Ieri, sabato, solo Stampa, Unità e Repubblica hanno scelto di ignorare il fatto che mercoledì prossimo uscirà un nuovo quotidiano. Si chiamerà il Fatto Quotidiano e sarà un giornale di giornalisti, come amano ripetere Antonio Padellaro e Marco Travaglio. ieri ne parlano diffusamente Corriere, Foglio (bellissimo articolo), Libero e Giornale, ognuno naturalmente con la propria impostazione e le sue critiche. Ma almeno non negano ai propri lettori il diritto ad essere informati di una novità – solitamente bene augurante per la democrazia – come la nascita di un giornale d’informazione.
Questo piccolo evento, però, a Ezio Mauro, Mario Calabresi e Concita de Gregorio è un po’ indigesto. Sarà perché dirigono giornali alle prese con tanti problemi, o perchè vengono tutti da una scuola ottima quanto altezzosa come quella di Repubblica, ma intanto oggi il prestigioso trio si è distinto per il silenzio. Perchè?
Media
Qualche pensiero sul digitale terrestre
Via Alessandra Comazzi Il 24 settembre parte in tutto il Piemonte il digitale terrestre.Il passaggio sta avvenendo, ci sono problemi, segnali criptati, proteste (e mica soltanto degli anziani), la tecnologia non è necessariamente complicata, ma un po’ sì. Questa, che è una rivoluzione, non risulta insomma semplice come quella degli Anni Settanta, quando fu inventato … Leggi tutto
Digitale terrestre: tempo per lo switch off in Piemonte occidentale
Fra il 24 settembre e il e il 9 ottobre nell’area del Piemonte Occidentale – Torino, Cuneo e decine di Comuni delle province di Asti e Alessandria – si passerà integralmente al digitale terrestre abbandonando in modo definitivo il segnale analogico. In particolare, sono interessati i centri in cui il 20 maggio era già scattato il passaggio al digitale per Rete4 e Rai2, compresi Tortona e il 10% del territorio di Alessandria. In questi Comuni senza decoder non si potranno più vedere le trasmissioni tv.
Presentato il Fatto Quotidiano
Via Dagospia Il Fatto Quotidiano e’ stato presentato nella sede della stampa estera da Padellaro, Colombo, Travaglio, affiancati da Giorgio Poidomani, amministratore delegato dell’Editoriale Il Fatto (e gia’ ad dell’Unita’) e da Peter Gomez che, insieme a Marco Lillo, ha lasciato l’Espresso per lanciarsi nella nuova avventura. In platea Luca Telese, Sandra Amurri e Beatrice … Leggi tutto
Vecchio e nuovo giornalismo a confronto atto secondo
Nell’era dell’affermazione inequivocabile dei media digitali come veicolo primario dell’informazione ed in una situazione italiana che vede gli editori opporsi pesantemente contro l’egemonia di Google in rete, è giusto interrogarsi e confrontarsi sull’evoluzione digitale dei media di informazione e del giornalismo. Il dibattito si svolgerà il 23 settembrepresso la Sala Lanfranchi del Circolo della Stampa … Leggi tutto
Domanda intelligente e pertinente
Da una mail a Dagospia Caro Dago, come mai se Berlusconi querela “Repubblica” e “L’Unità” la libertà di stampa è in pericolo e se invece Fini querela “Il Giornale” è tutto nella norma?
