusso. Il cameriere è arrestato, il fratello (F.B.) è indagato; e dalle retrovie di una stangata di famiglia ai danni di Elkann fa capolino la figura del solito fotografo, ex Vallettopoli, ex scuderia Corona, il Fabrizio Bicio Pensa che non ha mai perso il vizio (dai tempi di Trezeguet) di monitorare i vizietti dei vip.

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Difendersi da internet ovvero una guida a un uso consapevole giuridicamente corretto della Rete

Fra un po’ di giorni il 17 dicembre con il Sole 24 Ore esce in edicola Difendersi da internet dalla privacy al diritto all’oblio: i nuovi scenari della responsabilità nella rete scritto dalla bravissima collega toscana Deborah Bianchi avvocato pistoiese – fiorentino. Il volume esamina  i lineamenti della più recente giurisprudenza italiana e internazionale sui … Leggi tutto