Gli italiani bocciano l’etica dei media italiani, si salva internet

Via Il Giornalaio

Si è tenuto ieri a Milano un convegno organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia su «il futuro del giornalismo: etica e professione». Nell’ambito dell’incontro sono stati presentati i risultati di tre indagini demoscopiche sull’etica del giornalismo effettuate intorno a giugno di quest’anno. La sintesi delle evidenze emergenti sul tema è raccolta dal grafico sottostante pubblicato da «Affari Italiani».

Ad esclusione della Rete, unico media promosso dai partecipanti al sondaggio, emerge con chiarezza un giudizio negativo relativamente all’eticità di mezzi ed attori dell’informazione e della comunicazione italiana. Ad essere clamorosamente bocciati sono la televisione, le imprese che investono in pubblicità e chi per lavoro [pubblicitari e addetti alle pr] le assiste, ma anche giornali e giornalisti ottengono un giudizio negativo.

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Revenue van cercando

Via Il Giornalaio

Le edizioni online di quotidiani e periodici sono sostanzialmente esclusi da quella è la fetta più consistente degli investimenti in  comunicazione online: il search advertising. Format per il quale nel nostro paese non esistono dati consolidati ufficiali.

All’esclusione dal format che rappresenta da solo il 50% del mercato si sommano la riduzione della quota di ricavi unitari derivanti da display advertising e la diminuzione significativa dei listini di vendita alle aziende, agli investitori pubblicitari, per questo tipo di comunicazione, una bassissima propensione da parte degli internauti a cliccare sugli annunci che, infatti, generano tassi di conversione mediamente inferiori al 0,20%.

A questi aspetti si aggiunge una generale scarsa capacità di coinvolgimento con linguaggi e modalità di porgere arcaici che non si sono ancora adattati ed evoluti alla comunicazione digitale sia in termini di proposta dei contenuti degli editori, come dimostrano i dati sulla scarsa permanenza temporale all’interno delle edizioni online dei quotidiani,  che di soluzioni creative degli addetti ai lavori del settore pubblicitario, testimoniate dai dati precitati e dallo scarso impiego di forme che vadano oltre la consuetudine, siano esse nei mezzi classici con gli annunci tradizionali piuttosto che attraverso i banner che ne sono la trasposizione digitale.

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Un vademecum per Giornalismi e Giornalisti a Firenze

Qualche notizia aggiornata su Giornalismi e Giornalisti  Libera stampa liberi tutti,  per una nuova dignità della professione giornalistica, contro lo sfruttamento, per una informazione di qualità, in programma a Firenze al teatro Odeon il 7-8 Ottobre 2011.

Come arrivare al Teatro Odeon
Il gruppo su Facebook

Il sito sul precariato di ODG
Tutte le informazioni su Refusi
La diretta in streaming
Gli hastag
#iononleggochisfrutta
#CartaFi

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Giornalismo digitale: lo stato delle cose: l’ebook gratuito

Via Lsdi Pubblichiamo in un unico file Pdf  il testo integrale di ‘’Giornalismo digitale: lo stato delle cose’’, la traduzione di ‘’The Story so far’’ (la Ricerca della Columbia sul giornalismo digitale) che nelle settimane scorse avevamo pubblicato a puntate. Il lavoro di traduzione è stato curato da: Valentina Barbieri, Elena Bau, Stefania Cavalletto, Claudia … Leggi tutto

Intervista a un giornalista che ha subito il mobbing: Giorgio Santerini

Via Affari Italiani

Ex caporedattore del Corriere della Sera,  Giorgio Santerini fu l’uomo piu’ vicino a Walter Tobagi nella fondazione della corrente riformista di Stampa democratica. Da quando ha lasciato il vertice del sindacato del giornalisti italiani, Santerini ha rarefatto e quasi annullato le sue uscite pubbliche. Fino ad oggi, nell’intervista in diretta su Affaritaliani.it.

Intervistato dal direttore Angelo Maria Perrino, l’ex segretario Nazionale della Federazione della stampa, il sindacato dei giornalisti, ed ex presidente della Lombarda, la piu grande delle associazioni locali, ha ripercorso il suo periodo come caporedattore al Corriere della Sera (durante la direzione di Paolo Mieli)

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Wikipedia sciopera contro il decreto anti intercettazioni

Via Wikipedia

Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

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The Daily non va proprio benissimo …

Via Business Insider Rupert Murdoch’s iPad newspaper, The Daily, has 80,000 paying subscribers, according to publisher Greg Clayman, Michael Learmonth at Ad Age reports. It has 40,000 readers doing the free trail, so it has 120,000 subscribers in total. To break even News Corp. needs 500,000 paying subscribers. It’s not a great start for The … Leggi tutto

Lettera aperta all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Rendo pubblica questa lettera aperta allegata un esposto indirizzato al Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti e in conoscenza al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. L’esposto ha avuto seguito per ora una audizione presso l’ODG piemontese nella giornata di giovedì scorso

E’ arrivato il momento per parte mia di uscire dal politicamente corretto e dall’asepsi delle parole per affrontare “in campo aperto” e “senza censure” quanto accaduto alla mia persona in questi anni dal punto di vista umano e professionale.
Nell’inviarvi la documentazione e l’esposto che allego a questa mia desidero trasmettere riflessioni sulla mia vicenda che esprimo in Lettera Aperta che nei prossimi giorni renderò pubblica. La mia storia professionale giornalistica è intrisa di una serie di avvenimenti e di circostanze che quando narrate a colleghi di altre regioni producono domande del tipo “ma che succede in Piemonte ?”.
Penso che il voler lavorare in una delle regioni più mature economicamente, socialmente e culturalmente dell’Italia non possa essere un handicap per chi lo vuol fare liberamente, seriamente, con professionalità e onestà nel settore giornalistico.
Penso che la situazione di estrema difficoltà dei giornalisti in questa regione sia visibile a tutti.
Penso che coloro i quali denunciano irregolarità deontologiche e codicistiche debbano essere tutelati per l’opera che svolgono per una professione migliore e per la tutela dei colleghi.
Penso che coloro i quali violano le leggi e la deontologia professionale debbano essere giudicati correttamente e non “amnistiati”.

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Il precariato, lo sfruttamento e l’illegalità del giornalismo a Presa Diretta

Ieri sera Presa Diretta ha dedicato una puntata alla Generazione Sfruttata dei Precari
L’inizio del reportage è stato dedicato alla situazione del giornalismo italiano nei freelance, nei precari e non solo. Parole chiave: sfruttamento, nepotismo, illegalità, precariato, omertà. Il programma di Riccardo Jacona ha  avuto il coraggio e la trasparenza di raccontare anche gli sfruttamenti e le irregolarità nelle redazioni giornalistiche RAI. Nessuno dei “media tradizionali online” ha ripreso i temi del programma. Evidentemente hanno tropppi scheletri nell’armadio e la loro “fame di raccontare storie” si ferma di fronte ai loro pietosi interessi.

La seconda parte del video

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Internet fonte sempre più rilevante di informazione locale

Via Lsdi Internet comincia a diventare per molti la fonte primaria di informazione locale. Almeno negli Stati Uniti. Lo indica uno studio – ‘’How People Learn About Their Local Community’’-, diffuso dal Project for Excellence in Journalism, a qualche giorno di distanza dall’ edizione 2011 del Rapporto annuale che il Pew dedica ai rapporti fra … Leggi tutto