Siamo tutti farabutti
Anche il Festival del Giornalismo partecipa alla campagna di Repubblica Siamo tutti farabutti. Scaricate l’immagine e inviate una foto con la scritta del cartello oppure uno scatto mentre mostrano una copia di Repubblica. Le foto vanno inviate a [email protected] in formato jpg: risoluzione 800 x 600 pixel. Vanno indicati anche nome, cognome e città. In … Leggi tutto
Garko batte Berlusconi nell’Auditel
Via Repubblica Gabriel Garko batte Silvio Berlusconi: la fiction L’onore e il rispetto onda ieri sera su Canale 5 ha avuto la meglio, quanto ad ascolti, sulla puntata di Porta a porta che ospitava il presidente del Consiglio: l’ammiraglia Mediaset ha ottenuto il 22.61% di share con 5.750.000 di spettatori contro il 13.47% e 3.219.000 … Leggi tutto
Google Fast Flip per sfogliare le notizie
Google ha lanciato Fast Flip, il nuovo aggregatore di notizie on-line che aggrega le news dei principali siti di informazione. Fast Flip permette agli utenti di navigare velocemente attraverso le notizie, sfogliando le pagine come un giornale virtuale, con la possibilità di selezionare gli argomenti più letti o quelli consigliati e di condividerli con gli … Leggi tutto
Murdoch inizia a far pagare dai contenuti mobili
Via PaidContent
The Wall Street Journal is ready to start charging for mobile access on the Blackberry and iPhone, News Corp . CEO and chairman Rupert Murdoch told attendees at the Goldman Sachs Communacopia XVIII Conference. He didn’t offer a time frame for the charges, but indicated it would it start in a few months. Further down the road, Hulu can be expected to institute some sort of pay-per-view or subscription model, Murdoch said. The details there have yet to be worked out with NBC Universal and Disney , along with other content providers. Additionally, Murdoch expressed some displeasure with Amazon’s Kindle. He much prefers the terms with Sony, though he didn’t offer specifics. Although Amazon hasn’t revealed its revenue split, it generally takes a 70 percent cut. (A recording of the webcast will be available here, later in the day).
Il backstage dell’inaugurazione dei nidi d’amore
Mentre Berlusconi inaugurava i nidi d’amore a Onna c’era Anna (miss Kappa) in loco che raccontava il backstage dell’evento, quello che non si vedrà nei cinegiornali televisivi (pardon in tv) e cartacei (pardon in molti giornali).
Cittadini pochissimi, spiegamento enorme di forze dell’ordine e protezione civile e croce rossa e dame di carità e misericordia e tantissimi giornalisti. Entro senza problema. Mi accolgono le macerie di Onna che vedo, dal vivo, per la prima volta. Una curva, si apre davanti a me lo scenario delle casette mobili. Villaggetto colorato, fiori alle finestre. Il prato solo davanti ad una casa, quella che servirà per il set. Le altre hanno terra battuta coperta di paglia. Mi avvicino, apro una porta e varco l’uscio. Vedo un’abitazione che mi fa pensare ad una roulotte, ma decorosa e vivibilissima.
Telecrazia in fase avanzata
Uno speciale di Porta a Porta in prima serata martedì, dedicato alla consegna delle prime case ai terremotati d’Abruzzo, farà slittare la prima puntata della nuova stagione di Ballarò. Una decisione che il vicedirettore generale Antonio Marano motiva con la volontà di “valorizzare un momento importante per il Paese”. Ma che crea polemiche. “E’ un atto immotivato ai miei occhi, non riesco a comprenderne le ragioni. Avremmo potuto trattare gli stessi temi dello speciale di Raiuno, non vedo il motivo di sostituirci” commenta il conduttore Giovanni Floris. “Si tratta di una decisione presa contro il nostro parere” sottolinea il direttore di Raitre, Paolo Ruffini.
Marano, però, difende la scelta e nega contrasti: “Per Ballarò non c’è alcun problema, è solo uno spostamento che abbiamo ritenuto opportuno visto il tipo di evento e per non far sovrapporre due programmi di approfondimento”. Spiegazioni che non convincono nè Floris nè Ruffini. “Abbiamo
un inviato in Abruzzo da due settimane – spiega il giornalista di Rai 3 -, e la cerimonia del 15 settembre era un avvenimento previsto da prima che presentassimo la trasmissione. Naturalmente poi avremmo parlato anche di altro, di attualità politica e di attualità economica”.