Oggi l’informazione è stata messa fuori dalla porta. Sono uno dei cronisti mandati a documentare l’occupazione pacifica della sede del Pdl da parte di un gruppo di ragazze che volevano prendere le distanze dal concetto di donna promosso dal Governo Berlusconi. Di solito un cronista utilizza la terza persona per raccontare la realtà, ma in questo articolo parlerò di un episodio accaduto a me e ad altri colleghi, tutti presenti per testimoniare quanto accadeva e respinti con degli spintoni da alcuni (non tutti per fortuna) agenti delle forze dell’ordine e militanti del Pdl.
Arrivato al primo piano della palazzina di corso Vittorio Emanuele II che ospita la sede del Pdl a Torino, l’ingresso era bloccato. Gli agenti di piantone ci hanno spiegato che era in corso un’occupazione e per motivi di sicurezza non si poteva entrare. Poi finalmente è arrivato il permesso.
Abbiamo visto le ragazze, la cui intenzione era semplicemente di organizzare una conferenza stampa, spinte in un angolo, dalla parte opposta della sala i militanti pidiellini che rumoreggiavano cercando di coprire le loro voci. Alcuni rappresentanti del Pdl si sono avvicinati a noi. «Questa è casa nostra, allontanatevi». Spintone. «Sei un giornalista? Vattene fuori». Altro spintone, con contorno di insulti e minacce. I funzionari della polizia sono rimasti nel perimetro della sala, altri più esagitati hanno spalleggiato i militanti pidiellini, tra i quali un noto esponente del tristemente famoso Fronte della Gioventù, e quindi ci hanno letteralmente spinto fuori dalla porta.
Confessioni di un commesso di un Apple Store
Già a Torino qualche dipendente si era confessato, ora un anonimo commesso racconta il suo quotidiano We are completely in the dark until they do a keynote speech. We have no idea what is coming and are not allowed to openly speculate. You can get into serious trouble if you speculate—especially to a customer. I … Leggi tutto