Dopo Google anche Apple rilancia la Net TV

Via Techcrunch

The idea of putting iPhone apps on the Apple TV has been something some of us have been thinking about since at least 2008, when the original App Store launched. When rumors were swirling about Google TV, it became an even better idea as the living room was likely to be a new battleground for Apple/Google. And with the unveiling of Google TV last week, it became clear that this would be a next major fight — provided Apple started taking it seriously. Soon, they will be, if Engadget’s sources are correct.

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Viaggio dentro il giornalismo italiano: dinosauri della carta, mastodonti della chiusura

Via Altri occhi

Lo sanno tutti: sono queste le redazioni più importanti del Paese, dove si decide ogni mattina l’agenda setting e il grado di partecipazione e indignazione che dobbiamo mettere nella vita. Quello che forse non tutti sanno è che queste redazioni spesso sono piene di intellettuali snob da quattro soldi e radical chic che non hanno idea di cosa sia la condivisione, la modestia, l’impegno, l’innovazione. Piene di uomini e di donne (con le dovute poche eccezioni) che nel percorso della loro vita si sono dimenticati che la passione è rara e riconoscibile, e che salta all’occhio al primo sguardo. Forse non tutti sanno che uno stagista che lavora per mesi gratis o semi-gratis nelle redazioni importanti delle nostre edicole è un fantasma senza identità, che siede accanto a redattori che non sono interessati a conoscerlo né a sfruttare le sue potenzialità. E’ un fantasma che non occorre guardare in faccia né coinvolgere più dello stretto necessario perché svolga il piccolo degradante compito che gli si assegna rispetto agli obiettivi generali del giornale. Un fantasma che impallidisce ogni giorno di più nel vedere che gli vengono corrette alcune cose giuste con spocchia e superficialità, e che altri commettono errori che non vengono controllati. Forse non tutti sanno che i collaboratori esterni di questi giornali, che accumulano mille lavori da casa per racimolare i soldi per una stanza in affitto, guadagnano mezzo centesimo a battuta e devono consegnare tutto in tempi record.

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Darwinismo digitale ipadiano

Giorgio Gianotto sull’evoluzione dei media (digitali) Atteso, aspettato, bramato, desiderato, visto, stravisto, auscultato, osservato, sezionato, pure toccato, maledizione! E il tatto è la stazione di non ritorno della passione e del desiderio: fruscii, carezze e sfioramenti aprono possibilità non ancora dischiuse, un intrigante universo di eleganza unito a un cuore pulsante energia e durata. Una … Leggi tutto

L’elegia dell’Ipad

Vittorio Zucconi su Repubblica

Il giornale che esce dai confini della nobile e ancora vitalissima carta, senza rinunciare alla propria natura, mantenendo la propria faccia e la propria identità sensuale, restando se stesso mentre diventa altro, è il sogno che per decenni chi non poteva coprire la distanza fra la casa, la fermata dell’autobus e l’edicola, aveva cullato senza poterlo realizzare. Ancor più, chi viveva lontano dal proprio Paese e doveva accontentarsi di versioni striminzite o di facsimili di Repubblica vendute a prezzi inevitabilmente esosi, ora potrà non soltanto leggere, ma restare, con la stessa emozione di chi può mettersi una copia sotto il braccio, sentirsi parte della comunità di persone che si ritrovano attorno al proprio strumento preferito di informazione e di sentimenti. Meno passivi, più partecipi. In grado di leggere ogni giornale, ogni libro, ogni periodico, ogni blog, ogni sito pubblicato, ovunque. In mezzo metro quadrato portato sotto il braccio.

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L’Pad follia presa da FriendFeed

Qualche contributo da Friendfeed sulla prima giornata di acquisto dell’Ipad La coda all’Apple store di Roma Ma non c’era la crisi? e dove li trovate voi i soldi per comprarvi istantaneamente qualunque giocattolo tecnologico nuovo? e quanti sono quelli che poi il giocattolo lo usano sul serio? Se qualcuno mi compra un ipad senza dirmelo … Leggi tutto

Giornalismo e nuovi media: il libro

Il nuovo libro di Sergio Maistrello Come evolve il giornalismo, stretto tra la crisi epocale dell’industria tradizionale e i nuovi spazi di espressione offerti dai network digitali? Quali competenze deve avere un professionista dell’informazione per sopravvivere in un ambiente in cui non ha più il monopolio delle notizie? Quali sono le nuove grammatiche con cui … Leggi tutto

Voglia di Cinecamp a Torino

Quello che abbiamo chiamato Cinecamp è una non-conferenza organizzata dal basso, dai blogger che si occupano di cinema.
Sono gli stessi partecipanti a proporre gli argomenti di cui vogliono discutere, argomenti che devono necessariamente coinvolgere cinema e web. Per questo motivo pensiamo che possano essere interessate all’evento anche le “aziende del cinema” (distributori, festival, filmcommission locali…) che avranno così modo di confrontarsi con chi “vive” la rete quotidianamente e promuovere le proprie attività online. Il Cinecamp è a tutti gli effetti un progetto in versione “beta” che punta a svilupparsi e a crescere negli anni successivi. L’evento si svolgerà a Torino venerdì 2 luglio, negli spazi del LabQuazza.

Dal blog del Cinecamp

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