Perchè Friendfeed piaccia o non piaccia è un social coso meraviglioso !

Un modesto twit dello scrivente che fra un colpo di tosse e l’altro ieri sera ha segnalato una uscita di Matteo Renzi sul caso Mirafiori ha poi generato una interessante discussione sulle implicazioni dirette e indirette dell’accordo che sarà a breve sottoposto a referendum. Punto di partenza la lettura del testo dell’accordo e una segnalazione … Leggi tutto

L’Pad follia presa da FriendFeed

Qualche contributo da Friendfeed sulla prima giornata di acquisto dell’Ipad La coda all’Apple store di Roma Ma non c’era la crisi? e dove li trovate voi i soldi per comprarvi istantaneamente qualunque giocattolo tecnologico nuovo? e quanti sono quelli che poi il giocattolo lo usano sul serio? Se qualcuno mi compra un ipad senza dirmelo … Leggi tutto

Google Buzz, più Friendfeed che Twitter o Facebook, con il pregio della geolocalizzazione

twitter friendfeed facebookGoogle ha lanciato Google Buzz il suo servizio sociale con l’evidente obiettivo di contrastare la crescita degli altri competitor come Facebook e Twitter. Era da un po’ che ci si stupiva che BigG non riuscisse ad inventarsene una delle sue per colonizzare appieno il mondo dei social network. Anche se è presto per fare analisi e in queste ore sta avvenendo la migrazione degli account Gmail che piano piano si trovano anche Buzz disponibile sembra che  siamo di fronte a un servizio con ottime chances di successo.Google hanno scelto pragmaticamente di interpretare un adagio semplice: se non hai una buona idea, copiala !

Google Buzz sembra moltissimo a Friendfeed con in più tutta la facilità del mondo Google. La scelta strategica però appare sensata: obiettivo primario puntare all’utilità d’uso del servizio.

I media tradizionali da tempo stanno facendo da grancassa dei successi di Twitter e Facebook, inducendo aziende e cittadini a sbarcare su questi con risultati altalenanti. Oramai piccole e grandi aziende, giornali, enti, associazioni, circoli ricreativi, bocciofile e altro ancora si sono aperti un account Twitter che mediamente usano come megafono delle loro attività o spesso come piccolo, grande strumento di spam veicolando link alle loro risorse web, sperando che i followers  visitino le pagine in questione. Agli estremi opposti Facebook è diventato la sarabanda globale con di tutto di più, un media in cui il rapporto segnale-rumore si fa bassissimo e la confusione sovrana da megalopoli ipertrafficata è il pane quotidiano.

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Google Wave è il futuro, Google Buzz è il presente

Via TechCrunch

Google has a problem. Despite having their hands in just about everything online, they’ve never been able to tackle what is a key part of the fabric of the web: social. Yes, they have Orkut and OpenSocial, but no one actually uses them. Okay, some people use them, but not in the meaningful social ways that people use Facebook or even Twitter. Today, Google may have just solved their social problem.

Google Buzz is easily the company’s boldest attempt yet to build a social network. Imagine taking elements of Twitter, Yammer, Foursquare, Yelp, and other social services, and shoving them together into one package. Now imagine covering that package in a layer that looks a lot like FriendFeed. Now imagine shoving that package inside of Gmail. That’s Buzz. If Google Wave is the future, Google Buzz is the present.

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Formaggini e delikatessen nei social network

Vittorio Zambardino commenta l’acquisizione di Friendfeed da parte di Facebook. Blogger disperati tenteranno suicidi di massa ?

C’è in giro una grande agitazione e curiosità per l’acquisizione di Friendfeed da parte di Facebook, mentre io la considero una mossa quasi “naturale”. Finalmente qualcosa che chiunque, non solo gli specializzati e gli impallinati di tecnologia, possono capire. Purtroppo sono lontano dai miei attrezzi di scrittura consueti, quindi sarò schematico, ma possiamo schematizzare così:

Delikatessen e supermercati. Facebook è ormai al di là di ogni punto di non ritorno. Ha più di 200 milioni (c’è chi dice 300) di utenti. E’ un “ambiente” che in certi momenti si sovrappone al web, come se sostituisse un mondo di libera navigazione solitaria e fortemente conoscitiva con una “città telematica”, molto caotica e affollata, ma sicuramente più facile da usare (ma sregolata da un autoritarismo privo di diritti). Abusato il paragone della 500 del web, forse una 126 direi, che però mette a disposizione di tutti, senza chieder loro una competenza aggiuntiva,  forme di comunicazione interattiva.

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Il terrore corre in rete

In bloggante in un pericoloso debordo digital comunicativo ha deciso di lanciarsi con impegno nel mondo dell’instant messaging sociale. Per non lasciare nulla di intentato si è aperto un accont nell’imperdibile HelloTxt, inserendoci le sue login sociali di Facebook, Linkedin, Twitter e FriendFeed. Temete gente, scariche di bit in arrivo