La terza via all’ipad

Via Marco Formento

Mi piace pensare che esista una terza via che non considera il prodotto/device/piattaforma digitale e la relativa esperienza utente come la raccolta delle sue features. Che riesca ad esprimere insomma il punto di vista del non specialista/nerd/geek, ovvero la prospettva che conta davvero se ci si appassiona non solo ai mercati digitali, ma alle società che tali mercati incontrano. Se così non fosse, l’iPod non sarebbe che un player mp3 peggiorato dal DRM; l’iPhone un HTC con meno megapixel; l’iMac un pc senza floppy.

Su questa via ‘terza’ possiamo allora provare a collocare, e riportare, alcuni ragionamenti:

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Journalism Lab: gli appuntamenti

Ecco l’elenco  degli appuntamenti del Journalism Lab all’interno del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia (21-25 aprile 2010) Gli ebook reader e i tablet allungheranno la vita dei giornali ? mercoledi 21 aprile mattino L’ho letto sul telefonino: il futuro prossimo dell’informazione mobile; mercoledi 21 aprile pomeriggio Problemi digitali: la difficile vita di chi fa … Leggi tutto

Riflessioni sparse sul futuro dei media cartacei e digitali

Via Massimo Cavazzini

a Milano si è tenuto un incontro, organizzato da The Ruling Companies, sul futuro dell’informazione. “I giornali di carta e l’informazione su Internet: confronto e prospettive” il titolo, relatori Marco Tosi di Icon Medialab, Giuseppe Minoia di Eurisko, Claudio Giua Gruppo Espresso, Paolo Panerai di Class Editori, Luca De Biase de Il Sole 24 Ore e Marco Pratellesi di Corriere della Sera. In sintesi questi gli interventi a beneficio di chi non c’era :)

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La vestizione di valore economico dell’Ipad

Via Vittorio Zambardino

Ora io ritengo molto seria e degna di attenzione questa stringa di eventi. Perché di tutte le cose che si son dette dello iPad, quelle giuste sono nella considerazione che senza contenuti il “super iPhone” è come un treno senza passeggeri. E l’operazione è piuttosto semplice da intravvedere: rendere l’iPad il veicolo di un nuovo modo di distribuire contenuti, ripetendo con l’informazione (e altre aree dell’intrattenimento) il successo dell’iPhone con la musica.

Convergono con la giustezza del ragionamento anche le considerazioni che qualche giorno fa ha fatto Hal Varian, chief economist di Google e da sempre studioso dell’economia del contenuto, a proposito di cosa funziona e cosa no nel modello dei giornali a pagamento. Funzionano, dice l’autore di Information Rules, i dispositivi dedicati, che racchiudono e custodiscono il valore dentro un dispositivo. Non funzionano i “pay wall”, traduciamolo con “pacchetti a pagamento”, ma nell’accezione americana è qualcosa di più ed ha a che fare col “tassametro” cui pensa il NYT. Sono troppo aggirabili e  non danno niente in più rispetto al web ormai consolidato.

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L’agonia della tv locali a causa del digitale terrestre

Marco Castoro su Italia Oggi Con l’avvento del digitale terrestre le tv locali hanno cominciato un’agonia che rischia di decretarne la chiusura delle trasmissioni. Ci sono 5 problemi che le emittenti regionali non riescono a risolvere: 1) il deprezzamento drastico del valore della frequenza a disposizione che si è avuto col dtt; 2) l’offerta televisiva, … Leggi tutto

La strage della freepress

Via LSDI La diffusione di giornali gratuiti è triplicata fra il 2003 e il 2008, passando da 14 a 42 milioni di copie. Nel 2008 però la tendenza si è fermata e la diffusione è rimasta allo stesso livello del 2007. E nel 2009 invece la diffusione dei quotidiani free ha cominciato a declinare, in … Leggi tutto

Un Ipad Malinconico

Franco Abruzzo riporta una intervista al Carlo Malinconico presidente Fieg

Come si stanno preparando i giornali per sbarcare sull’iPad?
L’arma più efficace che abbiamo è senza dubbio la qualità. Proprio leggendo in questi giorni, su vari quotidiani, il livello degli approfondimenti e delle inchieste sul lancio del nuovo computer di Apple, uno su tutti l’intervento su l’Unità firmato Serge Latouche, mi sono convinto che questa sfida si può vincere.
Si vince anche lasciando le notizie gratuite sul web?
No, in qualche modo, quella qualità, quel livello di ricerca e accuratezza che si richiede ai giornali deve essere remunerato.
Come?
Magari proprio con le modalità dell’Apple Store con cui tanti produttori di musica stanno vincendo la battaglia contro la pirateria, oppure con una tesserina prepagata a scalare che riunisca i servizi di tutti i principali siti internet di notizie.
La pubblicità ancora non basta?
Ancora no, per ora è una prospettiva, interessante, ma ancora non pienamente sviluppata.
Ma un giorno si rinuncerà alla carta?

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Go!WebDesig il 6 febbraio a Milano

Go!WebDesign è il primo Workshop Italiano dedicato al WebDesign 2.0, organizzato dal geniale e multiforme JuliusDesign. Durante l’evento è possibile  approfondire le proprie nozioni e la propria figura professionale nel campo del design. Il Programma del workshop La prima edizione di Go!WebDesign fa parte del programma ufficiale del WebDesign International Festival.

L’inquietante silenzio dei media sull’intervista di Gilioli a Taormina

E’ inquietante per la libertà e per la democrazia di questo paese e per il sistema dell’informazione dello stesso che nessuno dei media tradizionali abbia ripreso l’intervista di Alessandro Gilioli all’avvocato Carlo Taormina del 29 gennaio in cui l’ex avvocato di Berlusconi racconta (se servisse per chiarire qualche cosa agli italiani)

«Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam».

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Massimario minimo di giornalismo futuro

Via Marco Bardazzi “Fai quel che sai fare meglio, e fai un link a tutto il resto” “L’informazione vuole essere libera” “Se la notizia è importante, sarà lei a venire a trovarmi” “I nostri lettori ne sanno più di noi” “La trasparenza è la nuova obiettività”